Michele Montesano
La 24 Ore di Daytona, come da tradizione, darà il via alla stagione 2025 dell’IMSA WeatherTech SportsCar. Ma, oltre all’azione in pista, nel paddock del circuito della Florida a tenere banco sono le voci su un possibile ritorno di Ford nella categoria regina delle competizioni Endurance. La Casa americana, secondo alcune indiscrezioni, sta infatti sondando la possibilità di sviluppare un prototipo LMDh.
Dopo il debutto della Ford Mustang GT3, avvenuto lo scorso anno sia in IMSA che nel FIA WEC, pare che la Casa dell’Ovale Blu ci abbia preso gusto. A tal proposito, oltre alla prima fila di classe GTD Pro conquistata ieri nella
qualifica della 24 Ore di Daytona, è doveroso citare il podio in LMGT3 siglato al debutto nella 24 Ore di Le Mans 2024 dalla vettura gestita dal team Proton Competition con il terzetto composto da Giorgio Roda, Dennis Olsen e Mikkel Pedersen.
Sempre secondo indiscrezioni, la Ford pare sia già in trattativa con un possibile fornitore di telai. Infatti, come da regolamento, le LMDh devono essere realizzate partendo da uno chassis di LMP2, purché sia scelto tra i quattro costruttori Dallara, Oreca, Ligier e Multimatic. Proprio quest’ultimo, già alla base della vincente Porsche 963 LMDh, potrebbe essere il candidato ideale di Ford. In quanto la struttura anglo-canadese ha sviluppato sia la recente Mustang GT3 che la Ford GT di classe LMGTE.
Per quanto riguarda il propulsore, la Casa americana può contare già sul Coyote V8 da 5.4 litri che equipaggia proprio la Mustang GT3. Tuttavia non è da escludere anche la possibilità di rivedere in azione il V6 EcoBoost biturbo utilizzato in passato sulla Ford GT. Come prevede il regolamento della classe LMDh, il motore endotermico verrà poi affiancato dalla controparte elettrica realizzata, in mono-fornitura, da Bosch per garantire una spinta complessiva di circa 670 Cv (500 kW).
Decisamente ancora troppo presto per avere una data precisa in merito al debutto della LMDh dell’Ovale Blu che, vista la caratura del marchio americano a livello globale, con ogni probabilità avverrà sia nel Mondiale Endurance che in IMSA. Tuttavia, considerando i tempi di sviluppo e validazione finale, non è irrealistico pensare a una discesa in campo a partire dal 2027.