21 Feb [9:31]
Vettel è sereno:
"Il carico aerodinamico è migliorato"
Massimo Costa
Sebastian Vettel dopo aver assaggiato nel pomeriggio di giovedì la SF1000 per la prima volta dopo una indisposizione che lo aveva debilitato mercoledì, ha spiegato le sue prime impressioni della vettura: "È stato bello poter tornare al volante per cominciare a entrare in sintonia con la vettura. Questa prima mezza giornata è stata senza dubbio positiva. Non abbiamo avuto alcun problema di affidabilità e siamo stati in grado di completare 73 giri. Questo è l’aspetto più importante nel primo approccio con una monoposto nuova. L’obiettivo di oggi è quello di massimizzare il tempo in pista e di raccogliere quanti più dati possibile che ci aiuteranno a comprendere meglio a che punto siamo del nostro programma di lavoro». Vettel ha poi spiegato come sia migliorato il carico aerodinamico:
"L’impressione iniziale dalla macchina è positiva. Abbiamo fatto parecchi giri, senza inconvenienti, cercando di capire come reagisce alle regolazioni. In alcuni punti è meglio della vettura precedente, in altri somiglia alla SF90. Il carico aerodinamico è sicuramente aumentato. Vedremo se sarà abbastanza". Poi, uno sguardo agli avversari: "Al momento gli altri sembrano più veloci di noi. Ma non so quale sia il loro programma. Il nostro obiettivo in questa fase è verificare l’affidabilità della power unit. Anche perché svelare la massima potenza del motore non è quello che vogliamo fare nei test. Più avanti capiremo come si comporta la monoposto quando avremo certe regolazioni e le gomme nella giusta finestra di esercizio. Sappiamo cosa vogliamo ottenere dalla macchina e cercheremo di arrivare al vertice".
Vettel ha poi parlato del sistema DAS della Mercedes: "Penso che non sia facile per il pilota utilizzarlo. Deve essere strano. Un po’ come se fossi abituato a correre con le scarpe da running e ti chiedessero di farlo con le ciabatte. Ma se serve ad andare più forte, allora va valutato. Ricordo quando c’era l’F-Duct sulle vetture e noi guidavamo quasi sempre con una mano. Era folle ".