12 Mar [13:48]
Sauber affidabile, ma poco veloce
Per Ericsson e Wehrlein anno decisivo
Massimo Costa - Photo 4
In quanto ad affidabilità, giri percorsi (788) e chilometri macinati (3.668), la Sauber spinta dalla power unit Ferrari non aggiornata (quindi del 2016) è al quarto posto. Non male per la squadra svizzera che dalla fine dello scorso anno annovera nuovi partner e investitori della Longbow Finance. Le prestazioni però, lasciano a desiderare. Marcus Ericsson non ha mai lanciato un segnale particolare così come Pascal Wehrlein, entrato in gioco nella seconda tornata dei test dopo aver lasciato spazio ad Antonio Giovinazzi per l'ormai noto problema alla schiena.
La solidità della C36 è comunque una nota positiva, una base importante dalla quale partire. Sarà fondamentale verificare durante la stagione se la Sauber avrà la forza di sviluppare la monoposto, cosa che per motivi di budget negli ultimi anni raramente si è potuta fare. L'arrivo, meglio dire il ritorno, dell'ingegnere Jorg Zander (ritrovatosi libero dopo il ritiro dell'Audi dal WEC con la quale ha lavorato due stagioni) rappresenta una garanzia. Zander ha lavorato in Williams, poi nel 2006 con BMW-Sauber passando in Honda nel 2007 e risultando parte determinante nella vittoria della Brawn nel mondiale 2009 salvo poi fondare una propria engineering.
La Sauber aveva perso il progettista Mark Smith nel mese di marzo 2016, dopo che aveva avviato le prime "bozze" della C36, poi portata a termine dallo staff tecnico. Il vuoto lasciato da Smith è stato riempito da una persona competente e seria che non potrà che far bene al team diretta da Monisha Kalterborn. Ericsson, al quarto anno di F.1, dovrà dimostrare che non è nel Mondiale soltanto grazie agli sponsor mentre Wehrlein, scartato con affetto da Toto Wolff per rimpiazzare Nico Rosberg ("Con un solo anno di F.1 non aveva l'esperienza necessaria"), dovrà proseguire la propria crescita con umiltà, quella che sembra gli manchi e gli è costato l'approdo in Force India.