Jacopo Rubino - XPB ImagesLe ali flessibili sono diventate (o tornate) il tema di discussione tecnico-politica in Formula 1. L'argomento è emerso
durante il weekend di Barcellona, c'è stata una "tregua armata" a Monaco perché si correva sul tracciato più lento del calendario, ma sembra infiammarsi alla vigilia del Gran Premio dell'Azerbaijan. Il circuito cittadino di Baku combina infatti una parte guidata, dove serve tanto carico, con il lunghissimo rettilineo d'arrivo in cui i flap posteriori, piegandosi oltre gli standard, potrebbero fare davvero la differenza a livello velocistico. Il prossimo weekend sarà l'ultimo con gli attuali metodi di verifica, che la FIA ha già confermato cambieranno dal Gran Premio di Francia, lasciando però tutti scontenti: sia i team nel mirino che dovranno adeguars, Red Bull, Alfa Romeo ma anche Ferrari, sia gli avversari che avrebbero voluto da subito regole (e ali...) più rigide.
Anzi, a Baku la Mercedes potrebbe persino avanzare una protesta ufficiale, come lasciato intendere dal boss Toto Wolff a Montecarlo, colpendo in primis la diretta rivale Red Bull. E sul piede di guerra era apparsa anche la McLaren, il cui team principal Andreas Seidl aveva definito la situazione "inaccettabile".
Dal fronte Red Bull ha replicato il consulente Helmut Marko: "Le regole sono chiare. La FIA ha deciso che i controlli, specialmente per la resistenza torsionale, saranno rivisti e saranno applicati dal Paul Ricard. Wolff ritiene che sia troppo tardi, ma per quanto ne so è la Federazione a determinare le procedure in F1". Se la Mercedes facesse sul serio, la scuderia anglo-austriaca potrebbe lanciare la controffensiva: "Wolff è libero di inoltrare la protesta", ha avvertito Marko parlando a formel1.de, "ma credo che debbano poi guardare al disegno della loro ala anteriore. Le immagini hanno mostrato che flette verso il basso".
Frederic Vasseur, team principal Alfa Romeo, ha evidenziato invece un altro aspetto che, nel bene o nel male, ricorda sempre quanto il regolamento F1 sia pieno di zone di interpretazione: "Non scrivo io le regole, lo ha fatto la FIA, e abbiamo progettato l'auto secondo le regole che erano pubblicate. La filosofia in F1 è essere al limite su ogni singola area". Come si legge su Autosport, il manager francese è molto critico con la gestione del caso: "Improvvisamente, non so per quale motivo, abbiamo avuto una nuova direttiva tecnica. Forse perché la Mercedes ha cominciato a lamentarsi".
Per una scuderia di seconda fascia come quella svizzera, con risorse inferiori alle big, è anche una bella tegola economica. "Dovremo ridisegnare le ali e produrne altri esemplari. Dovrò spendere una grossa fetta del budget di sviluppo, e per me è ingiusto", ha sottolineato Vasseur. "Abbiamo avuto infiniti confronti su come ridurre il personale in pista di uno o due elementi, e così via, e poi sono usciti fuori con questa direttiva".