Massimo Costa - XPB ImagesMontagne russe sul circuito di Città del Messico. La Red Bull-Honda aveva dominato le prove libere, poi la Mercedes ha sorpreso tutti in qualifica piazzando le due W12 in prima fila, ma in gara la RB16B è tornata chiaramente ad essere la monoposto più veloce del lotto. E nelle mani dell'implacabile Max Verstappen, ha dominato il Gran Premio permettendo all'olandese di portare a 19 punti il vantaggio su Lewis Hamilton, secondo al traguardo davanti a un Sergio Perez generosissimo nel finale nel tentare di strappare la piazza d'onore all'inglese della Mercedes.
La corsa si è decisa, come si prevedeva, nel rettifilo di quasi 1.200 metri che porta alla prima curva. Il poleman Bottas ed Hamilton sono scattati bene, con il finlandese che precedeva di mezza macchina il compagno di squadra. Ma a un certo punto, Bottas si è spostato leggermente verso destra, come per intimidire Hamilton, e così facendo ha aperto la porta a Verstappen. Evidentemente incredulo, l'olandese dopo averne preso la scia, si è buttato nel corridoio gentilmente lasciatogli aperto da Bottas passandolo di slancio e ritardando al massimo la frenata all'esterno. Verstappen è riuscito a tenere la linea ed ha passato entrambe le Mercedes.
Da quel momento per Hamilton non c'è più stato niente da fare. Verstappen ha aumentato il vantaggio giro dopo giro salutando la compagnia. Un miglior gioco di squadra da parte di Bottas, avrebbe probabilmente reso la vita più difficile a Verstappen, se si fosse trovato terzo alla prima staccata. Ma la Red Bull è parsa veramente imbattibile e viene da credere che il leader del mondiale si sarebbe liberato facilmente, sui rettifili, di Bottas e Hamilton. Un successo quello di Verstappen che stordisce la Mercedes e soprattutto Hamilton, il quale generosamente come sempre ha fatto il possibile riuscendo nel finale a contenere il bel recupero di Perez.
Con questo secondo successo consecutivo, il nono stagionale, Verstappen si porta a più 19 punti su Hamilton con quattro gare da disputare: San Paolo, Losail, Jeddah e Yas Marina. Due piste conosciute, quelle del Brasile e di Abu Dhabi, e due tracciati completamente nuovi per la F1, quelle del Qatar e dell'Arabia Saudita. Tutto è ancora possibile, ma il colpo messo a segno da Verstappen ad Austin e a Città del Messico è di quelli da KO per l'avversario, soprattutto per il morale. Come avevamo scritto dopo il GP degli Stati Uniti, la Mercedes non riesce a replicare alla Red Bull sia dal punto di vista motoristico sia per quanto riguarda le intuizioni aerodinamiche messe in atto nelle ultime settimane da Adrian Newey. Vedremo già da venerdì, in Brasile, se vi sarà una reazione da parte del team diretto da Toto Wolff.
Perez ha disputato una corsa egregia, bravissimo nel finale nel tentativo di sorprendere Hamilton. Per lui, un altro terzo posto, il terzo in fila, il quarto del 2021. Perez è stato molto vicino a Verstappen in qualifica e questo è l'aspetto più importante per lui e per la Red Bull in una stagione che non si può certo definire facile per lui. Ma l'affetto e il tifo incredibile mostrato nei suoi confronti dai connazionali in tribuna, è stato fantastico e lo ripaga senza dubbio del lavoro duro svolto per cercare di adattarsi alla guida richiesta dalla RB16B, costruita su misura per Verstappen. Mai un pilota messicano era salito sul podio nel GP di casa.
Per quanto riguarda Bottas, dopo aver "aiutato" Verstappen, alla prima curva è stato colpito da un poco attento Daniel Ricciardo, musetto danneggiato. Per entrambi, gara rovinata e disputata nelle retrovie dopo una immediata sosta ai box. L'errore di Ricciardo è certamente grave considerando che aveva sulle spalle il compito di portare punti alla McLaren considerando che Lando Norris partiva dal fondo per il cambio del motore. Ha fallito, Norris ha recuperato fino al decimo posto, e la McLaren ha perso il terzo posto nella classifica costruttori a vantaggio della Ferrari
Per il team di Maranello, una corsa senza particolari picchi. Charles Leclerc e Carlos Sainz, passati indenni al caos della prima curva per il contatto Ricciardo-Bottas, hanno occupato costantemente la quinta e la sesta posizione. Nel finale, lo spagnolo era più veloce del monegasco, che collezionava errori ad ogni giro. Sainz ha così avuto il via libera dalla Ferrari per provare a raggiungere Pierre Gasly. Gli si è avvicinato molto, ma quando si è capito che non lo avrebbe raggiunto per tentare un attacco, Sainz ha riceduto la posizione a Leclerc.
E dunque, un grande Gasly ha terminato quarto con l'Alpha Tauri-Honda, una grande soddisfazione per il team di Faenza che nella classifica costruttori ha agganciato l'Alpine-Renault. Il team francese nelle ultime tre gare è parso "assente" tanto da recuperare appena 3 punti tra Esteban Ocon e Fernando Alonso, nono al traguardo oggi. Prova solida per Sebastian Vettel, settimo con l'Aston Martin-Mercedes, e per Kimi Raikkonen, bravo a concludere ottavo con l'Alfa Romeo-Ferrari.
Giovinazzi ancora una volta penalizzato dal team e viene da pensar male...E qui va aperto un piccolo capitolo: Antonio Giovinazzi, autore di una fantastica partenza, era sesto al 1° giro, poi sceso settimo quando Sainz l'ha passato. Ma ancora una volta, sottolineiamo ancora, la strategia messa in atto dal box Alfa Romeo ha penalizzato il pilota italiano, fermato troppo presto e rimandato in pista in mezzo al traffico. Morale, Raikkonen ottavo, Giovinazzi undicesimo. Vista la ripetitività di queste situazioni, purtroppo viene da pensare male e se vogliono mostrare al mondo che Antonio si fa battere dal 42enne compagno di squadra per giustificare l'arrivo di un altro pilota, magari il cinese Guan Yu Zhou che porta 30 milioni di dollari (dicono i bene informati), ci stanno riuscendo con precisione chirurgica "Mi hanno fermato presto al pit-stop e mi hanno messo nel traffico dietro a Ricciardo e Bottas che non andavano. Queste manovre del team mi fanno pensare male", ha commentato Antonio.
Da rilevare che dopo la giravolta di Bottas urtato da Ricciardo, Yuki Tsunoda e Mick Schumacher sono stati, nel caos, colpiti da Alonso ed Ocon (nella foto sotto) e si sono dovuti ritirare.
Domenica 7 novembre 2021, gara 1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 71 giri
2 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 16"555
3 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 17"752
4 - Pierre Gasly (Alpha Tauri-Honda) - 1'03"845
5 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'21"037
6 - Carlos Sainz (Ferrari) - 1 giro
7 - Sebastian Vettel (Aston Martin-Mercedes) - 1 giro
8 - Kimi Raikkonen (Alfa Romeo-Ferrari) - 1 giro
9 - Fernando Alonso (Alpine-Renault) - 1 giro
10 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1 giro
11 - Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo-Ferrari) - 1 giro
12 - Daniel Ricciardo (McLaren-Mercedes) - 1 giro
13 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1 giro
14 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 2 giri
15 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 2 giri
16 - George Russell (Williams-Mercedes) - 2 giri
17 - Nicholas Latifi (Williams-Mercedes) - 2 giri
18 - Nikita Mazepin (Haas-Ferrari) - 3 giri
Il campionato piloti1. Verstappen 312,5; 2.Hamilton 293,5; 3.Bottas 185; 4.Perez 165; 5.Norris 150; 6.Leclerc 138; 7.Sainz 130,5; 8.Ricciardo 105; 9.Gasly 86; 10.Alonso 60; 11.Ocon 46; 12.Vettel 42; 13.Stroll 26; 14.Tsunoda 20; 15.Russell 16; 16.Raikkonen 10; 17.Latifi 7; 18.Giovinazzi 1.
Il campionato costruttori 1.Mercedes 478,5; 2.Red Bull-Honda 477,5; 3.Ferrari 268,5; 4.McLaren-Mercedes 255; 5.Alpine-Renault, Alpha Tauri-Honda 106; 7.Aston Martin-Mercedes 68; 8.Williams-Mercedes 23; 9.Alfa Romeo-Ferrari 11.