Michele Montesano
Introdotte nel 2023, le LMDh sono diventate ben presto l’ossatura delle corse Endurance. Sviluppato dall’IMSA, il regolamento è poi stato adottato anche nel FIA WEC andando a competere contro le LMH. Com’è giusto che sia nel mondo delle competizioni automobilistiche, l’evoluzione prosegue incessante e, in vista della prossima stagione, sia Cadillac che Porsche hanno deciso di affilare le armi aggiornando le rispettive vetture.
Reduce dal doppio titolo ottenuto sia nel Mondiale Endurance che nell’IMSA, Porsche ha mostrato sul campo di aver realizzato la LMDh più competitiva del lotto. I problemi riscontrati nell’anno del debutto, targato 2023, sono ormai un lontano ricordo. Potendo contare sul doppio programma sia in America che nel WEC, è stata trovata subito l’affidabilità già nel corso della prima stagione. Invece la competitività la si è potuta apprezzare con la vittoria della 24 Ore di Daytona, lo scorso gennaio in IMSA, e il successo nella prima gara del Mondiale Endurance la 1812 km del Qatar.
Nel corso della sua ancora brevissima carriera agonistica, la 963 LMDh ha però già subito un’evoluzione. Il primo Evo Joker, che è stato introdotto all’inizio del 2024, ha riguardato i sensori montati sull’asse anteriore, come ad esempio quello della pressione del freno. Siccome le modifiche hanno comportato un intervento più ‘invasivo’ è stato necessario sfruttare il primo Jolly. Un importante aggiornamento al motore V8 biturbo era previsto nel corso della stagione ma, visti gli ottimi riscontri scaturiti nell’arco dell’anno e nella 24 Ore di Le Mans, l’implementazione è stata abbandonata.
Come ammesso da Urs Kuratle, responsabile del programma LMDh in Porsche Motorsport, il prossimo aggiornamento riguarderà le sospensioni anteriori della vettura di Zuffenhausen. Sfruttando il secondo Evo Joker, si interverrà su cinematismi e punti di attacco delle sospensioni anteriori della 963 LMDh. Tale modifica consentirá una finestra più ampia di intervento in termini di assetto. In attesa dell’approvazione da parte di IMSA, ACO e FIA, pare che tale novità sia già stata implementata sulle Porsche in occasione dei recenti test svoltisi a Daytona (nella foto sopra).
Sempre sul tracciato della Florida, anche Cadillac ha fatto debuttare sulle sue V-Series.R LMDh il primo Evo Joker dei cinque a disposizione nell’arco del ciclo omologativo. Nel corso delle prove collettive, in vista della prossima 24 Ore di Daytona, sulla vettura americana è stato aggiornato il pacchetto elettronico dell’unità di controllo. Tale novità servirà a garantire una corretta gestione dei dati al fine di migliorare l’affidabilità complessiva del prototipo. Dopo aver ricevuto il consenso da parte dell’organizzazione, Cadillac ha implementato tale novità su tutte le V-Series.R presenti a Daytona. Ricevuto il parere positivo da parte dei piloti, l’aggiornamento verrà montato anche sulle due vetture del Team Jota che prenderanno parte al WEC.