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30 Ago [15:30]

Bortoleto campione già venerdì?
L'annata straordinaria del brasiliano

Massimo Costa

Alle 15.35 di venerdì, quando la bandiera a scacchi sancirà la conclusione della qualifica della Formula 3 a Monza, ultimo e decisivo appuntamento stagionale, Gabriel Bortoleto potrebbe laurearsi campione 2023 della categoria. Ancora prima che vengano disputate le due gare del weekend. Il suo vantaggio in classifica è tale che il secondo in graduatoria, Paul Aron, per sperare di soffiare il titolo al brasiliano del team Trident, dovrebbe ottenere non solo il massimo dei punti nelle due corse (quindi vincerle entrambe), ma anche incassare i punti che vengono assegnati all'autore della pole e dei giri più veloci in gara. Ma non è tutto, perché se Aron riuscisse a compiere tale impresa, dovrebbe sperare che Bortoleto non prenda neanche un punto, quel punticino che gli servirebbe nel caso il rivale faccia l'en plein. Insomma, una mission impossible per il pur bravo estone del team Prema.

Bortoleto, 18enne di San Paolo del Brasile, ha vissuto un'annata spettacolare come mai gli era capitata in carriera. A parte la prima corsa stagionale di Sakhir, che aveva visto in testa alla classifica Josep Maria Martì, dalla seconda gara di quel fine settimana in Bahrain il primo posto in campionato è sempre stato di Gabriel. Una fuga incredibile, che raramente si è vista nella Formula 3. Bortoleto ha vinto due corse, le main race di Sakhir e Melbourne, poi è salito sul podio altre tre volte, ma sul secondo gradino, Spielberg gara 2, Silverstone e Budapest gara 1.

Per il resto, Bortoleto ha sapientemente gestito pensando ai punti più che a guadagnare una posizione rischiando un contatto o di finire fuori pista. Sono tre gli zeri in casella: la prima gara di Sakhir, dove ha un tantino esagerato (e gli è subito servito da lezione) e le due corse di Spa dove si è ritirato per una noia elettrica nella prima frazione ed ha concluso 11esimo nella seconda corsa caratterizzata dalla complicata scelta delle gomme (rain o slick) al via.



Pochi avrebbero scommesso su un'ananta così esaltante da parte di Bortoleto. Nei due precedenti campionati in Formula Regional European by Alpine, il brasiliano aveva faticato non poco. Nel 2021, con FA Racing (squadra gestita da MP Motorsport) era arrivato 15esimo nella classifica finale mentre nel 2022, con R-Ace, aveva terminato sesto con all'attivo due successi a Spa e Montmelò. In F4, aveva corso una sola stagione nella serie italiana con Prema, chiudendo quinto e con una vittoria sul bagnato al Mugello.

Per il salto in F3, Bortoleto ha scelto la italiana Trident di Maurizio Salvadori e subito le cose sono cambiate. Non ha trovato le difficoltà tecniche di FA Racing o la freddezza francese di R-Ace, ma un ambiente che fin da quando ha superato la soglia della factory, lo ha adottato con calore. Bortoleto è un gran lavoratore, non molla il simulatore (del team e quello che ha nell'appartamento di Milano dove vive in affitto) finché non ne rimane "stordito". Nelle riunioni tecniche dimostra di essere un perfezionista, vuole sapere tutto sul comportamento della monoposto nelle varie curve di ogni singolo circuito e sa leggere i dati della telemetria come pochi altri. Accetta le critiche e in base a queste sa reagire positivamente limando i suoi lati negativi. Un pregio non da tutti.

Curioso notare che Bortoleto non appartiene a nessuna Academy F1, bensì alla A14 Management fondata da Fernando Alonso, Albert Resclosa Coll (a lungo manager di Sergio Camara) e Alberto Fernandez Albilares, che da qualche anno si occupa della carriera dello stesso Alonso.

Una parte fondamentale nella crescita agonistica e mentale di Bortoleto l'hanno avuta il suo ingegnere, Andrea Mancini, uno dei migliori del paddock della F3, e il team principal Giacomo Ricci oltre al coach ex pilota Roberto Streit. A lungo con il team Draco, Mancini ha vinto campionati nella Euro 3000 Series con Felipe Massa, Augusto Farfus, Nicky Pastorelli, e nella World Series Renault 3.5 con Bertrand Baguette. Entrato in Trident, ha conquistato diverse gare e il terzo posto con Clement Novalak nel 2021, ed ora è pronto a stappare lo spumante del suo primo titolo F3 a coronamento di una lunga e bella carriera.



Ricci, brillante ex pilota GP2, è da anni il riferimento di Trident per F2 e F3, e si divide senza sosta (ci si chiede se riesca mai a dormire) nelle due squadre di Salvadori sciorinando consigli preziosi ai suoi piloti, strategie, tattiche e quant'altro. Un fondamentale "agitatore" di uomini a cui va il merito del grande salto di qualità del team in F3 e il successo nella classifica team 2021, ovviamente condiviso con i componenti di tutta la squadra.

E se la vittoria finale di Bortoleto appare una semplice formalità, l'attenzione nel weekend monzese sarà per la battaglia nella classifica squadre tra le italiane Prema e Trident, come già accaduto dal 2020 in avanti. La squadra di René Rosin è attualmente leader con 301 punti e quella di Salvadori seconda a quota 276. Ci sarà da divertirsi.

RS Racing