Jacopo Rubino - XPB ImagesDopo lo spavento per Romain Grosjean, dopo la serie di annunci che cambieranno la griglia presente e futura, la Formula 1 riaccende subito i motori. Lo fa restando in Bahrain, come avvenuto in estate a Spielberg e Silverstone, ma su una versione inedita del tracciato di Sakhir: quella denominata "Outer Circuit", che segue il perimetro esterno. La lunghezza è di 3337 metri, persino inferiore a Montecarlo, ma con medie orarie altissime: il 74% del giro si farà in pieno, il tempo di percorrenza sarà inferiore al minuto sia in qualifica che in gara. Nella storia della categoria regina era accaduto solo nel 1974, a Digione, con Niki Lauda autore della pole-position in 58"79. Il Gran Premio si articolerà su ben 87 tornate, un vero frullatore.
Questa configurazione di Sakhir, insomma, è uno degli oggetti più misteriosi e interessanti della stagione 2020, che dopo l'emergenza Coronavirus ha costretto Liberty Media ad allestire un calendario creativo. Quando era emersa l'idea di una seconda tappa in Bahrain, il responsabile sportivo
Ross Brawn parlava di "quasi ovale", ma ci saranno comunque 11 curve da affrontare. In comune con lo scorso weekend, le prime quattro e le ultime due, ma cambieranno gli assetti per avere maggiori velocità in rettilineo e perché i pneumatici saranno comunque meno stressati, pur a parità di mescole Pirelli. Lo sconosciuto settore centrale, mai usato per eventi internazionali, avrà però un'aderenza parecchio inferiore al resto della pista. Altre variabile è quella climatica: farà leggermente più fresco, perché gli orari delle sessioni saranno spostati in avanti.
"C'è molto lavoro da fare ma sono queste le sfide che ci piacciono", ha sottolineato Matteo Tonignalli, capo ingegnere al box Ferrari. La Rossa, con una power unit meno prestante rispetto alla concorrenza, rischia di soffrire tantissimo. Sebastian Vettel e Charles Leclerc sembrano pronti, e hanno la stessa idea: "Ogni millesimo potrà fare la differenza". Qulasiasi sbavatura, con riferimenti cronometrici così rapidi, inciderà ancora più a livello di classifica. "Non ci sarà margine per gli errori", ha ricordato infatti Daniel Ricciardo. Il momento più caotico del weekend sarà certamente la Q1 del sabato, con meno spazio a disposizione per le 20 auto (sarebbero soli 166 metri a testa) e la necessità di destreggiarsi fra il traffico e le scie da sfruttare.
"La gara potrebbe essere pazza, sono sicuro sarà spettacolare", ha anticipato Lando Norris, che ha già paragonato l'Outer Circuit di Sakhir alla britannica Thruxton, dove si è misurato agli inizi della carriera. Ma ora ha circa 800 cavalli in più sotto al cofano. Questa sfida resterà probabilmente un esperimento una tantum, anche se per conformazione ricorda un po' Reims, l'Avus, o la stessa Monza con l'anello dell'alta velocità. Roba d'altri tempi.