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1 Lug [9:03]

Ricciardo sbrocca contro la Red Bull
La Renault lo aspetta a braccia aperte

Da Spielberg - Massimo Costa - Photo 4

È accaduto un episodio particolarmente significativo in casa Red Bull durante la qualifica. E che ci ricorda quello verificatosi lo scorso anno in Toro Rosso tra Carlos Sainz e Daniil Kvyat. Il motivo del contendere è chi, tra i due compagni di squadra, sta davanti in qualifica. In pratica, chi aiuta l'altro. Una prassi abitudianaria che in Red Bull è molto semplice: una qualifica sta davanti Daniel Ricciardo, quella successiva Max Verstappen. Ma a Spielberg, il pilota australiano ha "sbroccato" e pretendeva di stare alle spalle dell'olandese.

"Sono rimasti davanti, col vento, ed è stato frustrante. Pensavo che Max a un certo punto mi dovesse passare, invece niente. Avrei potuto guadagnare due decimi, ma forse dobbiamo essere più chiari col team per definire meglio la strategia", ha detto arrabbiato Ricciardo. E pronta è arrivata la replica di Verstappen: "La situazione è abbastanza chiara, in Francia io ho tirato Daniel, questa volta toccava a lui e non capisco la sua reazione". Il siparietto via radio è stato divertente (non troppo per il team) con i due piloti che si scambiavano reciproche accuse.

A spegnere i bollori ci ha pensato Christian Horner, che lapidario ha spiegato: "La nostra politica è molto semplice, i piloti si alternano ad ogni qualifica e questa volta doveva essere Ricciardo a uscire per primo. I nostri piloti conoscono bene la situazione, per me non c'è nessun caso". Tutto chiaro insomma, ma allora perché Ricciardo è insorto in quella maniera rendendo pubblico il suo stato di ansia, il suo fastidio nei confronti della squadra e di Verstappen? Molto semplice: perché l'australiano si è stancato del trattamento generale che riceve dalla Red Bull, si è stancato di percepire un ingaggio nettamente inferiore a quello di Verstappen nonostante le due vittorie ottenute, si è stancato dei comportamenti nei suoi confronti (in pista) di Max e delle attenzione dedicate al giovane pilota.

Dunque, se giovedì le parole di Ricciardo lasciavano indicare una imminente riconferma da parte della Red Bull per le prossime due stagioni (15 milioni all'anno contro i 20 da lui richiesti e per questo rifiutati dalla Ferrari) forse non era proprio il team di Dieter Mateschitz l'obiettivo di Daniel. Bensì la Renault dove andrebbe a prendere il posto di Carlos Sainz, uno scambio di sedili forse non tanto gradito dallo spagnolo il cui cartellino è pur sempre di proprietà della Red Bull
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