23 Mar [9:06]
Red Bull contro Ferrari su Mekies
Horner attacca in conferenza stampa
Jacopo Rubino - Photo4
Regna solitamente la diplomazia nella conferenza stampa riservata ai team principal nei venerdì di Formula 1, ma non oggi a Melbourne: è scontro tra Red Bull e Ferrari sull'ingaggio da parte del team di Maranello di Laurent Mekies, ufficializzato a sorpresa il 14 marzo. Il francese dal 2014 era delegato FIA per la sicurezza e vice del direttore di gara Charlie Whiting, del quale era considerato il successore più accreditato, ma ha scelto di tornare a lavorare per una squadra analogamente a Marcin Budkwoski, assunto nei mesi scorsi dalla Renault.
Ad attaccare è stato Christian Horner, responsabile Red Bull: "Delude che nello Strategy Group la FIA, la FOM e tutti i team principal fossero presenti e avessero discusso la questione di Marcin, c'era malumore all'idea che un membro chiave della FIA andasse in una scuderia. La Renault ha accettato di estendere il periodo di gardening, ma la situazione era considerata inaccettabile. Ovviamente ci sono delle leggi sul lavoro da considerare, ma esisteva una chiara volontà di fissare in almeno in dodici mesi il periodo di attesa prima che il membro di un team vada in FIA o FOM, e viceversa".
Secondo quanto annunciato dalla Ferrari, invece, Mekies sarà operativo a partire dal prossimo 20 settembre. Fino a giugno manterrà gli incarichi relativi alla sicurezza, ma con effetto immediato aveva già lasciato il suo posto in direzione di gara. In Australia la Federazione è infatti dovuta ricorrere ad un sostituto. Maurizio Arrivabene, il team principal del Cavallino, scuoteva visibilmente la testa alle parole di Horner: "Sì, perché abbiamo dato mandato agli avvocati della FIA di verificare le leggi nazionali e ripresentarsi al prossimo Strategy Group del 17 aprile".
"Non c'è nulla di sbagliato, abbiamo rispettato le normative della Svizzera, dove Laurent era assunto. In più abbiamo stabilito sei mesi di gardening. Detto questo, avevamo firmato un patto confidenziale per non discutere o condividere in pubblico ciò di cui avevamo parlato. Ho sentito commmenti legati a un presunto gentlemen agreement, ma per il diritto del lavoro sarebbe illegale. Penso siano solo commenti, e nulla di più".
Horner ha però risposto con un altro affondo, in riferimento al caso Budkwoski: "La cosa più deludente è che la Ferrari, o Sergio (il presidente Marchionne, ndr), spingevano per un fermo di tre anni. Qualche settimana più tardi siamo in questa situazione, quelle riunioni sono state rese inutili".
Seduto in mezzo al tavolo a tre, Toto Wolff della Mercedes ha invece gettato acqua sul fuoco, prendendo sostanzialmente le difese della Ferrari. Secondo il manager austriaco, infatti, la figura di Mekies porterebbe con sé un bagaglio di segreti tecnici molto inferiore rispetto a quella di Budkwoski: "Innanzitutto, quando ne abbiamo discusso non ho visto nessun gentiluomo nella stanza. In più, parliamo di due ingegneri capaci, ma Laurent era coinvolto in attività del tutto diverse, non così sensibili a mio parere come quelle di Marcin. Per me non è un grosso problema".