12 Apr [12:16]
Alonso rinnova con Aston Martin
Era l'unica chance per rimanere in F1
Massimo Costa
Fernando Alonso rimane con la Aston Martin. Notizia clamorosa? No. Lo spagnolo nonostante tutte le chiacchiere da bar che si erano lette o ascoltate nei giorni scorsi, depistaggi vari, non aveva alcuna richiesta. Nessuna chance di andare alla Red Bull nel caso non venisse riconfermato Sergio Perez, nessuno spazio alla Mercedes. Alonso rimane nel team di Lawrence Stroll, la sua unica possibilità per rimanere in F1. Ha firmato un contratto pluriennale nonostante i suoi 42 anni e attende l'arrivo della motorizzazione Honda nel 2026.
Parole al miele di Alonso nei confronti del costruttore giapponese, sì proprio quello col quale litigò a lungo quando si trovava alla McLaren e che non mancava mai di criticare in diretta. La Honda, quando Alonso decise di correre la sua seconda 500 Miglia di Indianapolis, gli fece una croce sopra e lo spagnolo non ebbe la possibilità di fruire dei motori giapponesi, i migliori per Indy. Poi, quando dalla McLaren è passata alla Red Bull, la Honda ha cominciato a vincere gare e mondiali divenendo così "accettabile".
La Aston Martin non ha comunicato il nome del secondo pilota. Sarà curioso vedere se mister Lawrence continuerà a credere nel deludente (agonisticamente parlando) figlio Lance. L'arrivo della Honda però, potrebbe modificare non poco le cose mediante la richiesta di inserire un pilota giapponese, che sia Yuki Tsunoda o Ayumu Iwasa.
Per quanto riguarda gli altri team, Sergio Perez, come Italiaracing ha scritto nei giorni scorsi, con le prestazioni attuali difficilmente non troverà la conferma della Red Bull sotto l'albero di Natale. Rimane il sedile che Lewis Hamilton lascerà libero in Mercedes e il primo della lista è sicuramente Carlos Sainz, sempre che le sirene Audi non lo convincano a un salto nel buio trascorrendo un difficile 2025 in Sauber., poi si vedrà...
Nella foto scattata a Suzuka, Alonso con Yamamoto, tuttora consulente Red Bull in quanto le power unit del team sono sempre quelle del costruttore giapponese benché "lavorate" a Milton Keynes.