Michele Montesano
La 24 Ore del Nürburgring 2023 si è tinta di rosso Ferrari. La Casa di Maranello, grazie al Frikadelli Racing Team, ha rotto l’egemonia dei costruttori tedeschi che durava da ben vent’anni. L’ultima vittoria di un marchio non teutonico risaliva, infatti, al 2002 con il successo della Chrysler Viper GTS-R del team Zakspeed. Il trionfo porta la firma di Earl Bamber, Nick Catsburg, David Pittard e Felipe Laser che hanno regalato alla Ferrari 296 GT3 il primo sigillo in una gara di 24 ore. Non solo, il ritmo imposto dall’equipaggio del Cavallino Rampante ha permesso di conquistare il nuovo record sulla distanza inanellando ben 162 giri.
Da sempre legata al marchio Porsche, la squadra di Klaus Abbelen quest’anno è passata alla nuovissima Ferrari 296 GT3 conquistando, grazie al supporto del Rinaldi Racing, la vittoria nella gara di qualificazione di aprile. Risultato bissato brillantemente nella 24 Ore dell’Inferno Verde. Scattato dal quarto posto, Pittard ha sbaragliato immediatamente la concorrenza guadagnando la prima posizione nello stint iniziale. L’unico inconveniente è avvenuto nel corso della quinta ora, quando Catsburg ha subito una foratura alla posteriore sinistra danneggiando parte della carrozzeria. I meccanici del Frikadelli hanno sostituito a tempo record l’intero retrotreno rispedendo la Ferrari immediatamente in pista.
Da quel momento è partita la caccia al primo posto. Oltre alla solidità della vettura e dell’equipaggio, la differenza l’ha fatta la strategia. Complice la sosta supplementare, si deciso di incrociare le fermate rispetto i rivali. Allo scoccare della dodicesima ora, non solo il team Frikadelli era tornato al comando, ma aveva anche un vantaggio di quasi due minuti sui rivali. La squadra tedesca ha così deciso di gestire il margine tagliando il traguardo con 26”911 di scarto sulla BMW M4 di Marco Wittmann, Sheldon van der Linde e Maxime Martin che hanno regalato il primo podio nella classica tedesca al Rowe Racing.
La lotta per il gradino più basso del podio ha visto un duello tutto in casa Mercedes. Ad avere la meglio è stata la AMG GT3 del team HRT con al volante il poleman Raffaele Marciello (nella foto sopra) affiancato da Edoardo Mortara, Luca Stolz e Philip Ellis. A seguire la vettura gemella del GetSpeed di Adam Christodoulou, Fabian Schiller e Maximilian Götz. Dopo un buon avvio, le Mercedes non sono riuscite a tenere il passo di Ferrari e BMW nonostante la gara si sia corsa sempre su asciutto. In particolare il crollo si è notato nelle ore notturne, salvo poi migliorare il passo la domenica quando i giochi erano ormai già chiusi.
Decisamente più travagliata la 24 Ore per Porsche e Audi, decimate da incidenti e ritiri. L’unica Porsche a vedere la bandiera a scacchi nelle posizioni di vertice è stata la quella del Rutronik del nostro Matteo Cairoli affiancato da Dennis Olsen e Julien Andlauer. A seguire la R8 LMS del Land Audi Sport di Christopher Haase, Patric Niederhauser e Christopher Mies.
Il trionfo in casa Ferrari è stato completato dalla vittoria di classe ProAm del Rinaldi Racing (nella foto sopra). La 296 GT3 affidata a Leonard Weiss, Jochen Krumbach, Daniel Keilwitz e Indy Dontje ha terminato al settimo posto assoluto dimostrando di avere il ritmo per impensierire anche gli equipaggi Pro. Inoltre Keilwitz, fermando il cronometro in 8’08”006, ha stabilito il nuovo record del giro sui 25,378 km del Nürburgring nella configurazione 24 Ore (che comprende oltre alla Nordschleife anche la pista GP). Nono posto per la Lamborghini Huracán dell’ABT Sportsline. In testa nelle prime fasi, grazie all’esperto Marco Mapelli, la vettura del Toro ha poi perso terreno per via di una foratura subita nel corso della seconda ora.
L'ordine d'arrivo della 24 Ore del Nurburgring 2023 (top-15)
1 - Bamber-Catsburg-Pittard-Laser (Ferrari 296) - Frikadelli - 162 giri - 24h07'08"538
2 - Wittmann-S. van der Linde-Vanthoor-Martin (BMW M4) - Rowe - 26"911
3 - Marciello-Stolz-Ellis-Mortara (Mercedes AMG) - HRT - 1'17"400
4 - Christodoulou-Gotz-Schiller (Mercedes AMG) - GetSpeed - 2'30"811
5 - Olsen-Cairoli-Andlauer (Porsche 911) - Rutronik - 5'07"567
6 - Haase-Mies-Niederhauser (Audi R8) - Land - 1 giro
7 - Weiss-Krumbach-Keilwitz-Dontje (Ferrari 296) - Rinaldi - 1 giro
8 - Haupt-Love-Maini (Mercedes AMG) - HRT - 1 giro
9 - K. van der Linde-Mapelli-Pepper-Thiim (Lamborghini Huracan) - ABT - 2 giri
10 - Eriksson-Heinemann-Menzel-Ragginger (Porsche 911) - Falken - 2 giri
11 - Schramm-Beretta-Winkelhock-Feller (Audi R8) - Scherer - 2 giri
12 - Scheider-Tomczyk-Rockenfeller (Audi R8) - Scherer - 2 giri
13 - Engstler-Hofer-Magnus-Marschall (Audi R8) - Car Collection - 3 giri
14 - Dumarey-Breuer-Ortmann-Green (Aston Martin Vantage) - Prosport - 4 giri
15 - Kohlhaas-Aust-Ludwing-Stengel (Ferrari 296) - Racing One - 7 giri