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Verstappen punta al massimo
La Honda l'incognita e Gasly...

Alessandro Bucci - Photo 4

In casa Red Bull non sono rari i terremoti e, quelli verificatisi nell'ultima stagione, hanno prodotto dei cambiamenti 'morfologici' all'interno della squadra abbastanza sorprendenti quanto, almeno in parte, telefonati. Salutato senza troppi complimenti il motorista Renault dopo più di due lustri (abbastanza tormentanti al di là dei risultati conseguiti, ben quattro titoli e svariati record) per tentare l'avventura Honda dopo un anno di esperimenti (con e senza virgolette) all'interno del team satellite Toro Rosso, Red Bull ha visto partire anche il veterano australiano Daniel Ricciardo, evidentemente stanco di patire l'ombra di Max Verstappen, pupillo di casa e del dottor Marko.

Il "tasso di Perth", cinque stagioni all'attivo con Red Bull nell'arco della sua carriera, tenterà l'avventura in Renault affiancato dall'eterna promessa tedesca Nico Hulkenberg, con la speranza di rilanciarsi come prima punta. Ruolo che, peraltro, può calzare eccome a Ricciardo, come dimostrato nella stagione 2014 dove, il ragazzone di origini italiane, non ebbe timori nei confronti del quattro volte iridato Sebastian Vettel, non sfigurando certo in diverse occasioni quando militò in Toro Rosso e nel passato più recente in Red Bull, dovendo fronteggiare un talento innato e controverso come Max Verstappen.

A prendere il posto del sorridente Daniel nel team austriaco, come noto, sarà il giovane arrembante Pierre Gasly, campione GP2 2016 con Prema ed autore di buone prove in Formula 1 nell'ultimo anno e mezzo al volante della STR12 prima (quando il francesino venne chiamato per rimpiazzare Daniil Kvyat e Carlos Sainz Jr) e della STR13 poi, nel 2018. L'inedita accoppiata Verstappen-Gasly, di matrice Red Bull, presenta diversi punti affascinanti e tante incognite. L'olandese, sempre più amato dal pubblico (maree arancioni di "maniacs" per il figlio di Jos sulle tribune di tanti autodromi importanti in calendario) e prodigo di manovre da cineteca in pista, ha ormai convinto tutti del proprio irresistibile talento e, progressivamente, ha dimostrato una maturità che, se mantenuta, potrà condurlo a imprese destinate alla storia con la S maiuscola.

Spintoni ad Ocon a parte, sebbene Mad Max in quel di Interlagos non avesse proprio tutti i torti ad avercela con l'irriverente francesino della Racing Point Mercedes, ex rivale nelle categorie minori e reo di averlo sbattuto fuori alla S do Senna con una manovra che avrebbe meritato bandiera nera senza troppe esitazioni. Non è un mistero, inoltre, che Verstappen sia stato graziato e coccolato dalla Federazione a più riprese in questi quattro anni di Formula 1 spesi alla corte di Dietrich Mateschitz, fattore che senza dubbio non farà dormire sogni eccessivamente tranquilli a Gasly, vincitore del duello interno al volante della STR13-Honda con il compagno neozelandese Brendon Hartley, superato di 25 lunghezze nella classifica Piloti.

C'è un Gran Premio del 2018, inoltre, che fotografa bene il potenziale di Pierre: stiamo parlando di Sakhir, seconda tappa della scorsa stagione, dove Gasly ha chiuso quarto scattando dalla sesta piazza iniziale. Una prova molto matura e di carattere che ha chiarito agli addetti ai lavori, qualora ce ne fosse bisogno, che i buonissimi risultati firmati nelle formule minori erano tutto fuorché episodi fortunati o destinati a non avere un seguito. Verstappen, dettosi colpito dal lavoro pro-attivo della Honda nei confronti del team in questa pausa invernale, senza ombra di dubbio non renderà la vita facile a Gasly, ma al contempo dovrà misurarsi con un ragazzo di ventidue anni che, qualora l'RB15-Honda si dimostri sufficientemente competitiva per insidiare Mercedes e Ferrari, cercherà in tutti i modi di apprendere, progredire e puntare al successo (anche) per il suo Paese, la Francia.

Qualora il binomio Red Bull-Honda faticasse agli inizi, come sarebbe abbastanza lecito aspettarsi, la coppia potrebbe godere di un respiro diverso, vedendo il solito Mad Max dare spettacolo e Gasly nelle condizioni di crescere gradualmente puntando a risultati realistici senza infastidire troppo il leone olandese. Comunque vada, con molta probabilità, ne vedremo delle belle.
RS Racing