Mattia Tremolada“È stata un’ottima giornata. Ho potuto percorrere solo 100 km trattandosi di un filimg day, ma per me è stato molto speciale tornare al volante di una Formula 1. Ho visto tutte le gare di questa stagione da casa e da quando ho firmato con Renault posso seguire gli on board in diretta dei due piloti e sentire tutte le comunicazioni radio. So esattamente cosa accade nel team ogni fine settimana. Sono contento di constatare come i risultati stanno migliorando costantemente, tanto che Daniel è riuscito ad andare a podio al Nurburgring”. Queste le parole di Fernando Alonso, tornato al volante di una monoposto di F1, la Renault RS20, sul circuito di Montmelò. In totale, 21 giri percorsi
Che sensazioni hai avuto oggi sulla macchina?“Molto buone. Credo che in questo momento la macchina vada più forte di me. Sento di non essere riuscito a trarre il massimo dal mezzo, perché tornare al volante di una F1 dopo tanto tempo non è affatto semplice. Abbiamo anche fatto alcuni filmati, quindi direi che per metà è stato un test e per metà divertimento. Ho preso confidenza giro dopo giro, ma ho ancora molto lavoro da fare prima di tornare al massimo livello”.
Possiamo dire che oggi è ufficialmente cominciata la tua preparazione alla stagione 2021?“Sì, mi sto allenando molto perché per poter guidare in Formula 1 devi essere in perfetta forma fisica. Sto rinforzando i muscoli del collo e delle braccia. Per ora il collo ha risposto bene, ma magari domani potrei avere qualche dolore. È importante anche trovare un buon confort nell’abitacolo e fuori, instaurando una bella relazione di reciproca fiducia con i propri ingegneri. È un processo che richiede tempo ed è anche per questo che oggi siamo in pista con la vettura di questa stagione”.
Come ti stai ritrovando al volante di una F1?“Quest’anno ho corso con tre auto molto differenti. La Toyota Hilux alla Dakar, l’Indycar alla 500 Miglia e oggi la RS20. Tutto sommato la F1 è quella con cui mi sono trovato meglio. Avendoci corso negli ultimi vent’anni il processo di adattamento sarà sicuramente più rapido rispetto a quello con la Dakar, anche se non è facile abituarsi nuovamente alla velocità in curva e alla potenza della frenata”.
Dove pensi di poter arrivare l’anno prossimo?“Tutti abbiamo grandi aspettative, specialmente guardando ai progressi della squadra nelle passate stagioni, ma allo stesso tempo dobbiamo tenere i piedi per terra. Il ritardo dei team di centro gruppo dai primi sarà lo stesso anche l’anno prossimo, ma forse a partire dal 2022 potremo avvicinarci”.