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18 Nov [9:56]

Una pista per una volta sola:
la F1 verso l'incognita Losail

Jacopo Rubino

Fra i piloti di Formula 1 ad aver già corso a Losail c'è Sergio Perez, quando militava nella vecchia GP2 Asia. Era il 2009. "Ma è passato tanto tempo e non credo sarà un grosso vantaggio. Ricordo anche di non aver guidato tanto bene", ha avvertito il messicano, che però vinse gara 2. Dodici anni dopo il portacolori Red Bull torna qui per il primo Gran Premio del Qatar a quattro ruote. E come lui solo Nikita Mazepin, che nel 2014 fece il suo esordio agonistico in monoposto compiendo un'apparizione nella serie MRF Challenge. Per gli altri colleghi in griglia, sarà una novità assoluta.

Cosa aspettarsi? Il circuito di Losail ha vocazione soprattutto motociclistica, dal 2004 ospita la MotoGP e dal 2008 lo fa addirittura in notturna, stile Singapore. Per la F1 sono serviti alcuni adeguamenti di sicurezza, nel posizionamento delle barriere e modificando l'ingresso della corsia box, ma il disegno della pista non è stato alterato, con 16 curve e 5380 metri di lunghezza.

"È davvero veloce, richiede tanto carico aerodinamico", anticipa Perez. Lando Norris concorda: "Mi sono fatto un'idea al simulatore, il tracciato è abbastanza rapido e divertente, con qualche frenata violenta che dovrebbe rendere la gara impegnativa a livello fisico". In Qatar farà caldo, ma la corsa andrà in scena al tramonto, con il via alle 17 locali, facendo scendere il termometro di qualche grado. Aspetto cruciale per la gestione dei pneumatici, con la Pirelli che porterà le tre mescole più dure (C1, C2 e C3).



Se Perez parte da quella piccola esperienza datata 2009 ("devi saltare la FP1", ha scherzato Daniel Ricciardo via social), per le squadre l'unica base sono i dati delle simulazioni. "Sarà importante avere un venerdì e un sabato produttivi prima di qualifiche e gara", conferma Sebastian Vettel ma, almeno nella sessione di apertura, l'asfalto sarà probabilmente molto sporco a causa della sabbia. Forse una preparazione ridotta potrebbe regalare qualche sorpresa in favore dello spettacolo, mescolando le carte.

Ci sarà però una singola zona DRS, sul rettilineo principale, e per questo curva 1 rischia di offrire le uniche opportunità di attacco. Assisteremo a una processione di vetture? Il direttore della federazione locale QMMF, Amro Al-Hamad, è ottimista: "Al contrario di quanto si dice ci saranno tanti sorpassi, e strategie variabili per l'usura gomme", ha garantito ad Autosport.

In ogni caso, la tappa a Losail è destinata ad essere un unicum, inserita per colmare uno dei buchi in calendario creati dall'emergenza Coronavirus. La sfida per il titolo fra Max Verstappen e Lewis Hamilton passa anche da questo terreno inesplorato. Nel 2023, quando si tornerà in Qatar dopo la "pausa" per i Mondiali di calcio 2022, la F1 sarà di scena in un impianto che verrà costruito appositamente. Il che dice parecchio sulle mire di un Paese da appena 11 mila chilometri quadrati di superficie, poco più dell'Abruzzo, e che ha firmato con Liberty Media un contratto decennale.
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