6 Dic 2015 [13:36]
Verstappen primo attore
nelle premiazioni FIA
Massimo Costa
Non c'è che dire, Max Verstappen è stato il Pilota del 2015. Tanti i dubbi che lo circondavano quando il temerario Helmut Marko decise, non senza qualche rischio, di portarlo direttamente in F.1 con la Toro Rosso dopo un solo anno di monoposto. Verstappen aveva infatti debuttato nelle formule nel 2014 partecipando con successo al FIA F.3, arrivando dal karting, piazzandosi terzo dietro ad Esteban Ocon e Tom Blomqvist. L'olandese è quindi entrato in F.1 da minorenne scatendando le critiche di tutti, noi compresi, tanto che la FIA ha dovuto cambiare il regolamento per quanto riguarda l'ingresso dei piloti in F.1, che dal prossimo anno devono avere raggiunto la maggiore età.
Eppure Verstappen si è subito imposto con autorità nel mondo della F.1. Proprio come seppe fare Kimi Raikkonen nel 2000 quando debuttò con la Sauber provenendo dalla F.Renault 2.0, però già maggiorenne. Ma all'epoca, il finlandese prima di affrontare il GP di Australia che apriva quella stagione, ebbe la possibilità di compiere parecchi chilometri in quanto i test non erano proibiti come oggi. Verstappen ha lavorato tanto al simulatore e grazie anche alle attuali monoposto di F.1 che sono certamente più abbordabili rispetto a quelle di un lontano e anche recente passato, ha potuto mostrare tutto il proprio talento raggiungendo facilmente il limite.
Nelle premiazioni FIA che si sono svolte venerdì sera a Parigi, Verstappen ha conquistato ben tre premi. Una speciale commissione che vedeva leader il due volte iridato Emerson Fittipaldi, l'ha nominato migliore debuttante del campionato 2015. E in realtà, non ci voleva molto per assegnargli tale titolo. Verstappen si è poi visto attribuire dalla stampa il premio quale migliore "personalità" dell'anno mentre i tifosi hanno decretato che il sorpasso più bello dell'intero 2015 è stato il suo. Precisamente, quello su Felipe Nasr all'esterno della curva Blanchimont a Spa.
Insomma, per essere stato un rookie che tutti consideravamo ancora troppo immaturo, tanto di cappello. Certo, di errori ne ha anche commessi parecchi e a volte è emerso quel modo di correre espresso nel 2014 in F.3, piuttosto strafottente e incline a non rispettare gli avversari, i compagni di squadra e le regole. Aspetti sui quali dovrà lavorare a meno che non ci pensi qualche rivale a impartirgli qualche lezione direttamente in pista...