11 Set [17:32]
SPA - GARA
Vittoria di Kimi Raikkonen
ma Fernando Alonso è secondo
di Marco Cortesi
Kimi Raikkonen conquista forse la vittoria più amara della stagione, davanti al rivale Alonso, con la complicità del compagno di squadra. Una gara vissuta tra i dubbi sulla scelta degli pneumatici, con strategie troppo avventate che si sono rivelate disastrose, e caratterizzata da numerosi incidenti e contatti che hanno coinvolto, tra gli altri, Fisichella, Schumacher, Trulli e Montoya.
La cronaca
La griglia di partenza non vede ombrelli aperti, ma la pista è ancora umida, ed il clima incerto. Le due Minardi puntano subito sulla pioggia, una tattica che non pagherà. La partenza è tranquilla, senza i contatti che hanno caratterizzato le precedenti edizioni, e l'assetto delle due McLaren si rivela ideale nei primissimi giri. Montoya, al comando, precede Raikkonen con Trulli che, staccato, mantiene il terzo posto. Fisichella guadagna posizioni malgrado la vettura più scarica, ma al decimo giro perde il controllo all'uscita dell'Eau Rouge e centra violentemente le barriere. Nessuna conseguenza per lui, mentre inizia il valzer dei pit-stop. Alcuni piloti, tra cui Michael Schumacher, montano le gomme da asciutto. Il tedesco deve rientrare subito per tornare alle intermedie, ma è tamponato da Sato poco dopo il re-start. Ritiro inevitabile per entrambi. La fortuna favorisce Ralf Schumacher che, grazie alla sosta effettuata poco prima dell'incidente, si ritrova secondo, arrivando addirittura ad impensierire Montoya, mentre Raikkonen e Alonso perdono contatto. Il tedesco e Massa, poco dopo azzardano montando gomme da asciutto, ma l'asfalto è stato reso saturo dagli acquazzoni della mattinata. La terza sosta è inevitabile e dannosa. Inizia intanto il Raikkonen-show. Con un giro veloce dopo l'altro si porta in coda al compagno di squadra e grazie ad una sosta velocissima guadagna la leadership. Alonso consolida la terza piazza davanti a Barrichello, che è ben presto risucchiato da Button. Continua la pessima giornata per i colori italiani con l'incidente di Trulli.
Finalmente arriva il momento giusto per le gomme più dure: le montano Pizzonia, Webber e Button. Con solo quattro giri al termine l'ultima sorpresa: Montoya tenta di resistere a Pizzonia che, molto più veloce, tenta di sdoppiarsi. Risultato: un contatto evitabilissimo, che mette fuori gara entrambi, impedisce la doppietta McLaren e regala ad Alonso molte possibilità in più di laurearsi campione del mondo. Nelle ultime fasi di gara, con una serie di giri velocissimi, Button e Webber conquistano terza e quarta piazza, scavalcando Barrichello, vittima di una strategia un po' "pasticciata". Da incorniciare la performance di Monteiro, che nel suo piccolo non sbaglia nulla e con l'aiuto della scuderia russo-irlandese regala un altro punto alla Jordan.
La McLaren colpita dalle amnesie di Montoya
Si è dunque assistito all'ennesimo dominio McLaren-Mercedes. Grazie alla coppia di piloti più assortita del mondiale (anche se colpita dalle amnesie di Montoya), la scuderia di Ron Dennis vive un periodo di ottima forma. Con Adrian Newey che conferma l'impegno per tutto il 2006, ed i contratti per nuovi sponsor, gli uomini di Woking si presentano come indiscussi favoriti per la prossima stagione. Alonso ha comunque dimostrato un talento ed una visione strategica da vero veterano, malgrado i suoi 23 anni. Si avvicina al suo primo campionato del mondo tirando fuori tutto quello che può da una vettura dall'areodinamica scarica, non prendendo il minimo rischo e chiudendo a podio. Ha ormai da gestire ben 25 punti con sole tre gare dal termine.
Piove, ma in Ferrari non cambia nulla
Poca luce si vede in fondo al tunnel Ferrari: se ad inizio stagione l'obiettivo era puntare alla vittoria, già a metà anno ci si era spostati su qualche piazzamento a podio. Ora già andare a punti con entrambe le vetture viene considerato un successo. E' chiaro che non è una questione di gomme, o meglio, non solo. Il telaio, già di per sé non nato benissimo, sembra parlare una lingua diversa rispetto alle coperture giapponesi, e la riduzione dei test non ha certo aiutato a mettere una pezza ai problemi. Per uscire dalla crisi saranno necessari investimenti, non solo finanziari, ma anche umani e, soprattutto, di tempo, anche se ciò dovesse comportare un'altra deludente stagione di "purgatorio".
Webber si riabilita, Klien non convince
In casa Williams la situazione è non meno intricata. Webber ha risposto con una gara senza sbavature alle critiche ricevute in settimana, tentando di vincere la pressione che solo un compagno con nulla da perdere può dare. Prima del ritiro la prestazione del brasiliano era comunque stata all'altezza della situazione; la sua speranza è ora di correre tutte le rimanenti gare, approfittando delle scaramucce tra Williams e BMW (grande sostenitrice di Heidfeld), e di mettere lo zampino sul sedile numero 2 della vettura inglese per il 2006.
Per quanto riguarda casa Sauber, Massa, in un circuito che premia i talenti veri, è stato sorprendentemente veloce e affidabile. Un pizzico (grosso) di prudenza in più nelle scelte tattiche non avrebbe guastato. Ma un dubbio sorge spontaneo: come mai il tanto vituperato Villeneuve è ancora davanti in classifica? Non sarà più veloce come un tempo, ma dimostra che l'impegno e la consistenza pagano.
Mentre si attendono i dettagli sul passaggio di proprietà della Minardi, si pongono questioni sui due team Red-Bull: come verrà gestito il fatto di avere due team con diversi fornitori di gomme? Sarà un vantaggio o un ostacolo considerando la riservatezza dei costruttori in caso di "conflitto d'interessi"? Una domanda ancora. Dopo la gara incolore di Klien, ci sarà ancora spazio per Liuzzi prima del 2006 o occorrerà attendere il debutto della seconda equipe?
L'ordine di arrivo, domenica 11 settembre 2005
1 - Kimi Raikkonen (McLaren Mp4-20-Mercedes) - 44 giri in 1 ora 30'01"295
2 - Fernando Alonso (Renault R25) - a 28"394
3 - Jenson Button (Bar 007-Honda) - a 32"077
4 - Mark Webber (Williams FW27-Bmw) - a 1'09"167
5 - Rubens Barrichello (Ferrari F2005) - a 1'18"136
6 - Jacques Villeneuve (Sauber C24-Ferrari) - a 1'27"435
7 - Ralf Schumacher (Toyota TF105) - a 1'27"574
8 - Tiago Monteiro (Jordan EJ15B-Toyota) - a 1 giro
9 - Christian Klien (Red Bull RB1-Cosworth) - a 1 giro
10 - Felipe Massa (Sauber C24-Ferrari) - a 1 giro
11 - Narain Karthikeyan (Jordan EJ15-Toyota) - a 1 giri
12 - Christijan Albers (Minardi PS05-Cosworth) - a 2 giri
13 - Robert Doornbos (Minardi PS05-Cosworth) - a 3 giri
Ritirati
11° giro - Giancarlo Fisichella - incidente
14° giro - Michael Schumacher - contatto
14° giro - Takuma Sato - contatto
19° giro - David Coulthard - motore
36° giro - Jarno Trulli - incidente
42° giro - Juan Pablo Montoya - contatto
42° giro - Antonio Pizzonia - contatto
Il campionato piloti
1.Alonso punti 111; 2.Raikkonen 86; 3.M.Schumacher 55; 4.Montoya 50; 5.Trulli 43; 6.Fisichella 41; 7.R.Schumacher 37; 8.Barrichello 35; 9. Button 30; 10. Webber 29; 11.Heidfeld 28; 12.Coulthard 21; 13. Villeneuve 9; 14.Massa 8; 15 Monteiro 7; 16. Wurz 6; 17.Klien e Karthikeyan 5; 19.De La Rosa e Albers 4; 21.Friesacher 3; 22.Pizzonia 2; 23.Sato e Liuzzi 1.
Il campionato costruttori
1.Renault punti 152; 2.McLaren-Mercedes 146; 3.Ferrari 90; 4.Toyota 80; 5.Williams-Bmw 59; 6.Bar-Honda 31; 7.Red Bull-Cosworth 27; 8.Sauber-Ferrari 17; 9.Jordan-Toyota 12; 10.Minardi-Cosworth 7.