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27 Ott [11:03]

Surfers Paradise, gare
Campionato durata a Whincup-Dumbrell

Silvano Taormina

Il secondo posto in gara 1 e la vittoria in quella successiva sono stati sufficienti a Jamie Whincup e Paul Dumbrell ad aggiudicarsi la Gold Coast 600, la classica gara di durata del Queensland che si svolge tra le strade di Surfers Paradise. Ma non è tutto. L'affiatata coppia del Triple Eight ha iscritto il proprio nome nell'albo d'oro della Pirtek Enduro Cup, il mini campionato interno al V8 Supercars che include anche le Sandown 500 e la Bathurst 1000.

Il weekend è iniziato nel segno di Van Gisbergen, chiamato ad una prova d'orgoglio dopo che a Bathurst aveva gettato al vento la vittoria per un contatto evitabile con Scott McLaughlin (Polestar GRM). Il portacolori del Tekno Autosport, ben coadiuvato dal team principal Jonhaton Webb, ha segnato la pole nelle qualifiche del sabato mattina. Allo scattare dei semafori verdi il suo co-equiper ha tenuto bene la testa della corsa. Leadership che non è stata scalfita in occasione delle diverse situazioni di caution. La mossa vincente Van Gisbergen l'ha messa a segno durante il penultimo pit-stop, quando ha deciso di imbarcare il carburante necessario per terminare la gara.

Cosa che non ha fatto Jamie Whincup, fino a quel momento secondo e costretto ad uno splash-and-go ad una ventina di tornate dalla fine. Van Gisbergen nel finale ha beneficiato anche di un treno di gomme nuove risparmiate in precedenza, mossa che gli ha permesso di tenere a debita distanza Whincup. Sul terzo gradino del podio ha concluso un epico Tim Slade, uscito acciaccato e disidratato dalla sua Holden Commodore dopo che a metà gara ha perso l'uso dell'impianto di refrigerazione e della borraccia di bordo. Il portacolori del team Walkinshaw, affiancato da Tony D'Alberto, è stato protagonista di un avvincente arrivo in volata con Mark Winterbottom (FPR).

A dire il vero l'alfiere della Ford aveva sopravanzato il rivale sul traguardo per pochi millesimi, salvo poi vedersi retrocedere dai commissari sportivi per aver bussato al posteriore di Slade all'ingresso dell'ultimissima curva. La lotta per il gradino più basso del podio aveva incluso inizialmente anche Garth Tander (HRT) e David Reynolds (FPR). Il primo è scivolato in decima piazza dopo aver colpito una pila di gomme, il secondo ha baciato il muro dicendo addio ai sogni di gloria. In top-five hanno così trovato posto gli italo-australiani Caruso e Fiore con la prima delle Nissan Altima del Kelly Racing.

Ancora una volta non è andata bene a Scott McLaughlin, penalizzato da una errata strategia ai box dopo che il suo compagno d'abitacolo Alex Premat aveva navigato nelle prime posizioni durante il suo stint.
Più lineare l'andamento della corsa domenicale che ha visto la Commodore n.1 del Triple Eight prendere il comando sin dalla prima curva. Dumbrell ha avuto la meglio sin da subito su Premat, scattato dalla prima piazzola dopo la pole segnata in mattinata da Mclaughlin. Poco prima del primo pit-stop il francese ha dovuto cedere anche a Webb. Mentre Whincup, rilevato il sedile da Dumbrell, teneva le redini del comando, Van Gisbergen e McLaughlin, a loro volta subentrati a Webb e Premat, si giocavano la piazza d'onore inscenando il secondo atto della lotta intrapresa a Bathurst.

Anche stavolta non è finita nel migliore dei modi, con il neozelandese del Tekno Autosport richiamato ai box dai commissari per un drive-through dopo una toccata al connazionale di casa Volvo. L'ultima safety-car, chiamata in pista quando mancavano una trentina di giri, ha trasformato l'ultima parte di gara in una corsa sprint. In questo frangente Whincup non ha avuto alcun problema a tenere la testa fino alla bandiera a scacchi. Diversamente McLaughlin, con la sua S60 un po' acciaccata, ha dovuto sudare sette camicie per tenere dietro un arrembante Caruso.

In top-five hanno concluso anche i miracolati Reynolds e Canto, in grado di schierarsi dopo che i loro meccanici hanno fatto le ore piccole per rimettere a posto la loro Ford Falcon incidentata in gara 1, e uno sconsolato Van Gisbergen. Weekend da dimenticare per Craig Lowdens (Triple Eight), per l'occasione affiancato da Steve Richards, finito a muro sabato e solamente undicesimo in gara 2.

Il successo nella Gold Coast 600 permette a Whincup di allungare in campionato nei confronti di Winterbottom, adesso distanziato di quattrocento lunghezze, mentre Van Gisbergen si è portato in terza posizione ai danni di Lowdens. Le sorti della stagione 2014 si decideranno con gli ultimi due appuntamenti di Phillip Island e Sydney Homebush.

Sabato 25 ottobre 2014, gara 1

1 - Van Gisbergen/Webb - Tekno (Holden) - 102 giri 2.13'24''098
2 - Whincup/Dumbrell - Triple Eight (Holden) - 2''255
3 - Slade/D'Alberto - Walkinshaw (Holden) - 23''147
4 - Winterbottom/Owen - FPR (Ford) - 23''169
5 - Caruso/Fiore - Kelly (Nissan) - 23''298
6 - Mostert/Morris - FPR (Ford) - 31''840
7 - McLaughlin/Premat - Polestar GRM (Volvo) - 38''651
8 - Pye/Walsh - DJR (Ford) - 38''899
9 - Ingall/Blanchard - Dumbrell (Holden) - 1'03''800
10 - Tander/Luff - HRT (Holden) - 1 giro
11 - Coulthard/Youlden - BJR (Holden) - 1 giro
12 - Holdsworth/Baird - Erebus (Mercedes) - 1 giro
13 - Dahlgren/Ritter - Polestar GRM (Volvo) - 1 giro
14 - Moffat/Douglas - Kelly (Nissan) - 1 giro
15 - Wood/Pither - BJR (Holden) - 2 giri
16 - Bright/Jones - BJR (Holden) - 3 giri
17 - Wall/Johnson - DJR (Ford) - 3 giri
18 - Lowndes/Richards - Triple Eight (Holden) - 4 giri
19 - Percat/Gavin - Walkinshaw (Holden) - 5 giri

Giro più veloce: Jamie Whincup 1'11''563

Ritirati
86° giro - R. Kelly/Russell
83° giro - W. Davison/A. Davison
76° giro - T. Kelly/Buncombe
49° giro - Reynolds/Canto
27° giro - Perkins/Waters
1° giro - Courtney/Murphy

Domenia 26 ottobre 2014, gara 2

1 - Whincup/Dumbrell - Triple Eight (Holden) - 100 giri 2.13'00''310
2 - McLaughlin/Premat - Polestar GRM (Volvo) - 2''851
3 - Caruso/Fiore - Kelly (Nissan) - 3''447
4 - Slade/D'Alberto - Walkinshaw (Holden) - 11''212
5 - Van Gisbergen/Webb - Tekno (Holden) - 18''029
6 - Reynolds/Canto - FPR (Ford) - 18''696
7 - Coulthard/Youlden - BJR (Holden) - 18''790
8 - Ingall/Blanchard - Dumbrell (Holden) - 21''180
9 - R. Kelly/Russell - Kelly (Nissan) - 21''347
10 - Percat/Gavin - Walkinshaw (Holden) - 21''590
11 - Lowndes/Richards - Triple Eight (Holden) - 23''764
12 - Pye/Walsh - DJR (Ford) - 25''040
13 - Tander/Luff - HRT (Holden) - 26''678
14 - Winterbottom/Owen - FPR (Ford) - 27''787
15 - Perkins/Waters - FPR (Ford) - 44''403
16 - Wall/Johnson - DJR (Ford) - 51''171
17 - Dahlgren/Ritter - Polestar GRM (Volvo) - 56''212
18 - Mostert/Morris - FPR (Ford) - 1'10''203
19 - Bright/Jones - BJR (Holden) - 2 giri
20 - T. Kelly/Buncombe - Kelly (Nissan) - 7 giri
21 - W. Davison/A. Davison - Erebus (Mercedes) - 12 giri
22 - Courtney/Murphy - HRT (Holden) - 18 giri

Giro più veloce: Whincup 1'12''208

Ritirati
65° giro - Moffat/Douglas
37° giro - Wood/Pither
18° giro - Holdsworth/Baird

Il campionato
1. Whincup 2835; 2. Winterbottom 2433; 3. Van Gisbergen 2357; 4. Lowndes 2331; 5. Coulthard 2192; 6. Moster 2147; 7. Coulthard 2135; 8. McLaughlin 2019; 9. Tander 1806; 10. Caruso 1688; 11. W. Davison 1626; 12. Percat 1620.

La Pirtek Enduro Cup
1. Whincup e Dumbrell 810; 2. Mostert e Morris 645; 3. Van Gisbergen e Webb 579; 4. Winterbottom e Owen 543; 5. McLaughlin e Premat 522; 6. Lowndes e Richards 519; 7. Coulthard e Richards 480; 8. Percat e Gavin 462; 9. Caruso e Fiore 462; 10. Courtney e Murphy 447.