Jacopo RubinoÈ stata la suggestiva Lindley Hall di Londra la location designata dalla Renault per presentare la RS17, la vettura con cui affronterà il prossimo Mondiale di Formula 1. Si tratta senza dubbio di un progetto dal grande significato, e non solo perché segna il quarantennale dall'esordio della casa francese nel Circus, quando prima di tutti esplorò la tecnologia del turbo: guardando più al presente, si tratta della prima macchina davvero "made in Renault" dopo la sofferta transizione del 2016.
Se la vecchia RS16 era di fatto un semplice adattamento della precedente Lotus E23 alla power unit francese, con tutti i limiti del caso, questa volta le premesse sono ben più promettenti. "Nel 2016 abbiamo lavorato e investito molto per colmare il gap dai più forti, ci siamo riorganizzati completamente nelle sedi di Enstone e Viry. Il risultato è questa monoposto", ha commentato Jerome Stoll, capo di Renault. L'obiettivo è compiere un significativo passo in avanti: "Per la prima macchina fatta da noi, ci aspettiamo di essere quinti in campionato. Abbiamo i piloti, i partner e le struttura necessaria".
Per il resto, non si fanno proclami. In Renault c'è la voglia di lottare per il titolo, ma è un traguardo a lungo termine. La strada è ancora ritenuta lunga, anche se il direttore generale Cyril Abiteboul ha sottolineato come i cambiamenti regolamentari siano "una opportunità per accelerare il nostro recupero nei confronti dei più forti". Con una nota d'orgoglio: "Solo a Melbourne sapremo se saremo competitivi, ma il livello di dettaglio della vettura dimostra quando ci siamo impegnati".
A togliere il telo alla RS17 sono stati il nuovo alfiere Nico Hulkenberg, in arrivo dalla Force India, e il confermato Jolyon Palmer. E almeno a livello estetico, sicuramente, questa RS17 colpisce: la prima F1 della nuova era osservata dal vivo mette in evidenza le forme più aggressive, non solo grazie ai pneumatici Pirelli maggiorati. Il muso è lungo e affusolato, includendo anche il foro dell'S-Duct, i turning vanes ai lati dell'abitacolo presentano un profilo a esse, l'airscope vede aumentata la portata d'aria ed è separato in tre sezioni. Il cofano motore presenta la fatidica "pinna", che come previsto tornerà ad essere di moda in virtù dell'abbassamento dell'ala posteriore (ora anche più larga) e vista la necessità di pulire i flussi d'aria.
Degne di nota anche le modifiche alla livrea, non più interamente gialla come nel 2016. La metà posteriore della macchina è adesso verniciata di nero, mettendo in risalto i nuovi sponsor e partner: BP Castrol per la fornitura di benzine e lubrificanti, il colosso spagnolo delle assicurazioni Mapfre appena annunciato.
Da segnalare inoltre la promozione del russo Sergey Sirotkin nel ruolo di riserva, e la nomina di Alain Prost a superconsulente. Il quattro volte iridato (pilota Renault in F1 dal 1981 al 1983) durante il suo breve intervento ha spiegato: "Non avrò un ruolo giornaliero, mi muoverò più dietro le quinte. Ma a volte questo può essere di aiuto".