Jacopo Rubino6175 metri di lunghezza, meno soltanto di Spa, ben 27 curve ma una media sul giro stimata di ben 250 chilometri orari, la più alta in assoluto per un circuito cittadino. Sono le caratteristiche salienti del tracciato di Jeddah, che il 5 dicembre ospiterà, in notturna, il primo Gran Premio dell'Arabia Saudita nella storia della Formula 1.
Liberty Media ha diffuso i dettagli del percorso, che si snoderà a circa dodici chilometri dal centro della metropoli, costeggiando il Mar Rosso. La firma, ancora una volta, è dello studio dell'architetto tedesco Hermann Tilke. "C'è il meglio di un moderno circuito cittadino, ma anche tratti scorrevoli che porteranno ad alte velocità e opportunità di sorpasso", ha commentato Ross Brawn, responsabile sportivo della F1.
A titolo di confronto, sulla nostra Monza, la pista più rapida dell'intero calendario, Lewis Hamilton nel 2020 ha ottenuto la pole-position alla media-record di 264,4 km/h. Dalla simulazione onboard pubblicata, a spanne si può dedurre un tempo di percorrenza attorno al minuto e 33. Il giro a Jeddah sarà in senso antiorario, e il tratto più veloce appare quello finale, fra l'uscita della curva 24 e la 27: qui si dovrebbero toccare punte di 320 km/h.
"Non volevano il classico circuito cittadino con curve a 90 gradi, ma qualcosa che metta alla prova i piloti, che lo ameranno. Vogliamo circuiti dove poter avere battaglie ruota a ruota", ha sottolineato Brawn. "Alla fine, ci sarà una curva a 180 gradi con una lieve inclinazione, quindi con una elevata forza G laterale e grande sforzo per i piloti".
Le zone per l'utilizzo del DRS potrebbero essere addirittura tre, per giunta consecutive, con l'idea di incrementare ulteriormente le opportunità di attacco. Fra circa 8 mesi, scopriremo che lo studi di Tilke e della F1 sortiranno l'effetto voluto.
In Arabia Saudita sarà di scena anche la Formula 2, che disputerà la settima (e penultima) tappa stagionale.