Michele Montesano
Non poteva esserci gara d’addio migliore per Cadillac e il team Chip Ganassi Racing. Le due entità americane, che a fine stagione si separeranno, hanno infatti conquistato la 27ª edizione della Petit Le Mans. Tutto si è deciso a quindici minuti dal termine delle dieci ore di gara quando Renger van der Zande, in equipaggio con Sebastien Bourdais e Scott Dixon, ha messo a segno il sorpasso decisivo nei confronti di Nick Tandy conquistando la vittoria. Ma a festeggiare è soprattutto la Porsche che si è aggiudicata sia il titolo dell’IMSA che della Michelin Endurance Cup con la coppia Felipe Nasr e Dane Cameron.
La gara per la Cadillac del Chip Ganassi Racing è iniziata subito in salita. Dapprima un drive through, per un problema riscontrato a un sensore della V-Series.R, li ha portati in fondo alla classifica di classe GTP. La stessa penalità è stata ripetuta verso la seconda ora per via del contatto tra van der Zande e la Oreca dell’High Class Racing. Infine un testacoda da parte del pilota olandese, a due ore dal termine, ha fatto scivolare la Cadillac a due giri dalle Porsche rimaste saldamente in testa.
Nonostante tutte queste disavventure, gli uomini del Chip Ganassi non hanno mai mollato mettendo in mostra una solida rimonta.
Come si è potuto osservare già nelle qualifiche di ieri, il passo e la competitività sul tracciato di Road Atlanta non è mai mancato alle Cadillac. Come nelle migliori tradizioni dell’IMSA
tutto si è deciso nel corso dell’ultima ora quando Ricky Taylor, secondo assoluto con la sua Acura ARX-06, è rimasto coinvolto nell’incidente che ha visto protagonisti la Ford Mustang di Corey Lewis e la Porsche 911 di Jan Heylen. Visto il periodo di neutralizzazione, immediatamente il team Penske Motorsport ha richiamato ai box la Porsche 963 LMDh del leader Tandy che è rientrato in pista proprio davanti la Cadillac di van der Zande, autore di un forsennato recupero assieme a Bourdais e Dixon.
La Petit Le Mans è ripartita a trentacinque minuti dalla bandiera a scacchi. Si è assistito, così, a una
corsa sprint con Tandy e van der Zande che hanno dato spettacolo battagliando sul circuito di Road Atlanta. Nell’ultimo quarto d’ora l’olandese della Cadillac ha rotto gli indugi infilando, nella staccata di curva 1, Tandy. Riuscita la manovra, van der Zande si è involato verso la vittoria. Tuttavia i brividi non sono mancati quando, a cinque minuti dal termine, il faro anteriore destro della Cadillac V-Series.R ha iniziato a funzionare a intermittenza. Fortunatamente tutto si è risolto per il meglio e l’olandese ha tagliato per primo il traguardo.
Dopo aver perso il comando della gara, Tandy è stato tamponato da Philipp Eng. Se il pilota della Porsche, in equipaggio con Kevin Estre e Mathieu Jaminet, è riuscito a proseguire chiudendo in seconda pozione, Eng è dapprima rientrato ai box per via di una foratura, accusata sulla sua BMW, e poi ha dovuto scontare il drive through per la manovra scorretta. Ad approfittarne è stato Matt Campbell che, tagliando il traguardo al terzo posto, ha permesso ai suoi compagni di squadra
Cameron e Nasr di conquistare sia il titolo IMSA che quello in Michelin Endurance Cup. Oltre al campionato piloti,
Porsche si è aggiudicato anche il titolo costruttori, mente al Penske Motorsport è andato il campionato a squadre (nella foto sotto).
Scivolata al quarto posto, la BMW di Eng, Augusto Farfus e Jesse Krohn ha avuto la meglio sulla Cadillac del Whelen Racing. Scattata dalla pole, la V-Series.R di Jack Aitken, Pipo Derani e Thom Blomqvist è stata dapprima attardata da due penalità e poi costretta a una sosta sul finale, dopo essere rimasta coinvolta nel contatto tra Tandy ed Eng. Sesto posto per la Porsche 963 LMDh del Proton Competition del nostro Gianmaria Bruni in equipaggio con Bent Viscaal e Alessio Picariello.
Ottavo posto di classe per la Lamborghini SC63 LMDh del team Iron Lynx. Andrea Caldarelli, Matteo Cairoli e Romain Grosjean si sono resi protagonisti di una gara solida mostrando un buon passo. Tuttavia la vettura è stata rallentata dapprima da un tamponamento e poi da uno stop & go perdendo irrimediabilmente terreno nei confronti delle altre vetture di classe GTP. Tradito da un guasto al servosterzo della sua Porsche, è finita con un mesto ritiro l’ultima gara in carriera di Richard Westbrook.
Seconda vittoria in LMP2 per il TDS Racing in IMSA. Dopo il successo ottenuto a Indianapolis, Mikkel Jensen, Steven Thomas e Hunter McElrea si sono ripetuti a Road Atlanta conquistando la vittoria di classe della Petit Le Mans. L’ufficiale Peugeot nel FIA WEC ha tagliato il traguardo precedendo di poco più di un secondo la Oreca 07 del Riley condotta da Felipe Fraga in equipaggio con Josh Burdon e Gar Robinson.
A completare il podio è stato il terzetto del team Era Motorsport composto da Connor Zilish, Ryan Dalziel e Dwight Merriman. Grazie al quarto posto finale, gli alfieri dell’Inter Europol Competition by PR1 Mathiasen Motorsport Tom Dillmann e Nick Boulle, per l’occasione affiancati da Jakub Smiechowski, si sono aggiudicati il titolo di classe LMP2 (nella foto sopra). Gara da dimenticare per lo United Autosports, entrambe le Oreca del team non sono riuscite a vedere la bandiera a scacchi a causa di diversi incidenti.
Prima vittoria del team Iron Lynx in IMSA. La squadra italiana ha trionfato in classe GTD Pro con la Lamborghini Huracan GT3 magistralmente guidata da Mirko Bortolotti, Jordan Pepper e Franck Perera (nella foto sopra). Salita al comando delle operazioni nel corso delle prime ore di gara, la Lamborghini griffata Iron Lynx si è mostrata la vettura più competitiva del lotto. A impensierire i piloti del Toro ci ha pensato la Ferrari del Risi Competizione. Infatti, con una strategia fuori sequenza, Alessandro Pier Guidi, Davide Rigon e Daniel Serra si sono messi alle spalle della Huracan.
Tutto si è deciso nel corso delle ultime due ore quando Pepper ha avuto la meglio su Serra. Il brasiliano della Ferrari ha poi provato a impensierire il sudafricano nell’ultima ripartenza, ma Pepper ha mantenuto i nervi saldi fino all’ultimo. Il terzo posto di Ross Gunn, supportato da Alex Riberas e Roman De Angelis, non si è rivelato sufficiente per la lotta di campionato. Ad aggiudicarsi il titolo in GTD Pro è stato Laurin Heinrich che, insieme a Michael Christensen e Julien Andlauer, ha tagliato il traguardo undicesimo di classe.
Gara decisa negli ultimi minuti anche in GTD.
A vincere è stata la Ferrari 296 GT3 del Conquest Racing di Albert Costa, Manny Franco e Cedric Sbirrazzuoli (nella foto sopra). A mezz’ora dalla bandiera a scacchi, Costa ha avuto la meglio su Loris Spinelli che, in equipaggio con Devlin De Francesco e Misha Goikhberg, ha portato la Lamborghini del Forte Racing sul secondo gradino del podio.
Attardata da una sosta non preventivata nell’ultimo stint, la Lexus di Aron Telitz, Patrick Thompson e Frankie Montecalvo è scivolata in terza posizione. Alla coppia della Mercedes AMG del Winward Racing Russel Ward e Philip Ellis, per l’occasione fiancheggiati da Indy Dontje, è stato sufficiente il nono posto finale per essere incoronati campioni IMSA di classe GTD.
Domenica 13 ottobre 2024, gara
1 - Dixon-Bourdais-van der Zande (Cadillac V-SeriesR) - Cadillac - 443 giri
2 - Estre-Jaminet-Tandy (Porsche 963) - Penske - 2.948
3 - Campbell-Nasr-Cameron (Porsche 963) - Penske - 13.832
4 - Farfus-Eng-Krohn (BMW M Hybrid V8) - RLL - 1 giro
5 - Blomqvist-Aitken-Derani (Cadillac V-SeriesR) - Action Express - 1 giro
6 - Picariello-Viscaal-Bruni (Porsche 963) - Proton - 2 giri
7 - Herta-Deletraz-Taylor (Acura ARX-06) - WTR Andretti - 3 giri
8 - McElrea-Jensen-Thomas (Oreca 07) - TDS - 8 giri
9 - Burdon-Fraga-Robinson (Oreca 07) - Riley - 8 giri
10 - Zilisch-Dalziel-Merriman (Oreca 07) - Era - 8 giri
11 - Dillmann-Smiechowski-Boulle (Oreca 07) - Inter Europol - 8 giri
12 - Picariello-Viscaal-Bruni (Porsche 963) - Proton - 8 giri
13 - Wadoux-Nielsen-Perez Companc (Oreca 07) - Richard Mille - 9 giri
14 - Brabham-Chatin-Hyett (Oreca 07) - AO Racing - 11 giri
15 - Grosjean-Caldarelli-Cairoli (Lamborghini SC63) - Lamborghini - 13 giri
16 - Huffaker-Lucas-Andersen (Oreca 07) - MDK - 26 giri
17 - Bortolotti-Pepper-Perera (Lamborghini Huracan GT3) - Iron Lynx - 30 giri
18 - Pier Guidi-Rigon-Serra (Ferrari 296 GT3) - Risi - 30 giri
19 - De Angelis-Riberas-Gunn (Aston Martin Vantage GT3) - HORT - 30 giri
20 - Robichon-Sorensen-Farnbacher (Aston Martin Vantage GT3) - HORT - 30 giri
21 - Juncadella-Sims-Garcia (Corvette Z06 GT3R) - Corvette - 30 giri
22 - Vervisch-Mueller-Hand (Ford Mustang GT3) - Multimatic - 31 giri
23 - Verhagen-Snow-Sellers (BMW M4 GT3) - Paul Miller - 31 giri
24 - Mies-Rockenfeller-Tincknell (Ford Mustang GT3) - Multimatic - 32 giri
25 - Sbirrazzuoli-Costa-Franco (Ferrari 296 GT3) - Conquest - 32 giri
26 - Defrancesco-Spinelli-Goikhberg (Lamborghini Huracan GT3) - Forte - 32 giri
27 - Telitz-Thompson-Montecalvo (Lexus RC F GT3) - VasserSullivan - 33 giri
28 - Skeen-Koch-Grenier (Mercedes-AMG GT3) - Korthoff - 33 giri
29 - Rovera-Scardina-Triarsi (Ferrari 296 GT3) - Triarsi - 33 giri
30 - Doyle-Formal-Marcelli (Lamborghini Huracan GT3) - WTR Andretti - 33 giri
31 - Molina-Heriau-Mann (Ferrari 296 GT3) - AF Corse - 33 giri
32 - Millroy-Schandorff-Iribe (Ferrari 296 GT3) - Inception - 33 giri
33 - Dontje-Ellis-Ward (Mercedes-AMG GT3) - Winward - 33 giri
34 - Walker-Gallagher-Foley (BMW M4 GT3) - Turner - 34 giri
35 - Hinchcliffe-Jarvis-Kirchhöfer (McLaren 720S GT3) - Pfaff - 35 giri
36 - Andrews- de Andrade-Yoluc (Mercedes-AMG GT3) - Lone Star - 35 giri
37 - Abril-Neubauer-Vilander (Ferrari 296 GT3) - DragonSpeed - 35 giri
38 - Andlauer-Christensen-Heinrich (Porsche 911) - AO Racing - 35 giri
39 - Kern-Bell-Fidani (Corvette Z06 GT3R) - AWA - 36 giri
40 - McAleer-Calderon-Monk (Acura NSX GT3) - Gradient - 37 giri
41 - Bovy-Gatting-Frey (Lamborghini Huracan GT3) - Iron Dames - 39 giri
42 - Fuoco-Sernagiotto-Lacorte (Ferrari 296 GT3) - Cetilar - 41 giri
Giro più veloce: Romain Grosjean 1'11"981
Ritirati
Hartley-Albuquerque-Taylor (Acura ARX-06) - WTR Andretti
Bachler-Fjordbach-Li (Porsche 911) - MDK
Heylen-Skeer-Adelson (Porsche 911) - Wright
Lewis-Levorato-Hardwick (Ford Mustang GT3) - Proton
Bamber-Catsburg-Milner (Corvette Z06 GT3R) - Corvette
Garg-Di Resta-Goldburg (Oreca 07) - United Autosports
Martin-Yelloly-De Phillippi (BMW M Hybrid V8) - RLL
Hanson-Westbrook-van der Helm (Porsche 963) - JDC Miller
Pino-Hanley-Keating (Oreca 07) - United Autosports
Kirkwood-Barnicoat-Hawksworth (Lexus RC F GT3) - VasserSullivan
Pumpelly-Lally-Potter (Aston Martin Vantage GT3) - Magnus