4 Giu [17:19]
Sprint a Zolder - Gara
Stevens-Winkelhock assi nel poker Audi
Da Zolder – Antonio Caruccio – Foto Speedy
Will Stevens e Markus Winkelhock si aggiudicano la vittoria della Main Race a Zolder, teatro del terzo appuntamento del Blancpain GT Series Sprint Cup. Grazie al pit-stop più rapido dei diretti avversari, i piloti di casa WRT conquistano così il successo precedendo sotto la bandiera a scacchi l’Audi R8 di casa ISR condotta da Clemens Schmid e Filip Salaquarda. La compagine ceca si era ritrovata a condurre la corsa dopo la partenza in quanto Michael Meadows, che divide l’abitacolo con Raffaele Marciello, è stato penalizzato con un drive-through per aver anticipato il via. L’Audi numero 75 ha così condotto fino all’apertura della pit-lane, dovendosi però arrendere al rientro in pista. Terzo gradino del podio per Robin Frijns e Stuart Leonard, vincitori della gara di qualificazione, ma troppo lenti al via e scivolati fuori dalla lotta per la prima posizione.
Un bel poker per Audi, consapevole di avere qui la miglior vettura del lotto per le condizioni del circuito e che piazza al quarto posto Dries Vanthoor e Marcel Fassler. Purtroppo assente in questo tripudio della Casa degli anelli la seconda vettura di casa ISR, quella che vede l’italiano Kevin Ceccon dividere l’abitacolo con Frank Stippler. Il tedesco, che partiva dalla seconda fila nella corsa del sabato, è stato penalizzato dalla direzione gara con una dubbia sanzione perché ritenuto responsabile del contatto che aveva visto finire fuori anche una McLaren ed una Lamborghini. Partito dal fondo, il duo italo-tedesco aveva arpionato la top-20, ma un contatto al ventottesimo giro con la Ferrari di Daniel Keilwitz, penalizzato con un drive-through, ha costretto al ritiro il pilota ufficiale Audi.
Grande recupero, con il quinto posto, per la Bentley di Abril-Kane. La vettura inglese era parsa in difficoltà per tutto il fine settimana, ma la rimonta nella Main Race ha reso possibile raccogliere dei punti importanti, davanti ai leader del campionato Buhk-Perera, aiutati anche da un incidente nel finale che gli ha permesso di recuperare posizioni. Al trentesimo passaggio il sorpasso di Daniel Juncadella ai danni di Jimmy Eriksson ha visto lo spagnolo speronare lo svedese, che parcheggerà poi la sua Mercedes AMG GT3 sul rettilineo del traguardo, costringendo prima all’esposizione della FCY e poi l’uscita della safety-car quando i commissari belgi si sono resi conto che non era possibile recuperare con facilità la vettura.
Ripartita ad un giro dalla fine, la corsa ha visto rimanere invariate le posizioni, con un bel settimo posto finale arrivato per la miglior Lamborghini al traguardo, quella degli ufficiali Giovanni Venturini e Marco Mapelli. Il vicentino, autore di una partenza eccezionale, ha ceduto la vettura al compagno che ha amministrato il ritorno degli avversari nel finale. Ha del magico anche il recupero di Mirko Bortolotti e Christian Engelhart. Costretti a partire dall’ultima posizione per l’incidente al via del sabato, i due piloti Lamborghini hanno rimontato sino al quindicesimo posto finale, tuttavia non sufficiente per conquistare dei punti, perdendo anche la piazza d’onore nella Sprint Cup a favore di Stevens-Winkelhock, ma sempre leader della generale Blancpain grazie al contributo dell’altro italiano Andrea Caldarelli, con cui hanno dominato la serie Endurance sino ad ora.
Vittoria tricolore anche nella Pro-Am con Giacomo Piccini che ha accompagnato Michael Broniszewski e la Ferrari 488 GT3 del team Kessel al sedicesimo posto assoluto, primo di classe. Solo undicesima la miglior McLaren, affidata alle mani di Andrew Watson e Rob Bell.
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