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24 Mar [8:39]

Sepang - Gara 2
Coletti acchiappatutto, vittoria e leadership

Massimo Costa

Di solito la seconda gara della GP2, quella Sprint e con griglia invertita, premia chi nel corso del weekend non è stato costantemente tra i veri protagonisti. Un contentino, un modo per dare una coppa a chi non la merita e far contenti gli sponsor. Non è andata così a Sepang. I primi attori del sabato hanno recitato un ruolo primario anche la domenica. Stefano Coletti, poleman in qualifica, terzo in gara 1 dopo essere stato a lungo al comando, dalla terza fila ha avuto uno scatto micidiale, ha tenuto intelligentemente la linea esterna che gli ha permesso di avere pista libera nella prima curva a destra e nell'uncino che gira, subito dopo, a sinistra.

Qui ha affiancato Stephane Richelmi, che partiva dal palo grazie all'ottavo posto di gara 1, passandolo con decisione. Dopo di che non ce n'è stata più per nessuno. Coletti ha iniziato a spingere mettendo subito metri importanti tra sè e il monegasco della Dams. Grazie a un bilanciamento perfetto e ad alcune modifiche effettuate dopo la main race, la Dallara della Rapax è stata estremamente gentile con le gomme permettendo a Coletti, altrettanto pulito nella guida, di assaporare il primo successo stagionale. Con merito. Nicolas Todt, proprietario con Frederic Vasseur della ART e manager (novità) di James Calado, prima del via ha giustamente detto che per vincere il campionato occorre costanza di rendimento.

È quello che ha fatto Coletti che ora si trova in testa alla graduatoria generale grazie alla terza posizione di gara 1 e al successo nella Sprint. Un team italiano torna al vertice della GP2, e lo fa con la Rapax diretta in pista da Andrea Bergamini che sotto il podio ha sfoggiato, oltre alla inedita barba da pirata conquistatore, il sigaro del relax del dopo battaglia. E così mentre Bergamini apriva le casse del bottino conquistato nei mari della Malesia (36 punti), gli avversari iniziavano a chiedersi come fermare il tumultuoso Coletti. Il suo passo in gara 2 è stato decisamente elevato e a nulla ha potuto Felipe Nasr, ottimo secondo.

Il brasiliano del team Carlin appartiene al gruppo di coloro che hanno dato luce al weekend di Sepang. Un protagonista vero, terzo in qualifica a 8 millesimi dal poleman Coletti, quarto in gara 1, meritatamente sul podio nella prova Sprint. Così come è stata di grande spessore la prestazione del rookie Mitch Evans, campione GP3 in carica, che con la monoposto del team Arden non ha avuto alcun timore nell'affrontare la nuova esperienza in GP2. Partito dalla quinta fila (10° in gara 1), Evans ha sfoggiato una impertinente rimonta che gli ha permesso di raggiungere il quarto posto. Nelle ultime battute, Richelmi ha commesso un errore e il neozelandese appoggiato da Mark Webber, non si è lasciato sfuggire l'occasione andando a prendersi il podio.

Dalla classifica mancano i pezzi grossi del sabato, ovvero Calado e soprattutto il vincitore Fabio Leimer. L'inglese della ART ha sbagliato tutto nel corso del 1° giro quando in frenata è andato ad urtare la gomma posteriore destra di Leimer. Senza controllo, è piombato al taglio della curva centrando in pieno il povero Julian Leal e scheggiando Sam Bird, altro pilota che poteva dire la sua. Calado, oltre a gettare via la propria gara e non aver ascoltato i consigli di Todt junior, ha quindi rovinato quella di altre tre colleghi; vi aggiungiamo Leimer che ha risentito notevolmente di quella botta. Lo svizzero della Racing Engineering nel finale ha anche fatto una passeggiatina nella ghiaia finendo fuori dai punti.

Se non si può dire che Richelmi abbia entusiasmato, finendo da primo in griglia a quarto sul traguardo, bene hanno corso Johnny Cecotto, quinto per la Arden, e Simon Trummer, sesto, la vera sorpresa del fine settimana malese, che rispetto al 2012 ha cambiato decisamente passo ora che guida per Rapax. Settimo un coriaceo Conor Daly, al debutto con la Hilmer, anch'essa novità in GP2. Nella top ten anche i due piloti del team Lazarus di Tancredi Pagiaro, con Rene Binder ottavo e Kevin Giovesi ottimo decimo. Gara difficile invece per Kevin Ceccon e la Trident, con Nathanael Berthon costretto a una sosta ai box e autore del giro più veloce, ma con gomme nuove. Per quanto riguarda i rookie della GP2, Evans ha tracciato un netto solco tra sè e gli altri. Da sottolineare l'ottima affidabilità raggiunta dal pacchetto tecnico delle vetture: praticamente neanche un ritiro per guasti nelle due corse.

Nella foto, Stefano Coletti (Photo Pellegrini)




Domenica 24 marzo 2013, gara 2

1 - Stefano Coletti - Rapax - 22 giri 40'49"455
2 - Felipe Nasr - Carlin - 0"832
3 - Mitch Evans - Arden - 8"358
4 - Stephane Richelmi - Dams - 11"935
5 - Johnny Cecotto - Arden - 15"874
6 - Simon Trummer - Rapax - 17"072
7 - Conor Daly - Hilmer - 17"479
8 - Rene Binder - Lazarus - 23"726
9 - Jolyon Palmer - Carlin - 24"326
10 - Kevin Giovesi - Lazarus - 29"020
11 - Tom Dillmann - Russian Time - 30"522
12 - Fabio Leimer - Racing Engineering - 30"802
13 - Marcus Ericsson - Dams - 31"342
14 - Daniel De Jong - MP - 32"391
15 - Sergio Canamasas - Caterham - 35"336
16 - Daniel Abt - ART - 36"339
17 - Adrian Quaife Hobbs - MP - 37"033
18 - Rio Haryanto - Addax - 43"468
19 - Pal Varhaug - Hilmer - 46"092
20 - Jake Rosenzweig - Addax - 51"244
21 - Nathanael Berthon - Trident - 53"777
22 - Kevin Ceccon - Trident - 1 giro

Giro più veloce: Nathanael Berthon 1'48"780

Non partito
Ma Qing Hua

Ritirati
0 giri - James Calado
0 giri - Julian Leal
0 giri - Sam Bird

Il campionato
1.Coletti 36; 2.Leimer 25; 3.Nasr 24; 4.Calado 18; 5.Richelmi 12; 6.Evans 11; 7.Leal 10; 8.Palmer, Bird 8; 10.Cecotto, Trummer 6; 12.Daly 2; 13.Binder 1.
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