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Rally del Cile – Finale
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4 Ott [8:35]

Suzuka - Gara
Nessuno disturba Vettel, Trulli 2°

Il mondiale non è finito a Suzuka. Sebastian Vettel, splendido dominatore del GP del Giappone con la Red Bull-Renault, tiene vivo il campionato mangiando nove punti a Jenson Button, ottavo sul traguardo dietro a Rubens Barrichello. Vettel non ha avuto rivali, aggredendo la prima curva dopo essere partito dalla pole, resistendo a Lewis Hamilton che si è fatto vedere all'esterno. Ma l'attacco del campione del mondo della McLaren, nonostante il Kers, Vettel si è esaurito subito. Il tedesco ha iniziato a girare velocissimo prendendo ad Hamilton quei 3-4 decimi ad ogni tornata che gli hanno permesso di allungare con decisione. Non si è mai rilassato Vettel spingendo fino alla fine.

La Red Bull ritorna con prepotenza al vertice dimostrando una volta di più che i circuiti veloci, che richiedono grande carico aerodinamico, si addicono alla RB5. Vettel conquista il suo terzo GP stagionale dopo Shanghai e Silverstone ed ora si ritrova a 16 punti dal capo classifica del mondiale, Button. L'inglese, tra i piloti penalizzati in qualifica, è scattato dalla undicesima posizione ma al contrario di Singapore (da dodicesimo a quinto) non ha fatto meglio dell'ottava piazza finale, infastidito dal sottosterzo della sua Brawn. Barrichello, che partiva nono (pure lui punito in qualifica), non ha approfittato della situazione creatasi chiudendo settimo e recuperando un solo punto al compagno-rivale.

Barrichello è quindi a 14 punti da Button, ma deve guardarsi da Vettel, staccato di sole due lunghezze. Al termine del campionato mancano due gare, San Paolo e Abu Dhabi, quindi un massimo di 20 punti. Button può continuare ad amministrare anche se l'avvicinamento di Vettel gli creerà sicuramente qualche dubbio in più. Dalla sua parte, l'affidabilità della Brawn-Mercedes che non lo ha mai piantato in asso (l'unico ritiro a Spa per incidente provocato da Romain Grosjean), e il fatto che Vettel sta utilizzando l'ultimo motore Renault disponibile da regolamento. In caso di sostituzione, dovrà scontare una penalità di 10 posizioni.

Suzuka ha confermato il buon momento Toyota, nuovamente seconda dopo Singapore. L'Asia porta bene... e per di più questo risultato ottenuto davanti al pubblico di casa e nel circuito della Honda, potrebbe far modificare il pensiero della dirigenza Toyota di investire meno yen sul programma F.1. Se a Singapore era stato Timo Glock a classificarsi secondo (il tedesco non ha corso a Suzuka per l'incidente in qualifica), a Suzuka è stato Jarno Trulli. Il pescarese ha disputato una corsa eccezionale. Passato terzo alla prima curva, ha ingaggiato un bel duello a distanza con Lewis Hamilton sui tempi sul giro. Una continua qualifica.

Decisivo il secondo pit-stop, coinciso con la rottura del Kers ad Hamilton. Trulli è quindi rientrato in pista davanti all'inglese, in difficoltà col diverso bilanciamento della vettura, ma comunque ottimo terzo. Lasciata alle spalle l'influenza che lo aveva attaccato a Singapore, Trulli cancella con un colpo di spugna la scialba prova offerta una settimana fa, magari rilanciando si agli occhi di John Howett, boss di Toyota Motorsport. La Ferrari torna a punti con un Kimi Raikkonen in gran spolvero, bravo nel catturare il quarto posto finale. Ancora una volta lontano dai primi otto Giancarlo Fisichella, dodicesimo alla terza gara con la Ferrari, del quale non sappiamo più che dire... anche alla luce della sverniciata rimediata da Heikki Kovalainen in uscita dai box.

Gagliarda la gara di Nico Rosberg, quinto con la Williams-Toyota il quale ha annullato una volta di più il compagno Kazuki Nakajima, incapace di esprimersi al meglio anche sulla pista di casa. Aggressivo Nick Heidfeld, ottimo sesto con la BMW mentre Robert Kubica ha fallito l'aggancio ai punti chiudendo nono dietro alle due Brawn. Fernando Alonso non ha fatto meglio della decima piazza con la Renault, che ha visto Romain Grosjean chiudere a un giro di distacco. Poco da dire sul pilota McLaren Kovalainen, che mentre il suo compagno vince o va a podio lui naviga a centro classifica.

Adrian Sutil si è girato dopo un bel sorpasso a Kovalainen, ma poi lo ha chiuso eccessivamente e il contatto con seguente testacoda è stato inevitabile. Vitantonio Liuzzi ha battagliato nelle retrovie. Gli unici due ritiri sono per la Toro Rosso. Sebastien Buemi ha rotto subito la frizione, Jaime Alguersuari stava disputando un'ottima gara, segnando tempi validi ad ogni giro, navigando attorno alla 13esima posizione. Ma dopo il secondo pit-stop, ha commesso un errore nella veloce e pericolosa curva che porta alla variante. Gran botto, il secondo in due giorni, e tanta delusione.

La cronaca
Vettel parte benissimo dalla pole nonostante sia più pesante di 3 kg rispetto a Trulli che invece non regge alla furia di Hamilton il quale usa al meglio il Kers per portarsi secondo. Buemi al via tentenna, Webber parte dai box. Vettel realizza subito giri più veloci. Problemi per Webber che rientra ai box due volte nelle prime due tornate, con problemi causati da una foratura e dalla sostituzione della protezione della zona dell'abitacolo del nuovo telaio utilizzato dopo l'incidente nel terzo turno libero. Al 2° passaggio: Vettel, Hamilton, Trulli, Heidfeld, Raikkonen, Barrichello, Rosberg, Kovalainen, Sutil, Button.

Le vetture più pesanti sono quelle di Rosberg (684,5 kg), Kubica (686 kg), Alguersuari (682,5 kg), Nakajima (695,7 kg), Grosjean (691,8 kg), Alonso (689,5 kg), Liuzzi (682,5). Gli altri hanno un carico che varia tra i 655 e i 670 kg. Al 5° giro, Vettel ha 2"4 su Hamilton, 4"1 su Trulli, 5"8 su Heidfeld mentre Raikkonen è quinto a 8"9. Vettel aumenta costantemente il vantaggio nei confronti di Hamilton e al 12° giro è a più 4"7. Buemi si ritira ai box per problemi alla frizione. Sutil attacca all'interno alla variante Kovalainen, il finlandese non molla e urta il pilota della Force India mandandolo in testacoda. Ne approfitta Button che passa entrambi salendo 8°. Sutil viene passato anche Kubica e Fisichella.

Sutil, che era il più leggero in pista (650 kg), ma non ha sfruttato al meglio tale vantaggio, va al rifornimento al 15° giro. Inizia la teoria dei pit-stop dei primi della classifica. Vettel mantiene la testa della corsa, dietro di lui Rosberg (che non ha fatto il pit), poi Hamilton, Trulli, Heidfeld. Dopo 26 giri, Kubica si ferma per il rifornimento, ultimo dei top ten. Vettel procede indisturbato con 5"3 su Hamilton, seguono Trulli, Heidfeld, Raikkonen, Barrichello, Rosberg, Alonso (ancora senza pit), Button, Kubica. Fisichella è 12°, Liuzzi 16°. Il pescarese attacca Nakajima e lo passa alla prima curva non senza qualche rischio.

Raikkonen con le gomme soft spinge forte e al 33° giro segna il miglior tempo assoluto in 1'32"999 ed avvicina Heidfeld, quarto. Intanto Button, che per vincere il mondiale deve prendere 5 punti a Barrichello, è ottavo e il brasiliano gli è davanti, sesto. Raikkonen va per la seconda sosta anticipando di un giro quella di Heidfeld e la manovra per la Ferrari è perfetta perché il finlandese si ritrova davanti al tedesco. Sosta per Hamilton al 37° giro, Trulli (terzo) tenta di avere la meglio mentre Heidfeld si vede attaccare dal compagno Kubica. L'italiano della Toyota fa un buon giro poi effettua un pit velocissimo e rientra ai box davanti ad Hamilton.

Al 40° giro, Vettel nella sosta perde tempo prezioso per un problema alla gomma anteriore destra. Fisichella e Kovalainen in lotta da diversi giri vanno assieme al pit, il romano esce dalla corsia box davanti al finlandese che non perde tempo e lo attacca alla prima staccata superandolo. Vettel è una furia e al 43° passaggio si prende il giro più veloce in 1'32"572, Trulli è secondo a 11"7, Hamilton sembra non avere la velocità necessaria per recuperare sul pilota Toyota. Quarto è Rosberg, ma è atteso al pit, poi Raikkonen, Heidfeld, Barrichello, Button, Kubica, Alonso. Al 45° giro, Alguersuari sbatte forte subito dopo aver cambiato le gomme alla curva 130R, la più veloce del circuito. Entra la safety-car e tutto ritorna improvvisamente in gioco.

La corsa riprende a 4 giri dal traguardo. Vettel allunga tranquillo, dietro di lui anche il doppiato Grosjean, Trulli non viene attaccato da Hamilton e tiene la seconda piazza. Non ci sono sorpassi benché tutti siano piuttosto vicini

Massimo Costa

Nella foto, Sebastian Vettel (Photo 4)

L'ordine di arrivo, domenica 4 ottobre 2009

1 - Sebastian Vettel (Red Bull RB5-Renault) - 53 giri 1.28'20"443
2 - Jarno Trulli (Toyota TF109) - 4"877
3 - Lewis Hamilton (McLaren MP4/24-Mercedes) - 6"472
4 - Kimi Raikkonen (Ferrari F60) - 7"940
5 - Nico Rosberg (Williams FW31-Toyota) - 8"793
6 - Nick Heidfeld (BMW F1.09) - 9"509
7 - Rubens Barrichello (Brawn BGP001-Mercedes) - 10"641
8 - Jenson Button (Brawn BGP001-Mercedes) - 11"474
9 - Robert Kubica (BMW F1.09) - 11"777
10 - Fernando Alonso (Renault R29) - 13"065
11 - Heikki Kovalainen (McLaren MP4/24-Mercedes) - 13"735
12 - Giancarlo Fisichella (Ferrari F60) - 14"596
13 - Adrian Sutil (Force India VJM02-Mercedes) - 14"959
14 - Vitantonio Liuzzi (Force India VJM02-Mercedes) - 15"734
15 - Kazuki Nakajima (Williams FW31-Toyota) - 17"973
16 - Romain Grosjean (Renault R29) - 1 giro
17 - Mark Webber (Red Bull RB5-Renault) - 2 giri

Giro più veloce: Mark Webber 1'32"569

Ritirati
43° giro - Jaime Alguersuari
11° giro - Sebastien Buemi

Non partito
Timo Glock

Il campionato piloti
1.Button 85; 2.Barrichello 71; 3.Vettel 69; 4.Webber 51,5; 5.Raikkonen 45; 6.Hamilton 43; 7.Rosberg 34,5; 8.Trulli 30,5; 9.Alonso 26; 10.Glock 24; 11.Massa, Kovalainen 22; 13.Heidfeld 15; 14.Kubica 9; 15.Fisichella 8; 16.Sutil 5; 17.Buemi 3; 18.Bourdais 2.

Il campionato team
1.Brawn-Mercedes 156; 2.Red Bull-Renault 120,5; 3.Ferrari 67; 4.McLaren-Mercedes 65; 5.Toyota 54,5; 6.Williams-Toyota 34,5; 7.Renault 26; 8.BMW 24; 9.Force India-Mercedes 13; 10.Toro Rosso-Ferrari 5.
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