Jacopo Rubino - XPB ImagesLa Rete non dimentica, tiene tutto in archivio. E prima o poi i guai vengono fuori. Così Nelson Piquet si ritrova nell'occhio del ciclone per un termine a sfondo razzista ("neguinho", in portoghese) pronunciato durante una intervista: il tre volte campione del mondo di Formula 1 lo ha usato per indicare Lewis Hamilton, parlando dell'incidente avvenuto nel 2021 a Silverstone fra l'inglese e Max Verstappen, tra l'altro attuale compagno della figlia Kelly. L'intervista risale al 3 novembre, è stata pubblicata su YouTube dal canale Motorsports Talk lo scorso 7 marzo ma il caso scoppia adesso, proprio alla vigilia del Gran Premio di Gran Bretagna, con la Mercedes e Liberty Media a prendere subito posizione.
"Condanniamo nella maniera più forte l'uso di qualsiasi linguaggio razzista o discriminatorio", ha affermato il team di Hamilton in una nota ufficiale, pur senza fare riferimenti a Piquet. "Lewis ha aperto la strada a combattere il razzismo nel nostro sport, ed è un vero campione di diversità in pista e al di fuori. Insieme condividiamo la visione per un motorsport inclusivo, e questo episodio sottolinea l'importanza di continuare a impegnarsi per un futuro migliore".
La F1, invece, ha definito "non accettabile e senza posto nella società" l'utilizzo di termini razzisti e discriminatori, aggiungendo: "Lewis è un incredibile ambasciatore del nostro sport e merita rispetto".
Il brasiliano finisce nel mirino ad appena una settimana da un
caso analogo che ha coinvolto Juri Vips, pilota junior Red Bull al via in Formula 2 e riserva in F1: l'estone, in una diretta su Twitch mentre giocava a Call of Duty con il collega Liam Lawson, ha usato a sua volta termini razzisti. Poche ore più tardi, la Red Bull ha comunicato ufficialmente di aver sospeso Vips da qualsiasi attività, in attesa di completare le indagini su quanto accaduto. Resta ancora da capire se Vips sarà al via del weekend di Silverstone della categoria cadetta.
Pur amato per il suo carattere istrionico, bisogna ricordare che Piquet già durante la sua carriera fu autore di affermazioni scorrette: per screditare il connazionale Ayrton Senna fece frequenti allusioni alla sua omosessualità, e commentò in modo offensivo l'aspetto fisico della moglie di Nigel Mansell, suo compagno-rivale in Williams.
In questi anni, Piquet ha fatto apparizioni sporadiche nel paddock del Circus, come opsite nella gara di casa a Interlagos o seguendo il figlio Pedro che ha militato in GP3, F3 e F2 fra il 2018 e il 2020.