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1 Lug [5:07]

Audi e Lambo si dividono Suzuka
Sul podio Liberati ed FFF

Da Suzuka – Antonio Caruccio

Un fine settimana ricco di spettacolo e sorprese, quello andato in scena a Suzuka, per il terzo appuntamento della stagione 2018 del Blancpain GT Asia. Una vittoria a testa per Audi e Lamborghini, anche se la vettura con il potenziale velocistico migliore è stata indubbiamente la Ferrari, che prima per un contatto e poi per un passaggio inaspettato ai box, è stata costretta al ruolo di spettatrice.

Tiratissima la gara del sabato, con la vittoria dell’Audi del team Absolute guidata da Rump-Cheng (che avevano ottenuto la pole position), per soli 870 millesimi sulla Porsche di Davis e Stuvik. Il thailandese, cresciuto sportivamente in Europa e basato in Italia negli anni della EuroFormula e della GP3, ha visto il compagno avere in partenza la meglio sulla Mercedes di Markus Pommer, che in coppia con Niederhauser ha chiuso al quinto posto. Un piccolo “giallo” ha invece riguardato Lind-Kodric, che hanno concluso sul terzo gradino del podio.

La vettura di FFF è stata a lungo sotto investigazione da parte dei commissari per un’irregolarità durante il pit-stop, dove un membro in più del team era oltre la linea della pit-lane, ma non essendo questa persona coinvolta nel cambio pilota, è stata solo comminata un’ammenda di 500 dollari alla compagine cinese, invece che una penalità sportiva. Poco fortunato, sull’altra Huracan, Marco Mapelli, che ha visto il compagno Hiroshi Hamaguchi coinvolto in un contatto ed una foratura nel primo stint, chiudendo al 17° posto. Podio Pro-Am invece, per Raffaele Marciello, in coppia con Alexander Mattschull, autore anche del giro veloce.

Ricca di colpi di scena la seconda manche, che aveva visto Foster e Slade, entrambi sulle due Ferrari del team HubAuto, prendere il largo davanti alle Lambo di FFF ed alle Mercedes di Gruppe M. All’ottavo giro tuttavia, l’australiano Slade ha tamponato la McLaren doppiata di Daniel Au alla Triangle chicane, costringendo la direzione gara a mandare in pista la safety-car, permettendo così di effettuare il cambio pilota.

Sono scesi dall’abitacolo delle loro vetture gli italiani Marciello (Mercedes) per Mattschull e Mapelli (Lambo) per Hamaguchi, che si trovavano sul podio virtuale in seconda e terza piazza dietro a Foster, mentre sulla Nissan KCMG Liberati ha preso il posto di Strauss. Il romano al volante della GT-R Nismo è stato autore di un grande recupero dalla ripartenza fino alla bandiera a scacchi, approfittando anche di un’ulteriore neutralizzazione nel finale per conquistare il secondo gradino del podio.

La piazza d’onore era infatti passata nelle mani di Lind (in coppia con Kodric sulla Lambo FFF), ma si è verificato un episodio curioso; Ye, che era al comando con la Ferrari ereditata da Foster, è rientrato in corsia box seguendo la safety-car, quando invece la direzione gara sventolava bandiera verde. Se questa manovra errata di Ye regalava la leadership alla vettura di Lind e Kodric, la vettura gemella di Hamaguchi (secondo in quel momento) veniva poi beffata sia da Liberati sia da Pommer in staccata alla prima curva, relegando Hamaguchi al quarto posto. Mattschull invece, compagno di Marciello, concludeva sesto.

Il tedesco Pommer, regolare protagonista nel GT Masters, ha così aiutato il compagno Niederhauser a conquistare altri punti (75) nella lotta al titolo contro Kodrick-Lind, in testa con 94 lunghezze. Sono terzi in classifica generale con 66 punti Rump-Cheng (vincitori di gara 1), con l’estone che in gara 2 è finito in ghiaia nel primo settore prima del tunnel a pochi minuti dal termine.

Questo appuntamento giapponese è stato un banco di prova importante anche per la Pirelli, che sarà nuovamente impegnata su questo circuito a fine agosto, per la 10 Ore, penultima prova dell’Intercontinental GT Challange, che ha passato a pieni voti l’esame della severa pista giapponese. Nonostante un leggero degrado prestazionale, normale visto l’elevato caldo, la performance nel corso della gara è stata eccellente per tutti i costruttori.