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12 Feb [11:58]

Analisi tecnica Alpha Tauri AT04
Alla ricerca del carico aerodinamico

Michele Montesano

Non solo la livrea, ieri Alpha Tauri ha anche pubblicato i render della nuova AT04. Se a New York è stata mostrata la vecchia monoposto con i colori 2023, sui social del team di Faenza sono apparse le elaborazioni grafiche della nuova Formula 1 che, nella giornata di martedì, percorrerà i suoi primi chilometri sul circuito di Misano. Certo i render non permetteranno di poter ammirare tutti i particolari della AT04, ma possono darci un’idea del lavoro svolto dalla squadra italiana.

Jody Egginton, direttore tecnico Alpha Tauri, ha delineato le linee guida che hanno indirizzato il lavoro per cercare di colmare le lacune della AT03, una vettura molto difficile da bilanciare. Quindi i tecnici si sono focalizzati per cercare di ottenere un equilibrio costante tra ingresso, centro e uscita curva. Anche per questo, osservando la vettura di profilo, appare subito netto l’avanzamento dell’abitacolo rispetto alla monoposto dello scorso anno.



Muso appuntito e push rod anteriore

È stato confermato il musetto lungo, ma questa volta anche più stretto, che si ancora direttamente al profilo principale dell’alettone. Inoltre, sulla AT04, il muso presenta una bombatura sul lato superiore, per permettere di far defluire il flusso in punta, mentre la parte inferiore è incavata per incanalare aria nel sotto scocca. Diverso anche il disegno dell’ala che, seppure una versione non definitiva, presenta una corda maggiore nel centro vettura per poi scendere verso gli endplate creando così l’effetto outwash.



La sospensione anteriore resta fedele ai cinematismi del push rod. Lo schema vede i triangoli inferiori disallineati rispetto quelli superiori, con quest’ultimi che sembrano accentuare l’effetto antidive tanto caro ai cugini Red Bull. L’asse anteriore è stato avanzato, nei limiti del regolamento, per poter allontanare gli pneumatici anteriori dal centro vettura pulendo, così, il flusso che investe i canali Venturi e le pance.



Airbox squadrato e fianchi in stile Ferrari

La sezione centrale presenta un Airbox ancora più squadrato, rispetto la monoposto della scorsa stagione, ma sempre con 2 canalizzazioni interne per alimentare la Power Unit della Honda. Seppure di dimensioni maggiori, l’ingresso delle pance laterali della AT04 segue lo stile Ferrari a sviluppo orizzontale. Sopra sono presenti gli specchietti retrovisori che, nonostante le dimensioni maggiori per regolamento, mantengono i supporti visti sulla scorsa monoposto utili a indirizzare i flussi sul cofano motore.



Confermata la linea di cintura alta dei fianchi che, dopo le masse radianti, scendono quasi spioventi verso il marciapiede. La concavità sulla parte superiore delle pance crea una canalizzazione, meno accentuata di quella presente sulla Ferrari F1-75, per incanalare aria verso il retrotreno. Inoltre, al di sotto dei fianchi, è stato incrementato il sottosquadro per alimentare il flusso da portare verso il fondo. Lo studio della fluidodinamica interna ha permesso di creare un cofano motore che avvolge, come una sorta si seconda pelle, le componenti meccaniche della Power Unit nipponica.



Cambio Red Bull e push rod posteriore

La maggior parte del lavoro si è focalizzato sul retrotreno. In Alpha Tauri hanno deciso di adottare la scatola del cambio realizzata dalla Red Bull, più lunga e stretta, con annessa sospensione push rod. Questa soluzione ha l’obiettivo di pulire i flussi che interessano l’estrattore, oltre a generare maggior carico aerodinamico per migliorare l’equilibrio complessivo della monoposto. Va in questa direzione anche il disegno del bordo del fondo piatto, dinnanzi agli pneumatici posteriori, per creare una sorta di minigonna pneumatica e garantire una maggiore deportanza.



Il cofano motore, che termina a megafono, spinge aria calda verso la doppia beam wing per incrementare l’effetto di espansione del diffusore. Questa, lavorando in sinergia con l’alettone posteriore sorretto da un monopilone, ha l’obiettivo di generare maggior carico sull’asse posteriore. Infine, il profilo principale dell’ala presenta una forma a cucchiaio abbinato a un flap mobile con corda da medio carico.



Nell’attesa di vedere la vera AT04 in azione sul circuito di Misano, la sensazione è che in Alpha Tauri hanno lavorato cercato di non realizzare soluzioni ardite puntando a linee essenziali e pulite. L’obiettivo resta quello di schiodassi dalla nona posizione ottenuta al termine della stagione 2022 di Formula 1. Un grosso punto a favore, della squadra faentina, sarà quello di poter beneficiare di ben 1056 ore in galleria del vento nel corso della stagione.
RS Racing