Jacopo RubinoMax Verstappen, di sentirsi chiamare "favorito", non vuole proprio saperne. La Red Bull ha mostrato i muscoli nelle prove precampionato, ma l'olandese indica sempre nella Mercedes la principale candidata al titolo 2021 di Formula 1: "Hanno vinto sette campionati di fila, come può essere diversamente?", ha messo in guardia. "Considero ogni stagione una nuova opportunità per batterli, ma sarebbe stupido aspettarsi che lottare con loro sia un compito facile, solo guardando a come sono andati test".
Nelle sessioni a Sakhir la RB16B si è rivelata una macchina molto temibile, questo è indubbio, eppure Verstappen insiste nel tenere alta la guardia: "Sono sicuro che la Mercedes voglia far credere che siamo davanti, per metterci pressione, ma siamo concentrati su noi stessi". L'alfiere della squadra di Milton Keynes, quindi, non si fida delle parole degli avversari diretti, come ad esempio quelle del
capo degli ingegneri di pista Andrew Shovlin: "Vedendo i dati raccolti sul passo gara, non siamo veloci come la Red Bull".
"Ho belle sensazioni sulla vettura, per quanto mi riguarda era stabile a sufficienza per essere a mio agio", ha comunque concesso Verstappen, precisando: "Si può essere contenti quando si percorrono tanti giri e si ha una buona comprensione della monoposto, è stato un inizio positivo, ma questo non dice nulla sulle prestazioni pure".
Tra il fronte Red Bull e quello Mercedes sembra in corso un gioco delle parti, che durerà ancora qualche giorno, fino alla qualifica del Gran Premio del Bahrain. Lì le carte si scopriranno per forza. "Sono impaziente che arrivi la Q3, è quando saranno tutti al massimo con serbatoio scarico. Poi ci sarà la gara, in cui vedremo chi manterrà il livello di competitività sulla distanza. Speriamo di essere competitivi in entrambe", ha concluso Verstappen. Chissà che, a partire da domenica prossima, non possa convincersi di essere davvero il favorito.