5 Giu [15:08]
Salisburgo - Gara 2
Vernay nell'uragano
Dario Sala
Si può avere una macchina che perdeva fino a 10Km/h sui rettifili e vincere una gara su un circuito velocissimo come quello di Salisburgo? Si, se metti le gomme da bagnato un secondo prima che piova a dirotto e chi ti parte davanti sceglie per quelle da asciutto. Jean-Karl Vernay è riuscito in questa impresa portando in trionfo la Golf della Leopard su un circuito decisamente sfavorevole e al termine di un’altra gara pazza. Come sempre i colpi di scena sono cominciati nelle fasi iniziali. Al via lo schieramento di partenza è monco in quanto non si sono presentati Pepe Oriola, Dusan Borkovic e Petr Fulin per i danni riportati in gara uno.
Il grande dilemma è la scelta delle gomme. La pioggia è imminente, ma i piloti delle prime due file Attila Tassi, Mikhail Grachev, Jordi Oriola e Gianni Morbidelli decidono le per le slick, mentre il resto del gruppo opta per quelle da bagnato. Al via del giro di ricognizione si scatena il diluvio e così al termine dello stesso i quattro piloti sopra citati rientrano ai box per il cambio di pneumatici. In pole si ritrova così Vernay che parte bene e si installa al comando davanti a Davit Kajaia e Stefano Comini, Harald Proczyk, James Nash e Sergey Afanasiev. L’austrico della Honda perde subito il terzo posto per un drive-through per una irregolarità in partenza.
La visibilità è a dir poco ridotta, ma questo non impedisce a Comini di attaccare Kajaia mentre Afanasiev si libera di Nash e sale al terzo posto. Comini le prova tutte, ma il georgiano resiste. Questo almeno fino all’ottavo passaggio quando, a causa dell’acquaplaning, Davit perde il controllo della vettura alla prima chicane ed abbatte le barriere di gomme. La Direzione Gara opta per la Safety Car che resta in pista fino al dodicesimo giro. Al restart Vernay non si fa sorprendere mentre Comini manca la chicane perdendo così la seconda posizione che diventa di Afanasiev. Dietro ad infuocare è il bellissimo duello fra Jordi Oriola e Attila Tassi che restano affiancati sui tratti veloci nonostante i torrenti d’acqua in pista.
Al penultimo giro i brividi arrivano anche per Vernay che manca il punto di frenata della prima chicane ed è costretto a riparare nella via di fuga. Afanasiev passa così in testa, ma il francese con molto coraggio risponde e riprende il comando che questa volta mantiene fino alla bandiera a scacchi dove precede il russo ed il compagno Comini. Quarto Nash davanti a Gianni Morbidelli, Jordi Oriola e Attila Tassi. Peccato per Michela Cerruti che non ha preso il via in ritardo per problemi tecnici e poi è stata fermata dalla direzione gara per aiuti meccanici. Con il terzo posto Comini diventa il leader del campionato con un punto di vantaggio su Pepe Oriola e sette su Nash. Sono in corso alcune investigazioni, cambiamenti in classifica sono possibili. Vedremo.
Domenica 5 Giugno 2016, gara 2
1 – Jean-Karl Vernay (Volkswagen Golf) – Leopard – 17 giri 30’ 51”124
2 – Sergey Afanasiev (Seat Léon) – Craft Bamboo – 0”955
3 – Stefano Comini (Volkswagen Golf) – Leopard – 2”065
4 – James Nash (Seat Léon) – Craft Bamboo – 5”698
5 – Mat’o Homola (Seat Léon) – B3 – 7”889
6 – Gianni Morbidelli (Honda Civic) – West Coast – 8”297
7 – Jordi Oriola (Honda Civic) – Target – 9”392
8 – Attila Tassi (Seat Léon) – B3 – 16”390
9 – Mikhail Grachev (Honda Civic) – West Coast – 16”846
10 – Florian Janits (Volkswagen Golf) – Engstler – 31”036
Giro più veloce Jean-Karl Vernay 1’36”507
Ritirati
5° giro – Michela Cerruti
6° giro – Harald Proczyk
8° giro – Davit Kajaia
Non partiti
Pepe Oriola
Dusan Borkovic
Petr Fulin
Il campionato 1. Comini 120; 2. P.Oriola 119; 3. Nash 112; 4. Morbidelli e Vernay 107; 6. Homola 102; 7. Afanasiev 86; 8. Pellinen 63; 9. Grachev 58; 10. Borkovic 47