21 Lug [13:40]
Williams a caccia di Alfa e Haas:
la lotta per non essere gli ultimi
Jacopo Rubino - XPB Images
Ultima, ma non più ultimissima. La Williams si è avvicinata al resto del gruppo, per quanto visto nei primi tre Gran Premi della stagione 2020 di Formula 1, con Alfa Romeo e Haas che dovranno prestare attenzione a non diventare i fanalini di coda. Per adesso la squadra svizzera e quella americana fanno tesoro dei rispettivi arrivi a punti conquistati: il 9° posto di Antonio Giovinazzi in Austria, con una prestazione da incorniciare, e il 10° di Kevin Magnussen in Ungheria, aiutato da un "colpo" di strategia. Alla Williams, invece, per adesso manca ancora la concretezza in gara.
In qualifica, però, i passi avanti sono già stati evidenti: George Russell ha impressionato sia nel sabato della Stiria che in quello all'Hungaroring, entrando due volte in Q2. A Budapest anche il compagno Nicholas Latifi ha superato a sorpresa la tagliola della Q1, per un doppio ingresso nel secondo segmento che alla scuderia di Grove mancava dal 2018. Ma la FW43 rimane sofferente sulla distanza: "Il nostro ritmo era scarso, dobbiamo capire perché", ha spiegato Russell. "Lo scorso anno andavamo meglio la domenica che al sabato, ora è il contrario. Dobbiamo comunque essere contenti dei progressi fatti, bisogna soltanto sistemare le aree negative".
La Williams ha inoltre un vantaggio nella motorizzazione Mercedes, tornata a essere il punto di riferimento del Circus, mentre su Alfa e Haas si ripercuote la perdita di prestazioni della power unit Ferrari. A Budapest la compagine elvetica non ha raccolto nulla, ma dopo una qualifica da incubo, con le due vetture relegate in ultima fila, dalla corsa sono emersi segnali incoraggianti. "Siamo stati molto più competitivi di quanto dicano le nostre posizioni al traguardo", ha sottolineato il team principal Frederic Vasseur. Per la cronaca Kimi Raikkonen ha chiuso 16°, il nostro Giovinazzi 17°. "Avevamo il passo per lottare con i nostri rivali diretti, ma scattare dal fondo è sempre un problema. Con un po' più di fortuna avremmo potuto portare a casa uno o due punti, ma tra la penalità di Kimi e le difficoltà di Antonio con le gomme soft non siamo riusciti a colmare il gap".
La Haas, invece, ha sfruttato ciò che serve a un team di bassa classifica: un'intuizione, un azzardo, per sovvertire le carte. In Ungheria, passare subito alle gomme da asciutto. "Al momento non siamo in grado di ottenere un risultato così in circostanze normali", ha ammesso il responsabile Gunther Steiner. La penalità inflitta a Magnussen e Romain Grosjean per aver ricevuto indicazioni via radio nel giro di ricognizione ha fatto retrocedere il danese da 9° a 10°, abbastanza comunque per conservare un prezioso punticino. E per tenere la Williams ancora alle spalle. Ma per quanto?