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Ufficializzato l'ingresso in F1
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27 Apr [10:51]

Strategy Group, fumata grigia
Di motori si riparla a Sochi

Marco Cortesi - Photo4

Rivoluzione 2017. Sì, no, poi forse. Nell’ultima riunione dello Strategy Group della Formula 1, tenuta nel Regno Unito alla vigilia della partenza per Sochi, si è trovato l’accordo su diverse delle questioni messe sul tavolo per la prossima stagione. Aerodinamica e gomme dall'approccio più aggressivo faranno andare più veloci le vetture, questo è sicuro, anche se alcuni piloti (a partire da Nico Rosberg) hanno espresso dubbi riguardo all'incremento dello spettacolo. Viceversa, tutto resta sospeso per quanto riguarda i propulsori. In fatto di sound, forniture, e possibile semplificazione, non si è ancora trovato l’accordo tra le parti in causa. E come stupirsi visto che si tratta di accontentare squadre che sono in posizioni completamente diverse, oltre ad avere esigenze completamente diverse.

Il problema più scottante è quello delle forniture garantite, che al momento sembrano l'unica ancora di salvezza per i team minori. C’è ancora un po’ di tempo per decidere e probabilmente in Russia si tenterà nuovamente di trovare un punto comune con una mediazione che, dando un colpo al cerchio e un colpo alla botte, potrà concedere qualcosa di più a chi si sente sotto scacco (in particolare la Mercedes, che ha tutto l’interesse a far restare le cose così come sono). Ancora una volta però, emerge quanto il processo decisionale della Formula 1 sia infinitamente tortuoso, complicato e politico.

Dopotutto, se ci sono volute settimane di tira e molla per cambiare l’ignobile qualifica di inizio anno, che tutti nessuno escluso avevano indicato come un disastro, non sorprende che per risolvere il rebus dei V6 sia in corso una trattativa iper-complicata da guerra fredda. Salvo che, forse, risolvere la crisi di Cuba potrebbe essere stato più semplice.
RS Racing