formula 1

Verstappen, il campione programmato
Con lui la Red Bull è tornata mondiale

Ha debuttato in F1 che ancora non aveva 18 anni (oggi ne ha 27) e con alle spalle una sola stagione in monoposto vissuta nel ...

Leggi »
formula 1

Mercedes torna grande
Sainz e Leclerc litigano

San Paolo 2022, Las Vegas 2024. Sono trascorsi due anni molto complicati per Toto Wolff, con più bassi che alti, per rivedere...

Leggi »
formula 1

Las Vegas - La cronaca
Verstappen campione del mondo
Russell vince davanti a Hamilton

Vince Russell davanti a Hamilton Sainz e Leclerc, poi Verstappen, campione del mondo per la quarta volta consecutiva. Sesto è...

Leggi »
Rally

Rally del Giappone – Finale
Neuville campione a Toyota il costruttori

Michele Montesano Non poteva esserci finale di stagione più rocambolesco. Il Rally del Giappone ha offerto una gara incerta e...

Leggi »
World Endurance

Lamborghini: non è un addio,
la SC63 LMDh prosegue in IMSA

Michele Montesano Si è conclusa, dopo una sola stagione, l’avventura di Lamborghini nel FIA WEC. Con la pubblicazione dell’e...

Leggi »
formula 1

Verstappen, il quarto
titolo mondiale in 10 mosse

Il quarto titolo mondiale è dietro l'angolo per Max Verstappen. Il discorso lo può chiudere nel GP di Las Vegas e le comb...

Leggi »
25 Giu [23:27]

Vettel parla a cuore aperto:
vita privata, politica, soldi...

Massimo Costa

Raramente Sebastian Vettel si è raccontato non parlando solo di corse, di quattro ruote, di power unit. Lo ha fatto, finalmente, in una intervista molto accurata apparsa sulla Gazzetta dello Sport a firma di Gianluca Gasparini. Si è così appreso che Vettel, 31 anni, due figli, si è sposato pochi giorni prima del Gran Premio di Francia con la sua compagna di sempre, Hanna. Ma ecco alcuni stralci della intervista.

"Amo ciò che faccio e non sono diventato pilota di F1 per essere riconosciuto, non mi interessa. Ho scelto lo sport giusto, i GP creano un’attenzione planetaria, ma per gran parte del tempo indosso un casco e questo aiuta… Ora tutti hanno i telefonini, fotografano ovunque. Magari sto mangiando al ristorante, arrivano e scattano. Avessero almeno le palle per chiedere se si può, così posso rispondere sì o no. Ma non mi condiziona la vita, faccio ciò che desidero. Alla fine dell’anno scorso eravamo in una città coi miei amici, era più comodo prendere l’autobus e lo abbiamo preso. Tutto qua».  

Vettel non è presente sui social, non lo trovate su Twitter, Instagram, Farcebook. Gli piace la solitudine? "Per gran parte del tempo ho gente che mi circonda: meccanici, tecnici, così via. Ma se in hotel la sera trovo un’ora per me, è un regalo. Non mi piace viaggiare, ma ha il vantaggio che in aereo sei costretto a staccare e leggi un libro, fai altro. Ne ho bisogno, è umano prendersi del tempo per riflettere. Siamo fortunati, come piloti, per la vita che abbiamo. Ma le cose ci arrivano velocissime, è necessario capire e apprezzare ciò che hai».

Sebastian parla degli amici: "Gli amici veri li ho da tanto, sono quelli della scuola e loro contano su di me, io su di loro, anche se non ci vediamo per mesi bastano due minuti perché il tempo non sia mai passato. È difficile trovarne nuovi, perché con gli anni diventi più protettivo. Altrimenti andandocene da vecchi avremmo tutti mille amici e non è così".

A differenza di Lewis Hamilton, Vettel è decisamente più tranquillo, ordinario: "Vorrei dormire di più, che ci fossero più ore nella giornata! Un po’ per i figli, un po’ perché sono molto curioso, cerco di fare di tutto. Sto raramente davanti alla tv, al computer ancora meno. A casa mi alleno e vivo il più possibile con la famiglia. Dovrei essere un po’ più tedesco nel dormire. Non sono diverso come persona, ma vedo le cose in maniera differenti. I tuoi gusti, ciò che ti piaceva prima e magari non ti piace più, interessi nuovi, è la vita che avanza. E grazie ai figli diventi paziente. In gara non lo sono sempre, lo so: ma ci tieni così tanto, hai passione, sono le emozioni che ti trascinano".

Politica e soldi, cosa ne pensa Seb? "Seguo le notizie. Non tanto cosa fa Trump in America, per dire. Ma se un evento ha un impatto globale, se mi incuriosisce, cerco di aggiornarmi. Leggo i giornali e spesso i titoli sono troppo urlati. Sembra che il mondo sia un posto orribile, danno questa impressione. Ma se hai una vita come la mia, e viaggi tanto, apprezzi le culture differenti, la natura, che adoro, le persone, il mondo non è così male come lo dipingono. Sono in una posizione fortunata e ne ho abbastanza per non preoccuparmi di niente. Sono importanti. Puoi comprare cose che ti danno felicità per un momento, ma in fondo ciò che conta è altro. Provo molto più piacere a salire il sentiero di una montagna e osservare il panorama da lassù che non stare davanti a un computer a guardare il conto in banca".
RS Racing