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4 Apr [2:12]

St. Petersburg, gara: Wheldon vince, ma Kanaan entusiasma

L'approdo della Indycar su circuiti non ovali non poteva avere migliore esito. Sul tracciato cittadino di St. Petersburg i 21 piloti presenti, mancava il solo Paul Dana, hanno dato vita ad uno spettacolo a dir poco esaltante che non ha fatto rimpiangere le emozionanti gare sugli ovali. L'impressione è che i piloti si siano proprio divertiti e soprattutto ci abbiano "dato dentro" come matti. Staccate, sorpassi, sportellate nello stile Nascar! Sembrava quasi che si volessero liberare di anni e anni di gare sul filo dei 350 orari, senza frenate da brivido, senza chicane, senza curve a destra. Protagonisti assoluti di questo show sono stati Tony Kanaan, Dario Franchitti e Ryan Briscoe, ma alla fine il traguardo lo ha tagliato per primo Dan Wheldon. Arguto e intelligente nell'approfittare nel finale della bagarre tra il brasiliano e il giovane australiano. Ma andiamo con ordine. Intanto bisogna registrare il poker incredibile del team Andretti/Green che ha piazzato le proprie Dallara-Honda nei primi quattro posti. Poi c'è la consacrazione di Wheldon, due vittorie su tre gare. L'inglese è emerso con calma dopo che nelle prove non aveva per niente convinto rimanendo anche escluso dallo shootout che coinvolgeva i primi sei della qualifica. A metà gara, Wheldon era già secondo. Nel finale è stato scavalcato da Kanaan poi ha colto l'occasione giusta a nove giri dall'arrivo. Una corsa alla Prost. Kanaan invece, ha concesso emozioni a volontà. Brillante al via quando ha subito superato Castroneves, è rimasto dietro al poleman Herta non risparmiandogli attacchi. Al 13° giro, sono emerse le prime bandiere gialle per un contatto tra Castroneves, che era terzo, e il lento Foyt che in fase di doppiaggio (dopo appena 13 tornate!!!) non ha concesso lo spazio necessario al pilota della Penske. Contatto inevitabile e ritiro per entrambi. Parecchi piloti hanno imboccato la via dei box per il primo pit-stop, tra questi Kanaan. Ma c'è stata un po' di confusione tra i suoi meccanici e una pistola del cambio gomme è finita a terra. Cosa non permessa e che viene punita con un drive-through comminato al pilota. Kanaan si è così ritrovato nei bassifondi della classifica. Con una grinta impressionante, Tony ha rimontato a suon di staccate e anche ruotate. Al 70° giro dei 100 in programma era nuovamente in corsa per la vittoria occupando la quarta posizione alle spalle di Briscoe, Scheckter e Manning. L'attacco all'inglese di Ganassi è stato superlativo, la sportellata un po' meno... Il finale è stato frammentato dall'incidente di Scheckter, finito da solo contro le gomme, e dalla collisione tra Enge e Hornish, che navigavano a centro classifica. Al 91° giro, il restart. Kanaan sembrava incontenibile dietro a un Briscoe che non sapeva più dove mettersi. L'australiano ha comunque reagito bene, chiudendo anche con cattiveria ogni varco. Nella parte mista del tracciato, però, Kanaan ha effettuato una manovra di sorpasso pulita buttandosi all'interno di una curva a sinistra di novanta gradi. Briscoe non se l'aspettava e quando ha tentato di impedirgli il passaggio era troppo tardi; l'ex campione europeo della F.3 ha sterzato bruscamente verso sinistra col risultato di colpire la fiancata della Dallara del pilota di Andretti e rimbalzare contro le gomme di protezione. Una manovra che ha ricordato quella di Schumacher su Villeneuve nel famoso GP di Jerez del 1997. Kanaan in quella fase si è scomposto un attimo lasciandosi superare da Wheldon. Peccato per Briscoe che meritava di finire sul podio. Adottando una diversa strategia dei pit-stop, non fermandosi in occasione della prima fase di congelamento della gara al 13° giro, si è alternato con i compagni di team in prima posizione, viaggiando a ritmi da assoluto. Successive bandiere gialle gli hanno poi permesso di mantenere la testa nella fase decisiva della corsa, ma è andata come raccontato sopra. Altro leone del giorno, Franchitti, che ha effettuato sorpassi spettacolari esagerando anche un po' con il povero Sharp, buttato contro le protezioni. Herta proprio non riesce a vincere. E' l'unico pilota del team Andretti a non essere mai salito sul gradino più alto del podio. Le pole di Phoenix e St. Petersburg non sono servite granché al pilota americano che in gara finisce sempre per ritrovarsi nella posizione sbagliata al momento sbagliato. Come accaduto nell'ultimo pit-stop quando chissà come è finito dietro ai suoi compagni e lì è rimasto. Peccato per la Patrick che, copiando la strategia di Briscoe, ha occupato a lungo la seconda posizione alle spalle dell'australiano. Ma problemi al cambio le hanno fatto perdere diverso tempo ai box. Infine, un dato statistico: Kanaan ha concluso le gare Indycar per diciotto volte consecutive tra i primi cinque. Nella foto, Dan Wheldon.

Max Shore

L'ordine di arrivo, domenica 3 aprile 2005

1 - Dan Wheldon (Dallara-Honda) - Andretti/Green - 100 giri
2 - Tony Kanaan (Dallara-Honda) - Andretti/Green - a 1"457
3 - Dario Franchitti (Dallara-Honda) - Andretti/Green - a 4"931
4 - Bryan Herta (Dallara-Honda) - Andretti/Green - a 18"992
5 - Vitor Meira (Panoz-Honda) - Rahal - a 19"850
6 - Scott Dixon (Panoz-Toyota) - Ganassi - a 20"236
7 - Buddy Rice (Panoz-Honda) - Rahal - a 20"803
8 - Patrick Carpentier (Dallara-Toyota) - Cheever - a 51"607
9 - Darren Manning (Panoz-Toyota) - Ganassi - a 1 giro
10 - Alex Barron (Dallara-Toyota) - Cheever - a 1 giro
11 - Roger Yasukawa (Dallara-Honda) - Dreyer&Reinbold - a 2 giri
12 - Danica Patrick (Panoz-Honda) - Rahal - a 5 giri

Ritirati
12° giro: Anthony Foyt - incidente
12° giro: Helio Castroneves - incidente
32° giro: Ed Carpenter - testacoda
43° giro: Scott Sharp - incidente
77° giro: Tomas Scheckter - incidente
85° giro: Tomas Enge - incidente
85° giro: Sam Hornish - incidente
91° giro: Ryan Briscoe - incidente
94° giro: Kousuke Matsuura - motore

Il campionato
1.Wheldon punti 134; 2.Kanaan 110; 3.Hornish 105; 4.Castroneves 82; 5.Meira 81; 6.Franchitti 79; 7.Manning e Herta 74; 9.Carpentier 72; 10.Barron 61; 11.Dixon 60; 12.Sharp 69; 13.Matsuura 55; 14.Foyt e Rice 50; 16.Patrick 48; 17.Scheckter 45; 18.Yasukawa 44; 19.Briscoe 40; 20.Enge e Carpenter 38; 22.Dana 32.