Michele Montesano
Il team Signatech Alpine ha ufficialmente presentato la sua A480 con la quale combatterà per l’assoluto nel WEC. Il team transalpino ha così deciso di fare il grande salto passando, dopo otto anni in LMP2, alla categoria regina dell’Endurance. A portare in pista la vettura saranno i
già annunciati Nicolas Lapierre, André Negrão e Matthieu Vaxivière.
L’Alpine A480, benché correrà nella classe LMH, è ancora una “vecchia” LMP1. Infatti il prototipo non è altro che la Rebellion R13 acquistata dal team elvetico e rimarchiata. Basata sul telaio Oreca, L’Alpine sarà spinta dal 4.5 V8 Gibson, accoppiato al cambio Xtrac e senza nessun sistema ibrido. Sarà molto interessante vedere come FIA e ACO andranno a bilanciare la A480 contro le LMH di Toyota e Glickenhaus.
La livrea, nel classico bleu francese, fa da punto fermo fra la lunga collaborazione tra la Signatech e l’Alpine che, durante questi otto anni, ha portato a numerosi trionfi nella ELMS, nel WEC e soprattutto nella 24 Ore di Le Mans.
Un soddisfatto quanto emozionato Philippe Sinault, Team Principal Signatech Alpine, ha così dichiarato: “La strada del marchio Alpine è fatta di sfide, dal 2013 stiamo dimostrando, passo dopo passo, di difendere il marchio ai massimi livelli. Questa nuova sfida fa parte della nostra mentalità e la fiducia che Alpine ha riposto in noi è motivo di grande orgoglio. Ci stiamo avvicinando a questo progetto con umiltà e voglia di far bene. È un momento cruciale per il mondo dell’Endurance, quasi una svolta”.
Per quanto concerne la vettura Sinault ha spiegato le prime fasi di approccio e lo sviluppo che avverrà da qui all’inizio delle stagione: “Il telaio è molto simile a quello di una LMP2, ciò nonostante l’aerodinamica cambia. Inizialmente abbiamo avuto problemi con l’elettronica ma ora sono stati risolti. Come da regolamento avremo a disposizione due configurazioni aerodinamiche, inizialmente useremo il kit da basso carico per cercare di essere più competitivi. Il BoP (Balance of Performance) sarà fondamentale, sono sicuro che i nostri tecnici riusciranno a trovare la giusta chiave di lettura”.
Dello stesso parere Laurent Rossi, CEO di Alpine: “Il motorsport è intrinseco in Alpine. Dal nostro ritorno nell’Endurance abbiamo raccolto molte soddisfazioni. Dopo otto anni di trionfi è giunto il momento di passare allo step successivo, entrando nella categoria regina. Abbiamo l’opportunità di esprimere la nostra passione, il nostro know-how tecnico e la nostra esperienza.”