Michele Montesano - XPB Images
Come di consueto, la settimana della 24 Ore di Le Mans non è solamente ricca di spettacolo in pista, ma anche di annunci e contenuti in ottica futura. Con la pausa del venerdì e i motori che non riecheggiano sul Circuit de la Sarthe, a parlare sono stati i vertici ACO e FIA. Il primo annuncio, riguarda la fine agonistica della classe LMGTE Pro al termine di questa stagione. La scelta è diventata pressoché obbligata visto che Ferrari e Porsche, le uniche case impegnate per l’intero campionato WEC, il prossimo anno si concentreranno rispettivamente sul debutto delle loro LMH e LMDh. La LMGTE Am resterà attiva solamente per la prossima stagione, per poi cedere il testimone nel 2024 alle GT3.
Annunciate in occasione della 24 Ore di Le Mans dello scorso anno, le GT che prenderanno parte al Mondiale Endurance verranno dotate di un kit denominato ‘GT3 Premium’. Tale upgrade riguarderà solamente la parte aerodinamica con un costo che oscillerà fra i 50.000 e i 100.000 €. I costruttori avranno l’obbligo di creare dei kit reversibili, consentendo ai team di passare dalle specifiche FIA GT3 all’allestimento WEC in maniera facile e veloce. La nuova categoria, che secondo voci di corridoio potrà chiamarsi LM GT, sarà aperta solamente a squadre private e prevedrà la sola classe ProAm.
Puntando lo sguardo più in là, FIA e ACO hanno sciolto parzialmente le riserve in merito alla nuova generazione di LMP2. L’arrivo dei nuovi prototipi è previsto per il 2025 con una vita utile che, salvo proroghe, si protrarrà fino al 2030. Le nuove LMP2 si baseranno sempre sui 4 costruttori di telai già selezionati, vale a dire Dallara, Oreca, Ligier e Riley-Multimatic. Con ogni probabilità la nuova generazione sarà ‘liberamente ispirata’ alle LMDh, introducendo così la componente ibrida anche nella classe cadetta dell’Endurance.
Fondamentale sarà l’utilizzo dell’AoP (Adjustament of Performance), procedimento differente rispetto al BoP (Balance of Performance) utilizzato in LMH e GT. Per le LMP2 verranno raccolti i dati nei vari campionati continentali e nel WEC, di modo che 2 volte l’anno si potranno apportare dei correttivi sui parametri strategici dei singoli telai. L’AoP servirà proprio ad evitare quanto visto negli ultimi anni, con la LMP2 che si è man mano trasformata in un monomarca targato Oreca.