Michele Montesano
A sorpresa McLaren è stata la prima squadra a svelare, seppur in versione mimetica, la sua nuova monoposto con cui affronterà la stagione 2025 di Formula 1. L’occasione per osservare la MCL39 è stato lo shakedown che la squadra di Woking ha effettuato sul circuito di Silverstone nella giornata di ieri. Considerando anche l’anno di transizione, prima della rivoluzione tecnica del 2026, il team campione del mondo Costruttori ha ulteriormente evoluto alcuni concetti della vincente MCL38 estremizzandoli.
Musetto assottigliato e sospensione anteriore pull rod
Pur disponendo di poche immagini, oltre a zone opportunamente celate, possiamo ugualmente osservare le aree su cui i tecnici McLaren, diretti da Andrea Stella, si sono maggiormente focalizzati. Innanzitutto a cambiare è stato il musetto che è stato assottigliato riducendo, così, la sezione al fine di minimizzare la resistenza aerodinamica. Questo è poggiato sul secondo elemento dell’alettone che, a sua volta, presenta un disegno simile a quanto visto nelle ultime gare della passata stagione.
La sospensione anteriore resta fedele allo schema pull rod ma sono state apportate alcune modifiche sui cinematismi. In particolare sulla MCL39 il braccio posteriore del triangolo superiore è nettamente più inclinato, rispetto alla vettura dello scorso anno, quasi ad essere parallelo con il tirante. Tale soluzione, oltre ad accentuare l’effetto anti-dive, che permette di mantenere un assetto più piatto alla monoposto, svolge anche un’importante funzione aerodinamica migliorando i flussi che convergono verso il fondo piatto e il corpo vettura.
Pance in stile Red Bull
La zona che ha subito più modifiche è sicuramente la zona delle fiancate. McLaren ha preso ispirazione da Red Bull e Ferrari ridisegnando l’ingresso delle pance, ora più in alto e stretto, al fine di creare un maggior scavo nella zona sottostante per portare aria pulita verso il fondo vettura. Di conseguenza è stata rivista anche l’intera fluidodinamica interna per raffreddare la Power Unit Mercedes, con il cofano motore che discende in maniera meno lineare rispetto a quanto visto sulla MCL38.
Rivista anche la zona attorno l’abitacolo con l’adozione di una soluzione simile a quella Ferrari, con dei flap ai lati dell’attacco dell’Halo, per indirizzare il flusso verso il posteriore. Per lo stesso motivo sono stati modificati anche i supporti degli specchietti retrovisori, dotati ora di un flap verticale che lavora come deviatore di flusso verso la parte superiore del cofano. Nuovo anche l’airbox che, come sulla Mercedes, presenta una forma più ovale con la presa triangolare, che porta aria al V6 turbo, ridotta a favore delle ‘orecchie’ per la parte ibrida. Più corta anche la pinna posta sul cofano, con quest’ultimo che scende in coda in maniera più rastremata.
Push rod al posteriore al servizio dell’aerodinamica
Ben celato il fondo piatto, mentre al posteriore è stata confermata la sospensione push rod. Anche in questo caso sono stati rivisti i cinematismi con il braccio superiore piegato verso il basso nella zona del portamozzo della ruota, ugualmente l’asta del puntone è stata modificata per scopi aerodinamici. A tal proposito la nuova scatola del cambio è ora più stretta per consentire di far passare maggior aria verso l’estrattore. Inoltre nella zona della sospensione posteriore sembra ci sia una piccola soffiatura, in stile Red Bull, per accelerare i flussi che investono il diffusore. L’alettone posteriore presenta un disegno del tutto identico a quello degli ultimi GP del 2024.
Ad un primo sguardo, Rob Marshall e Peter Prodromou hanno preferito non stravolgere la già vincente McLaren MCL38 evolvendo i suoi punti di forza nel realizzare la nuova monoposto. Le modifiche apportate sulla vettura si possono apprezzare in aree nevralgiche soprattutto dal punto di vista aerodinamico. Con la MCL39 McLaren punta sia a confermare il titolo Costruttori che consentire a Lando Norris e Oscar Piastri di combattere per il mondiale piloti.