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20 Apr 2025 [20:18]

Imola – Gara
Ferrari trionfa in casa, Rossi a podio

Michele Montesano

Ancora Ferrari. Il Cavallino Rampante ha conquistato il secondo successo consecutivo nel FIA WEC. Dopo il trionfo della 1812 km del Qatar, ad opera di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen, a vincere la 6 Ore di Imola è stato il terzetto composto da Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi e James Calado. Una gara del riscatto, dopo che lo scorso anno la pioggia aveva negato la gioia del successo agli uomini di Maranello davanti ai suoi tifosi.

Una corsa, quella di Imola, vissuta con il cuore in gola fino alle ultime battute. Tra neutralizzazioni, cambi al vertice e la situazione meteo incerta, la vittoria della Ferrari è stata tutt’altro che scontata. Il finale in crescendo ha, inoltre, acceso gli animi del numeroso pubblico che ha gremito le tribune del circuito intitolato a Enzo e Dino Ferrari.

Assoluta protagonista della prima frazione di gara, la Ferrari ha dettato il ritmo con Calado, scattato dalla prima piazzola grazie alla pole di Giovinazzi, seguito dalla 499P griffata AF Corse di Philip Hanson. Mentre dall’ultima fila della classe Hypercar, dopo la cancellazione del tempo durante le qualifiche di ieri, Nielsen ha iniziato una rimonta furiosa inanellando una sequenza di sorpassi impressionante.



Con la minaccia di una possibile pioggia a incombere sul circuito in riva al Santerno, ad animare la gara è stata Celia Martin. La Iron Dames ha speronato la Corvette di Ben Keating richiamando la prima Full Course della giornata. La ripartenza non ha cambiato gli equilibri con le Ferrari che hanno dettato l’andatura anche a seguito del violento incidente che ha visto protagonista Yasser Shahin spedire a muro l’Aston Martin di Ian James alla Rivazza.

È toccato poi a Giovinazzi prendere le redini del comando da Calado. Il pugliese ha consolidato il primato seguito da Yifei Ye, subentrato ad Hanson, proseguendo la marcia Ferrari. Solamente Matt Campbell, complice una strategia differente, ha messo la Porsche davanti a tutti. Ma Giovinazzi ha prontamente ristabilito le gerarchie infilando la 963 LMDh appena prima del secondo colpo di scena: quando Valentino Rossi è arrivato ai ferri corti con Simon Mann per il primato di classe LMGT3. Il ‘Dottore’ ha speronato la Ferrari che ha concluso la sua corsa contro le barriere della Rivazza.

Immancabile l’ingresso della safety car che ha ricompattato il gruppo. La gara è ripartita con meno di due ore dalla bandiera a scacchi. Inoltre, approfittando della neutralizzazione, diversi team hanno cambiato le strategie rimescolando la classifica. Così a prendere il comando della situazione è stato Sebastien Buemi. L’alfiere della Toyota si è visto insidiare il primato dalla Ferrari di Fuoco. I due hanno dato vita a un intenso duello fin quando si sono toccati finendo nelle vie di fuga del Tamburello. Ad avere la peggio è stato Fuoco che ha forato la posteriore sinistra scivolando al quindicesimo posto.



Ad emergere, al termine dell’ultima tornata di soste ai box, è stato Pier Guidi che ha così ripreso il comando della gara a meno di quindici minuti dal traguardo. Il pilota della Ferrari, in equipaggio con Giovinazzi e Calado, ha riassaporato il gusto del successo dopo il trionfo alla 24 Ore di Le Mans del centenario nel 2023. Non solo, il terzetto della 499P numero 51 è salita al comando della graduatoria generale del Mondiale Endurance.

Secondo gradino del podio per Sheldon van der Linde, René Rast e Robin Frijns. Nonostante una sosta supplementare, per aver danneggiato l’alettone posteriore nel duello con la Toyota nella prima metà di gara, l’equipaggio della BMW ha preceduto l’Alpine di Mick Schumacher, Jules Gounon e Frederic Makowiecki. La LMDh francese è apparsa decisamente competitiva sui saliscendi di Imola avendo la meglio sulla Ferrari 499P di AF Corse, quarta al traguardo grazie a un consistente Robert Kubica. La squadra di Piacenza si è rifatta firmando la vittoria tra i team privati.

Protagonista del rude duello con la Ferrari di Fuoco, Buemi ha concluso la gara quinto. A seguire il francese della Toyota è stata la BMW M Hybrid V8 del terzetto composto da Raffaele Marciello, Kevin Magnussen e Dries Vanthoor. A sorridere anche Peugeot che ha piazzato entrambe le sue 9X8 LMH in top-10, mentre Porsche ha da recriminare una 963 LMDh poco efficace sia in qualifica che sul passo gara. Fanalino di coda di classe Hypercar, le Aston Martin Valkyrie hanno chiuso con quattro giri di distacco dal vertice.



A far saltare il banco in LMGT3 è stata la Porsche del Manthey. Riccardo Pera, Ryan Hardwick e Richard Lietz sono stati i più costanti e, soprattutto, i meno fallosi. Supportati da una strategia perfetta, l’equipaggio della 911 RSR GT3 ha infranto i sogni della BMW numero 46 del Team WRT. Proprio la vettura bavarese ha fatto il bello e il cattivo tempo a Imola. Ahmad Al Harty si è reso protagonista di uno stint perfetto prima di cedere il volante a Rossi. Il ‘Dottore’ ha poi speronato la Ferrari di Mann venendo sanzionato con uno stop and go. È quindi toccato a Kelvin van der Linde tentare una disperata rimonta.

Il sudafricano è arrivato negli scarichi della Porsche di Lietz a pochi minuti dal termine. Van der Linde ha provato a sferrare l’attacco, ma Lietz si è rivelato un osso duro tagliando il traguardo con un margine di appena tre decimi sulla BMW M4 GT3. A seguire le due Lexus RC F del team Akkodis ASP con Esteban Masson, Finn Gehrsitz e Arnold Robin bravi a salire sul terzo gradino del podio davanti ai compagni di squadra José Maria Lopez, Clemens Schmidt e Petru Umbrarescu.

Top-5 per la Ferrari di Davide Rigon, Francesco Castellacci e Thomas Flohr. A vincere il duello nel box TF Sport sono stati Charlie Eastwood, Rui Andrade e Tom Van Rumpuy che hanno preceduto i compagni di squadra Ben Keating, Jonny Edgar e Daniel Juncadella. Nonostante le disavventure iniziali, le Iron Dames hanno artigliato l’ottavo posto davanti la McLaren di Darren Leung, Sean Gelael e Marino Sato. A completare la top-10 di classe la Ford Mustang di Bernardo Sousa, Ben Tuck e Ben Barker.

Domenica 20 aprile 2025, gara

1 - Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) - Ferrari AF - 212 giri
2 - Rast-Frijns-S. Van Der Linde (BMW M Hybrid V8) - WRT - 8"490
3 - Gounon-Makowiecki-Schumacher (Alpine A424) - Alpine - 12"450
4 - Kubica-Ye-Hanson (Ferrari 499P) - AF Corse - 20"597
5 - Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 23"210
6 - Marciello-Magnussen-D. Vanthoor (BMW M Hybrid V8) - WRT - 25"516
7 - Conway-Kobayashi-De Vries (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 31"478
8 - Estre-L. Vanthoor-Campbell (Porsche 963) - Penske - 41"280
9 - Di Resta-Jensen-Vergne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 50"904
10 - Lynn-Nato-Stevens (Cadillac V-Series.R) - Jota - 53"300
11 - Andlauer-Christensen-Jaminet (Porsche 963) - Penske - 1'14"220
12 - Duval-Jakobsen-Vandoorne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'15"285
13 - Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) - Alpine - 1'16"135
14 - Jani-Pino-Varrone (Porsche 963) - Proton - 1'17"150
15 - Fuoco-Molina-Nielsen (Ferrari 499P) - Ferrari AF - 1 giro
16 - Bamber-Bourdais-Button (Cadillac V-Series.R) - Jota - 2 giri
17 - Riberas-Sorensen (Aston Martin Valkyrie) - Aston Martin - 4 giri
18 - Tincknell-Gamble (Aston Martin Valkyrie) - Aston Martin - 4 giri
19 - Hardwick-Pera-Lietz (Porsche 911) - Manthey - 19 giri
20 - Rossi-Al Harthy-K. Van Der Linde (BMW M4) - WRT - 19 giri
21 - Robin-Gehrsitz-Masson (Lexus RC F) - Akkodis ASP - 19 giri
22 - Umbrarescu-Schmid-Lopez (Lexus RC F) - Akkodis ASP - 19 giri
23 - Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296) - AF Corse - 20 giri
24 - Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06) - TF Sport - 20 giri
25 - Keating-Edgar-Juncadella (Corvette Z06) - TF Sport - 20 giri
26 - Frey-Gatting-C.Martin (Porsche 911) - Iron Dames - 20 giri
27 - Leung-Gelael-Sato (McLaren 720S) - United Autosports - 20 giri
28 - Sousa-Tuck-Barker (Ford Mustang) - Proton - 20 giri
29 - DeBoer-Barrichello-Hasse Clot (Aston Martin Vantage) - R.S.Leman - 20 giri
30 - Shahin-Boguslavskiy-Farfus (BMW M4) - WRT - 21 giri
31 - Ried-Hodenius-M.Martin (Mercedes AMG) - Iron Lynx - 21 giri
32 - Cottingham-Baud-Saucy (McLaren 720S Evo) - United Autosports - 21 giri
33 - Schiavoni-Cressoni-Cairoli (Mercedes AMG) - Iron Lynx - 21 giri
34 - Gattuso-Levorato-Olsen (Ford Mustang ) - Proton - 21 giri

Giro più veloce: Antonio Fuoco 1'32"504

Ritirati
Rovera-Heriau-Mann (Ferrari 296) - AF Corse
Drudi-James-Robichon (Aston Martin Vantage) - HoR
LP RacingCetilarFORMULA MEDICINEDALLARA