Jacopo Rubino - XPB ImagesToto Wolff è diventato azionista Aston Martin: il team principal Mercedes ha acquistato il 4,77 per cento della casa britannica, ora guidata dall'amico Lawrence Stroll. L'imprenditore canadese è proprietario della Racing Point, squadra che nella prossima stagione di Formula 1 verrà rimarchiata, appunto, come Aston Martin. La quota di Wolff, pari a 14 milioni di azioni, da lunedì si diluirà però allo 0,95% in un processo di rifinanziamento generale dell'azienda.
L'operazione, secondo il quotidiano Daily Mail, ha un valore di 37 milioni di sterline. I ben informati assicurano che sia avvenuta a titolo personale, con il benestare del gruppo Daimler. Ma può cambiare qualcosa in alcuni equilibri sulla griglia del Circus?
Di sicuro, si cementa più che mai l'alleanza tecnico-politica fra Mercedes e l'attuale Racing Point, che ha superato la semplice fornitura della power unit: per questo campionato la compagine con sede a Silverstone ha già tirato fuori una macchina "clone" della Freccia d'Argento 2019, la W10, creando non pochi malumori tra gli avversari. Mercedes, per giunta, detiene essa stessa una fetta di Aston Martin (quasi il 5%) e dal 2013 equipaggia con i suoi motori V8 i modelli stradali DB11 e Vantage. Questo aspetto non porta quindi a un effettivo conflitto di interessi da parte del manager austriaco.
Un portavoce ha ribadito il totale coinvolgimento di Wolff al vertice delle attività sportive Mercedes, senza dimenticare che possiede direttamente il 30% per cento della squadra. La sua permanenza è considerata cruciale, peraltro, nel rinnovo del contratto di Lewis Hamilton ancora da firmare. Ma è impossibile non ripensare alle voci circolate in inverno, su un
possibile disimpegno della casa tedesca a fine 2020 da costruttore completo in F1, e l'eventualità che Wolff si unisse al progetto Aston Martin. Sono seguite varie smentite, ma almeno questo scenario, seppur su piccola scala, ora si è concretizzato.