Michele Montesano
C’è una novità dietro la
pole position fatta registrare da Dries Vanthoor per la 24 Ore di Daytona. In occasione della prima gara del campionato IMSA SportsCar Championship, nonché primo appuntamento della stagione Endurance a livello globale, BMW ha apportato il primo aggiornamento sulla sua M Hybrid V8 LMDh. A confermarlo è stato Andreas Roos, responsabile del reparto BMW M Motorsport, il quale ha spiegato che i tecnici del marchio bavarese sono intervenuti sull’area riguardante i freni.
La BMW è quindi il terzo costruttore di LMDh, dopo
Porsche e Cadillac, a sfruttare un Evo Joker per affinare la sua vettura. Se Porsche ne ha già usati due, il primo all’inizio dello scorso anno riguardo i sensori montati sull’avantreno della 963 LMDh e il successivo sulle sospensioni anteriori, Cadillac ne ha sfruttato solamente uno per l’elettronica dell’unità di controllo della sua V-Series.R LMDh. Ricordiamo che, una volta omologata la vettura, da regolamento ogni costruttore può sfruttare solamente cinque Evo Joker.
Le novità implementate da BMW non solo sono già state montate sulle M Hybrid V8 LMDh impegnate in IMSA, ma verranno utilizzate anche sulle vetture che affronteranno la prossima stagione del FIA WEC. Infatti l’aggiornamento ai freni ha debuttato sui prototipi bavaresi proprio in occasione dei Rookie Test del Bahrain, svoltisi a inizio novembre dopo l’ultima gara del Mondiale Endurance. Tali modifiche sono state provate successivamente a metà novembre, nei Test dell’IMSA a Daytona, prima di essere validate e omologate. La 24 Ore di Daytona sarà quindi un vero e proprio banco di prova per capire l’efficacia di tale modifica.