29 Dic 2014 [13:23]
Schumacher, dodici mesi di ansia
Massimo Costa
Esattamente un anno fa le redazioni di tutto il mondo vennero travolte da una notizia quanto mai inattesa: il campione dei campioni della F.1, sette volte iridato e ritiratosi dalle competizioni alla fine della stagione 2012, era in coma dopo una caduta con gli sci nella località di Meribel. Da quel 29 dicembre 2013, Michael Schumacher non si è più ripreso. Giorni drammatici, la sua vita appesa a un filo, poi lo stato vegetativo, le lesioni cerebrali, la lenta ripresa, gli occhi aperti, il recente trasferimento nella sua stupenda villa svizzera a Gland dove è seguito da esperti oltre che da tutta la famiglia. Macchinari costosissimi lo aiutano in quello che sarà un lentissimo recupero per tentare di raggiungere un ritorno alla normalità che molti esperti medici vedono comunque alquanto improbabile. Schumacher, 46 anni il prossimo 3 gennaio, non sarà più quello di prima, dicono, e ci vorranno almeno tre anni perché possa interagire. Oggi comunica con gli occhi, è sempre a letto, affronta esercizi di fisioterapia per mantenere reattivi i muscoli, ogni tanto lo portano con una sedia a rotelle a fare passeggiate in giardino. Non osiamo immaginare quanto sia dimagrito. La vicinanza della famiglia, dei figli, della moglie, è fondamentale. Qualcuno racconta che quando i suoi cari gli parlano, spesso dagli occhi tristi scende una lacrima.
Photo 4