27 Giu [20:37]
Se il Comune di Imola si mette
contro l'Autodromo e la città
Massimo Costa
Si parla tanto di ripresa economica, di posti di lavoro da salvaguardare, di aiuti ad hotel e ristoranti. Ma ad Imola sembra proprio che le cose debbano andare diversamente. Venerdì 25 giugno, mentre nell'autodromo della cittadina emiliano-romagnola si svolgevano i test della Formula Regional e della F4 Italia, nel paddock si è diffusa la notizia che il Comune si è messo di traverso, bloccando dei test per auto e moto previsti nei mesi di luglio e agosto.
In particolare, è saltato per la metà di luglio il test organizzato da Kateyama per vetture Gran Turismo la cui adesione era stata massiccia: trenta presenze provenienti da tutta Europa in quanto, nel fine settimana del 25-26 luglio, proprio a Imola si svolgerà la prima prova del campionato GT World Challenge Endurance. Una occasione preziosissima per le squadre di livello internazionale tanto che Kateyama aveva ancora posti liberi che si sarebbero riempiti nei prossimi giorni.
La cancellazione del test ha creato sconforto non solo tra i dipendenti dell'Autodromo che per tre mesi sono rimasti praticamente senza lavoro, ma anche negli hotel della città di Imola (e dintorni), già tutti pieni per quelle tre notti . Si valuta che sarebbero state non meno di 300 le persone coinvolte in quei due giorni di prove per vetture GT. In queste ore sono partite le disdette e c'è rammarico in città anche tra chi gestisce ristoranti e pizzerie.
In questo periodo di ripartenza economica, per il circuito, gli hotel, dover subìre delle cancellazioni delle prenotazioni è stato un vero colpo basso. E, come detto, non soltanto il test GT è stato annullato, ma anche altre prove previste a Imola, e dunque ulteriori disdette agli hotel sono in arrivo.
Ma cosa è accaduto? Il Covid-19 ha bloccato per tre mesi l'attività agonistica, che ora sta cercando di recuperare terreno con test su test in vista dei campionati nazionali e internazionali che partiranno tra luglio e agosto. Il calendario delle prove presentato da Imola al Comune, è parso troppo serrato a Nicola Izzo, il Commissario Prefettizio che da fine novembre si ritrova a guidare la città dopo le dimissioni del sindaco Manuela Sangiorgi, in carica al Movimento 5 Stelle.
Il Comissario Prefettizio si è limitato ad agire seguendo una logica legale, senza considerare gli interessi economici della pista e degli esercizi commerciali della città. Per tutelare i comitati di Imola che combattono contro il rumore provocato dalle vetture al lavoro nell'autodromo, è stata presa una decisione di impero. Tra l'altro, il Comune aveva richiesto una dettagliata documentazione degli impatti acustici derivanti dalle suddette prove. Cosa impossibile da presentare in tempi brevi.
Nonostante i tentativi dell'Autodromo di Imola di trovare un compromesso con il Commissario Prefettizio, il no è stato netto e senza alcuna possibilità di dialogo. Con i politici, è trapelato, si riesce sempre ad aprire una porta alla discussione recuperando una intesa finale, in questo caso, il dottor Izzo è stato irremovibile. Il circuito deve rimanere in silenzio. Almeno, per le gare in programma pare che non vi saranno problemi di questo tipo.
Saranno contente quelle poche decine di abitanti, supportati dai Verdi, che trovano insopportabile il rombo dei motori, a discapito dell'economia e dei lavoratori della loro stessa città.