Massimo Costa - XPB ImagesUn mondiale così Liberty Media poteva soltanto sognarlo... Il duello epico tra Max Verstappen e Lewis Hamilton ha avuto un altro epilogo sportivamente drammatico, con i due contendenti al titolo iridato che alla prima variante si sono urtati concludendo nella ghiaia il GP d'Italia. Uscito dai box dopo il pit-stop, Hamilton si è trovato alla frenata della chicane Verstappen, inferocito per avere perso secondi preziosi nel proprio cambio gomme. L'inglese della Mercedes, all'interno, ha fatto la sua traiettoria, ma ha allargato leggermente per poi impostare la piega a sinistra.
Verstappen non ha alzato il piede. Forse gli sarebbe convenuto tagliare la variante, ma ha resistito, è inevitabilmente finito sul cordolo e a quel punto la sua Red Bull si è sollevata non avendo più direzionalità, piombando sulla Mercedes di Hamilton. Avvinghiate, le due monoposto sono scivolate nella ghiaia con Verstappen che è letteralmente montato sopra la vettura di Lewis e per fortuna che c'è l'halo altrimenti si sarebbe preso la gomma posteriore in testa. La loro corsa è finita così ed è il secondo contatto tra di loro dopo quello di Silverstone in cui l'olandese aveva avuto la peggio mentre Hamilton in quella occasione si era preso la vittoria.
Verstappen è sceso dalla sua Red Bull e non ha degnato di uno sguardo il rivale incamminandosi verso i box dove, una volta tolto il casco, ha accusato Hamilton di averlo spinto verso l'esterno. Ma c'era stato un precedente nel 1° giro: il pilota Red Bull, alla variante della Roggia, non aveva lasciato spazio ad Hamilton che aveva tentato il sorpasso all'esterno costringendolo al taglio della chicane e a perdere terreno, tanto da essere superato da Lando Norris.
Così il commento di Hamilton: "Quello di Max è stato un gesto opportunistico, sapeva a quel punto che ci saremmo scontrati. Lui ha continuato a spingere e mi è arrivato sulla testa. Avevo lasciato spazio all'esterno per Verstappen, stavo prendendo curva 1 e 2 e lui evidentemente ha perso il controllo prendendo il volo. Peccato perché stavo facendo una grande gara. Tre settimane difficili e deludenti per noi".
Ed ecco la replica di Verstappen: "Lewis mi ha spinto a sinistra in frenata prima della curva. Sapevamo saremmo arrivati molto vicini in curva 1, a un certo punto non c'era il margine per fare la curva e lui mi ha spinto contro il cordolo, quindi la macchina si è alzata. È un peccato che sia successo, ma era necessaria la collaborazione di entrambi per fare la curva. Non sono arrabbiato, questa sono le corse, saranno gli steward a decidere se è o meno un incidente di gara".
La classifica iridata rimane quindi invariata con Verstappen sempre in testa con 226,5 punti ed Hamilton secondo con 221,5. E' una battaglia splendida e come tutte le migliori sceneggiature dei duelli che hanno contraddistinto la storia della F1, non mancano gli incidenti, i contatti, le accuse reciproche.
Ma la gara di Monza ha visto ergersi a protagonista assoluto Daniel Ricciardo e il team McLaren. Partito come un fulmine dalla seconda piazzola della prima fila, l'australiano si è portato in testa davanti a Verstappen e praticamente, a parte il momento del pit-stop, è sempre stato davanti a tutti. La Red Bull non è mai parsa in grado di poter raggiungere Ricciardo e forse neanche Hamilton ce l'avrebbe fatta, troppo veloci le due McLaren. Proprio a Monza, Ricciardo ha trovato come non gli era mai capitato prima il feeling perfetto con la vettura del team di Zak Brown. In tante gare, Daniel aveva sofferto anche troppo e lui stesso era il primo a spiegare le difficoltà che incontrava.
A Monza, però, deve essere scattato qualcosa di imprevedibile e Ricciardo è tornato a fare il Ricciardo dei tempi della Red Bull. Implacabile, perfetto, velocissimo fin dalla qualifica e dalla gara sprint ha conseguito l'ottava vittoria in carriera, l'ultima era stata a Montecarlo 2018. Per la McLaren, una domenica da sballo perché Lando Norris, dopo aver tenuto dietro Hamilton, al restart dalla safety-car intervenuta per l'incidente dei due leader del mondiale, ha compiuto un magistrale sorpasso a Charles Leclerc salendo in seconda posizione. Con autorità si è portato alle spalle del compagno di squadra per firmare una storica doppietta tutta McLaren.
E' quello che Brown si aspettava di ottenere prima o poi. La decisione di utilizzare i motori Mercedes si sta rivelando sempre più azzeccata e l'arrivo di Ricciardo, strappato alla Renault lo scorso anno quando Carlos Sainz ha firmato per la Ferrari, rappresentava una certezza nonostante le difficoltà incontrate dall'australiano. Il telaio McLaren ha fatto il resto e anche se quest'anno non sono mancati i momenti bassi, come in Olanda, la squadra gira che è una meraviglia.
Sul terzo gradino del podio è salito un felice Valtteri Bottas, protagonista di una gran rimonta dall'ultima posizione. La Ferrari sorride per il quarto posto di Charles Leclerc e il sesto di Carlos Sainz, ma ancora una volta in una gara in cui i big erano KO, non ha saputo sfruttare l'occasione. Sergio Perez con la seconda Red Bull poteva essere terzo, ma una penalità di 5" lo ha fatto scivolare quinto.
Bel settimo posto per Lance Stroll con la Aston Martin-Mercedes, ma il canadese ha rovinato la gara al compagno Sebastian Vettel quando al primo giro lo ha spinto fuori a Lesmo. Il tedesco è poi stato nuovamente sportellato da Esteban Ocon alla Roggia (penalità per il francese), decimo all'arrivo. L'Alpine-Renault, oltre ad Ocon, ha piazzato Fernando Alonso ottavo mentre George Russell nuovamente in stato di grazia ha recuperato punti per sè stesso e per la Williams-Mercedes.
Disastrosa gara per Antonio Giovinazzi: partito come un fulmine, superato Sainz, ha attaccato Leclerc alla Roggia, ma ha dovuto tagliare la Roggia. Il suo rientro in pista è stato però eccessivo, non riuscendo a tenersi all'interno è andato largo venendo tamponato da Sainz e finendo contro le barriere. Giovinazzi è tornato ai box, ha cambiato il musetto, ma ormai tutto era compromesso. Dietro di lui ha concluso un buon Robert Kubica.
Domenica 12 settembre 2021, gara 1 - Daniel Ricciardo (McLaren-Mercedes) - 53 giri
2 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1"747
3 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 4"921
4 - Charles Leclerc (Ferrari) - 7"309
5 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 8"723
6 - Carlos Sainz (Ferrari) - 10"535
7 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 15"804
8 - Fernando Alonso (Alpine-Renault) - 17"201
9 - George Russell (Williams-Mercedes) - 19"742
10 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 20"868
11 - Nicholas Latifi (Williams-Mercedes) - 23"743
12 - Sebastian Vettel (Aston Martin-Mercedes) - 24"621
13 - Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo-Ferrari) - 27"216
14 - Robert Kubica (Alfa Romeo-Ferrari) - 29"769
15 - Mick Schumacher (Haas-Ferrari) - 51"088
RitiratiNikita Mazepin
Lewis Hamilton
Max Verstappen
Pierre Gasly
Non partitoYuki Tsunoda
Il campionato piloti1.Verstappen 226,5; 2.Hamilton 221,5; 3.Bottas 141; 4.Norris 132; 5.Perez 118; 6.Leclerc 104; 7.Sainz 97,5; 8.Ricciardo 83; 9.Gasly 66; 10.Alonso 50; 11.Ocon 45; 12.Vettel 35; 13.Stroll 24; 14.Tsunoda 18; 15.Russell 15; 17.Latifi 7; 18.Raikkonen 2; 19.Giovinazzi 1
Il campionato costruttori1.Mercedes 362,5; 2.Red Bull-Honda 344,5; 3.McLaren-Mercedes 215; 4.Ferrari 201,5; 5.Alpine-Renault 95; 6.Alpha Tauri-Honda 84; 7.Aston Martin-Mercedes 59; 8.Williams-Mercedes 22; 9.Alfa Romeo-Ferrari 3.