15 Set [10:40]
Albon, finalmente il podio:
una grande iniezione di fiducia
Jacopo Rubino
"Ci è voluto un po' per essere qui", lo ha ricordato lui stesso, ma al Mugello è accaduto davvero: Alex Albon ha potuto festeggiare, finalmente, il suo primo podio in Formula 1. Buona la terza, vien da dire, dopo le due precedenti occasioni (Brasile 2019 e Austria 2020) sfumate entrambe per un contatto con sua maestà Lewis Hamilton. Primo pilota thailandese a chiudere un Gran Premio in top 3, Albon ha illuminato la domenica Red Bull che aveva registrato il repentino ko di Max Verstappen, il "faro" della scuderia.
"È qualcosa che ho sempre voluto, ma per un motivo o per l'altro non ero riuscito ancora a ottenerlo. È bello ripagare la squadra, che mi ha supportato sin dall'inizio, dimostrando ciò di cui sono capace", ha commentato Alex. È quello che serviva dopo settimane vissute sotto la lente di ingrandimento per aver reso meno delle aspettative, specialmente in qualifica, e dopo l'incredibile vittoria a Monza di Pierre Gasly con l'AlphaTauri, che ha alimentato le voci di un contro-scambio di sedili. Se non immediato, in ottica 2021.
Bravo il team principal Christian Horner a coccolarlo, adesso: "Alex ha fatto un grande lavoro per l'intero weekend. È tutto merito suo, perché non si è lasciato abbattere dalla negatività e dalle critiche ricevute, ha tirato fuori il massimo e ha dato vita ad una prova di altissimo livello. Penso che questo podio possa essere una iniezione di fiducia, da qui sarà soltanto più forte".
Il risultato è stato conquistato per giunta in una gara tosta, tutt'altro che lineare. "Faticavamo nello scatto in griglia, quindi sapevo di dover essere aggressivo in ogni sorpasso", ha spiegato Albon. "Però avevamo un'ottima macchina, con una buona frenata, e abbiamo sfruttato questa caratteristica a nostro vantaggio".
Non a caso nell’ultima ripartenza l’alfiere Red Bull era scivolato quinto, superato pure da Sergio Perez. "Non volevo perdere l'opportunità del podio", ha sottolineato, "quindi ho spinto forte". E così ecco lo splendido attacco all'esterno della curva Poggio Secco per rispondere subito al messicano, e poi quello alla Renault di Daniel Ricciardo alla San Donato, di nuovo all'esterno, decisivo per centrare il traguardo tanto desiderato. Il ghiaccio è stato rotto.