7 Dic [13:53]
Tensione tra Liberty e FIA
per il "caso" Wolff-Stoddart
Massimo Costa - XPB Images
E' partito tutto in sordina, come una piccola onda quasi insignificante. Ma ora dopo ora, la piccola onda si sta trasformando in uno tsunami quanto mai inatteso in questo periodo di calma (apparente) che sta vivendo il Mondiale F1. Tutto è partito da un comunicato emesso dalla FIA in cui diceva e non diceva, insinuando che tra un membro della FOM e un team principal di F1, vi fosse un passaggio di informazioni confidenziali. E non solo a senso unico. Subito il dito puntato si è rivolto verso Toto Wolff, team principal della Mercedes, e Susie Stoddart, sua moglie, che è a capo della organizzazione della serie riservata alle ragazze, la F1 Academy. Tale categoria è legata alla FOM.
Liberty Media, leggi FOM, si è subito indispettita, perché non informata di tale azione della FIA, mentre la coppia Wolff-Stoddart ha tuonato come non mai, respingendo ogni accusa di favoritismi sotterranei, sentendosi lesi nella loro professionalità e onestà. La Stoddart ha rilasciato il seguente comunicato:
"Sono profondamente offesa, ma non sorpresa dalle accuse pubbliche che sono state fatte. È scoraggiante che la mia integrità venga messa in discussione in questo modo, soprattutto quando questo sembra essere ricondotto in un comportamento intimidatorio e misogino e focalizzato sul mio stato civile piuttosto che sulle mie capacità. Nel corso della mia carriera nel motorsport, ho incontrato e superato numerosi ostacoli e mi rifiuto di lasciare che queste accuse infondate offuschino la mia dedizione e passione per F1 Academy. Come donna in questo sport, ho affrontato la mia giusta dose di sfide, ma il mio impegno nell’abbattere le barriere e aprire la strada al successo delle generazioni future rimane incrollabile. Nel termini più estremi, respingo queste accuse".
Liberty Media a sua volta ha fatto sapere che: "Prendiamo atto della dichiarazione pubblica fatta dalla FIA, non condivisa con noi in anticipo, abbiamo piena fiducia che le accuse siano infondate e disponiamo di solidi processi e procedure che garantiscono la separazione di informazioni e responsabilità in caso di potenziale conflitto di interessi. Siamo fiduciosi che nessun membro del nostro staff sia responsabile di divulgazione non autorizzata di informazioni a un team principal e vorremmo mettere in guardia chiunque dal rivolgere accuse imprudenti e gravi senza fondamento".
La FIA ha dato seguito a un articolo pubblicato dalla rivista inglese Business F1, che però non sembra godere di molta attendibilità in patria, vedi anche il recente articolo che descriveva la crisi all'interno del team Rodin Carlin. Il fatto scatenante sarebbe arrivato da un team principal (Business F1 non cita mai le fonti o i personaggi coinvolti virgolettati e già questo suscita qualche dubbio dal punto di vista giornalistico) del Mondiale F1, sorpreso da alcune parole di Wolff riguardo un argomento privato della FOM. E allo stesso tempo è nato il sospetto che qualcuno riferisca alla FIA le riunioni private tra i vari team principal.
Il primo indiziato nel ruolo di "spia" è Christian Horner, team principal Red Bull, che da anni ha nel mirino la Mercedes e Toto Wolff. Pare che non abbia ancora digerito le sconfitte subìte nel periodo 2014-2020 dal team anglo-tedesco. L'inglese a capo della Red Bull, anche recentemente ha scatenato un polverone parlando di come Lewis Hamilton si sarebbe offerto a lui, cosa poi totalmente smentita dal sette volte campione del mondo.
Addirittura, Horner si era spinto a raccontare di come Hamilton abbia tentato di passare alla Ferrari. Un comportamento sorprendente quello di Horner, chiaramente atto a destabilizzare l'ambiente Mercedes, che però ha fatto rapidamente quadrato attorno a Lewis, il quale ha raccontato nel dettaglio ognuna di quelle situazioni. Non contento, Horner a quanto pare ha scatenato questo pandemonio pre natalizio, ma chiamato in causa, avrebbe smentito ogni responsabilità.
Da tutto questo emerge comunque una certa tensione, che si trascina da tempo, tra Liberty Media e la FIA di Mohammed Ben Sulayem, nonché tra le squadre e la Federazione. In particolare tra Wolff e la FIA: nei giorni scorsi, Toto ha ricordato il dramma sportivo vissuto ad Abu Dhabi 2021, definendo come la conclusione di quel campionato sia ancora una ferita aperta, una cicatrice profonda, causata da un idiota (riferito all'allora direttore di gara Michael Masi) che ha preso la decisione sbagliata.