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10 Feb [19:19]

Analisi tecnica Aston Martin AMR22
Muso alto e fianchi a effetto Coanda

Michele Montesano

Finalmente gli appassionati di Formula 1 possono tirare un sospiro di sollievo e, grazie ad Aston Martin, ammirare una vera monoposto 2022. Il team inglese ha tolto i veli sulla AMR22 con una presentazione vecchio stile e, soprattutto, con una vettura reale. Ad un primo sguardo la F1 britannica può sembrare quasi una versione scolastica del nuovo regolamento, ma è risaputo che nel Motorsport non bisogna mai fermarsi alle apparenze. A tal proposito il responsabile delle prestazioni Tom McCullough ha già affermato che ci saranno importanti upgrade.

Muso corto e frontale rialzato

Seppur da prendere con il beneficio del dubbio, l’Aston Martin presenta un muso corto, scavato e soprattutto rialzato. Nella vista frontale si nota un alettone anteriore ad ‘ala di gabbiano’ incurvato verso le estremità. Questa soluzione permette all’aria di passare nel sotto-vettura andando ad alimentare le canalizzazioni Venturi e, di conseguenza, generare deportanza dal fondo.



Inoltre, come già visto sulla Haas VF-22, il profilo principale non è ancorato direttamente al musetto ma, tramite delle piccole derive, agli altri flap. Questi ultimi presentano una superficie ridotta verso gli endplate restando fedeli al concetto dell’Outwash, con il flusso che verrà espulso al di fuori della sagoma della monoposto.

Push Rod anteriore e sospensioni inclinate in avanti

Il triangolo superiore della sospensione anteriore sembra orientato in avanti, ciò significa che i tecnici Aston Martin hanno preferito mantenere un passo lungo (ricordiamo che il limite massimo è di 3600 mm). Gli pneumatici anteriori quindi sono più lontani dalle pance, con lo scopo di creare meno turbolenze verso la zona centrale della monoposto.



Confermato lo schema Push Rod all’anteriore, con il puntone che si influcra molto in alto nella scocca (da notare che nel rendering i grafici si sono dimenticati di disegnare il puntone destro!). Il tirante dello sterzo genera un soffiaggio con il triangolo superiore per incanalare aria verso il corpo vettura. Le prese dei freni, con tre canalizzazioni interne, sono attorniate dai flap che puliscono le turbolenze generate dal rotolamento degli pneumatici.



Pance rialzate e fianchi a effetto Coanda

Vista dall’alto la AMR22 presenta dei fianchi decisamente generosi e lunghi. Mentre, dalla sezione laterale, si può apprezzare un ingresso delle pance molto alto per poi rastremarsi in maniera evidente in corrispondenza del fondo. Tale soluzione serve a generare l’effetto Coanda fra le fiancate e il pavimento, ovvero accelerare i flussi che lambiscono carrozzeria e fondo piatto.



Inoltre le bocche delle pance (nella presentazione di forma quadrata) presentano delle ‘cover’ in carbonio, molto probabilmente queste verranno modificate in funzione dei tracciati e delle temperature ambientali. Le pance laterali si estendono fin davanti le sospensioni posteriori. Con lo smaltimento del calore che è assicurato da ben 15 branchie sulla carrozzeria (soluzione utilizzata fino al 2008 in F1) realizzate in corrispondenza delle masse radianti, ora montate in posizione orizzontale.



Il cofano motore, come nella passata stagione, è ‘attillato’ alla meccanica della monoposto tanto da far vedere i due plenum della Power Unit. Quest’ultima è alimentata dal classico airbox ovale con tre canalizzazioni interne, tale soluzione la vedremo quasi sicuramente su tutte le vetture motorizzate Mercedes.



Pull Rod al posteriore e beam-wing biplano

In Aston Martin, a differenza della Haas, non hanno optato per un distanziale fra il gruppo motore e la trasmissione spostando il baricentro verso il posteriore. La sospensione posteriore, con schema Pull Rod, presenta il triangolo superiore stretto, mentre quello inferiore è proiettato in avanti per lasciare spazio all’estrattore del fondo.



L’alettone posteriore, sorretto da due piloni a collo di cigno con al loro interno lo scarico, presenta l’ala mobile del DRS con il relativo attuatore. Mentre sulle paratie laterali si nota un soffiaggio verticale, per velocizzare il flusso d’aria in coda.



Curioso come nelle riprese della vettura reale la beam-wing fosse monoplano, mente nel rendering presenti due profili. Ricordiamo che tale flap ha il compito di incrementare l’efficienza del fondo e dell’ala. Anche in questo caso l’estrattore presenta una forma squadrata, ma quasi sicuramente siamo dinnanzi ad una soluzione posticcia.

La AMR22 sarà la prima monoposto del nuovo corso della Formula 1 a scendere in pista, infatti l’Aston Martin farà il suo debutto domani sul tracciato di Silverstone. Il team inglese ha fretta di cancellare un 2021 avaro di soddisfazioni.

RS Racing