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19 Ott [17:42]

Zolder, gara: Bertolini-Bartels tornano al successo

A Zolder i riflettori erano puntati sulla Maserati di Bertolini-Bartels e sulla Chevrolet di Gollin-Hezemans, equipaggi leader del campionato e protagonisti di un duello molto acceso, sia in gara sia nelle dichiarazioni successive dopo la gara di Nogaro. Alla fine sono stati proprio loro i protagonisti della prova belga dove si sono contesi la vittoria fino allo scadere delle due ore di gara. Lo sventolio della bandiera a scacchi ha decretato la vittoria della Maserati della Vitaphone Racing, che oltre a permettere ai propri piloti di portare il vantaggio in classifica a otto punti sui diretti inseguitori, consente alla squadra tedesca di vincere per la quarta volta consecutiva il titolo riservato ai team.

Titolo oltremodo meritato anche per il duro lavoro effettuato dai meccanici nel corso della nottata per rimettere in sesto la vettura n. 1, protagonista di un brutto incidente nelle prove di qualificazione. Andrea Bertolini e Michael Bartels hanno gestito la gara con un’ottima strategia: l’italiano ha tentato di recuperare posizioni in partenza senza riuscirci, ha condotto una prima fase attendista fino alle prime soste ai box.

Il pilota di Sassuolo ha quindi forzato il ritmo fino allo scoccare della prima ora quando ha ceduto il volante al tedesco, che ha proseguito il forcing riconsegnandogli la vettura al primo posto per l’ultimo quarto d’ora di gara, dove Andrea ha dovuto unicamente controllare il vantaggio per andare a cogliere la vittoria. Gollin e Hezemans hanno provato fino all’ultimo giro a recuperare lo svantaggio, ma non sono riusciti a riconquistare la prima posizione che avevano ottenuto a metà gara favoriti anche dal fuori pista di Sharp con l’Aston Martin.

La seconda piazza gli permette però di tenere aperto il discorso campionato fino all’ultima prova di San Luis. In GT2 Bruni e Vilander non hanno concesso sconti, nonostante il titolo già conquistato matematicamente a Nogaro, andando a cogliere la quinta vittoria stagionale. Alle loro spalle Malucelli e Ruberti hanno consolidato la seconda posizione in campionato, incrementando il vantaggio su Westbrook solo quarto al traguardo.

La cronaca

Dopo la consueta partenza lanciata è la Aston Martin di Wendlinger ad affrontare al comando la prima curva seguita dalla Chevrolet di Hezemans, alle loro spalle manovra molto decisa di Bertolini su Fassler, la Maserati e la Corvette si toccano, il pilota italiano ha la meglio ma ne approfitta Maassen che si installa in terza posizione. A centro gruppo un contatto coinvolge le Ferrari F430 di Bell e di Thomas Biagi che finiscono immediatamente la loro gara. Le vetture resteranno per una decina di minuti nella via di fuga, con bandiere gialle esposte che impediscono ogni tentativo di sorpasso in uno dei punti più favorevoli, la staccata dopo il rettilineo d’arrivo.

Wendlinger mantiene il comando con un leggero margine su Hezemans, mentre alle loro spalle si forma un trenino che aspira alla terza posizione, composto da Maassen, Bertolini, Fassler e Kumpen, ai quali si aggiungono dopo pochi minuti di gara anche Simonsen, che conferma gli ottimi riscontri mostrati in prova, e Negrao, che nonostante la zavorra, approfitta dei rallentamenti imposti a chi lo precede dai primi doppiaggi.

In GT2 nessuno è in grado di contrastare il passo di Bruni e Vilander, l’italiano al pit stop consegna la vettura al finlandese che deve solo mantenere il comando, alle loro spalle lotta accesa per il podio tra le Porsche 997 della Pro Speed e la Ferrari della BMS. La situazione sembra cristallizzata, con distacchi che cambiano di pochi centesimi di secondo, ma è proprio un doppiaggio, quello della Ferrari della scuderia Ecosse a creare scompiglio: Bertolini è costretto a una traiettoria poco conveniente con Fassler e Kumpen che approfittano per saltarlo.

Altro momento critico nel doppiaggio di Russo che chiude involontariamente la traiettoria alla Maserati n. 1, la vettura gemella di Negrao riesce solo all’ultimo istante ad evitare il contatto. Al quarantesimo minuto iniziano i primi pit-stop della GT1, Lamy cede il volante a Bobbi, subito dopo sono le Chevrolet Phoenix a prendere la via dei box, dove Gollin e Deletraz rilevano Hezemans e Fassler. Il primo rifornimento è fatale alla Chevrolet del team Selleslagh, rientrata dopo un fuori pista di Maassen, i meccanici aprono il cofano motore ma non c’è nulla da fare. Identico destino dopo pochi minuti per la Saleen di Kumpen.

La Aston Martin di Wendlinger, che partiva dalla pole e comandava la corsa, rientra al box dove Sharp prende il volante, ma l’inglese non trova niente di meglio che andare a testare la resistenza dell’avantreno contro le gomme poste a protezione del rail, i danni sono minimi, la vettura può riprendere la gara, ma il tempo perso sarà fatale per i sogni di gloria del team Jet Alliance.Bruni riprende il volante della Ferrari della AF Corse conservando il comando della GT2, mentre dietro di lui è serrata la lotta tra Collard e Ruberti.

Questa è la fase cruciale della corsa, Bertolini rimane in pista, unico a non aver ancora effettuato il primo rifornimento, gira con un ritmo da qualifica e costruisce qui la vittoria. Infatti al rientro in pista Bartels è terzo con i soli Gollin e Deletraz davanti a lui. Il tedesco tiene un ritmo molto elevato per ridurre ulteriormente il gap, mentre Sharp tenta di rimediare al precedente errore con un sorpasso molto gagliardo sulla Maserati di Ramos. La vettura del portoghese è involontariamente protagonista del contatto tra la Porsche di Collard e la Ferrari di Davies.

Il primo allarga la traiettoria per farsi doppiare andando ad occupare la parte di sede stradale che il secondo stava percorrendo per entrare ai box. Si insabbiano entrambi ma riescono a riprendere la corsa. Quando manca poco più di mezz’ora alla fine della corsa è il momento del secondo pit-stop per le Corvette del team Phoenix, mentre Bartels resta in pista per incrementare il suo vantaggio. Dopo 102 minuti di gara il team Vitaphone opera l’ultimo rifornimento, Bertolini rientra in pista con cinque secondi di vantaggio su Hezemans, che tenta di ridurre lo svantaggio, ma negli ultimi giri ci sarà una fase ad elastico dovuto ai doppiaggi, che non cambierà la situazione.

Per il gradino più basso del podio è da segnalare la bella rimonta della Aston Martin di Sorensen, che dopo essersi liberato di Fassler, proprio nell’ultima tornata tenta la staccata su Wendlinger. L’austriaco però concede solo la traiettoria esterna al danese conservando il piazzamento. Da notare come i primi tre in classifica, su vetture di marche differenti, siano separati al traguardo da poco più di 10 secondi.

In GT2 Bruni e Vilander vincono a mani basse, ma è festa grande alla Scuderia Italia BMS dove Malucelli e Ruberti, con la piazza d’onore, fanno un significativo passo avanti verso il secondo posto finale in campionato. Sul podio anche la Porsche di Lieb-Palttala.

Cristiano Quaglia

Nella foto, Bartolini-Bartels

L’ordine d’arrivo della gara, domenica 19 ottobre 2008

1 - Bertolini-Bartels (Maserati MC12) – Vitaphone – 80 giri in 2.00’47”551
2 - Hezemans-Gollin (Corvette Z06) – Phoenix – 7”152
3 - Wendlinger-Sharp (Aston Martin DB9) - Jetalliance –10”179
4 - Simonsen-Peter (Aston Martin DB9) - Gigawave – 10”539
5 - Fassler-Deletraz (Corvette Z06) – Phoenix – 29”230
6 - Negrao-Ramos (Maserati MC12) - Vitaphone – 45”041
7 - Vosse-Franchi (Saleen S7) - Larbre – 45”699
8 - Lamy-Bobbi (Maserati MC12) - Vitasystems – 1 giro
9 - Vilander-Bruni (Ferrari 430) - AF – 3 giri
10 - Malucelli-Ruberti (Ferrari 430) - Scuderia Italia – 3 giri
11 - Lieb-Palttala (Porsche 997) - Prospeed – 3 giri
12 - Collard-Westbrook (Porsche 997) – Prospeed – 3 giri
13 - Russo-Companc (Ferrari 430) – Advanced – 4 giri
14 - Mullen-Sutton (Ferrari 430) – CR – 4 giri
15 - Camathias-Balbiani (Ferrari 430) - Scuderia Italia – 4 giri
16 - Mucke-Enge (Aston Martin Vantage V8) – Aston Martin – 4 giri
17 - Leinders-Kuppens (Gillet Vertigo) – Belgian Racing – 6 giri

Ritirati
63 giri - Babini-Davies (Ferrari 430) - Ecosse
52 giri - Lopez-Basso (Ferrari 550) – ACA
43 giri - Moser-Zani (Ferrari 430) – Kessel
36 giri - Kumpen-Longin (Saleen S7) - Peka
30 giri - Maassen- Bouchut (Corvette Z06) – SRT
0 giri - Biagi-Montanari (Ferrari 430) - AF
0 giri - Kirkaldy-Bell (Ferrari 430) – CR

Il campionato
GT1: 1. Bertolini-Bartels 66 punti; 2. Gollin-Hezemans 58; 3. Ramos-Negrao 52,5; 4. Deletraz-Fassler 45,5; 5. Wendlinger-Sharp 44.

GT2: 1. Vilander-Biagi 85 punti; 2. Malucelli-Ruberti 57,5; 3. Westbrook 51; 4. Collard 41; 5. Montanari-Biagi 39.
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