17 Lug [16:21]
Bottas fa la tara alla sfortuna
"Prestazioni al livello richiesto"
Jacopo Rubino - Photo4
Di questi tempi, dodici mesi fa, Valtteri Bottas aveva 154 lunghezze nel Mondiale di Formula 1. Adesso sono esattamente 50 in meno. L'equivalente di due vittorie, quelle che aveva conquistato a Sochi e Spielberg. Nel 2018 il pilota della Mercedes non è ancora riuscito a salire sul gradino più alto del podio, ma sa di aver poco da rimproverarsi, al di là dell'errore nella prima qualifica stagionale a Melbourne.
"Anche se non ho ottenuto i punti che avrei voluto, le mie prestazioni sono sempre state al livello richiesto dal team. Più o meno, sono sullo standard che desidero da me stesso. Di sicuro è qualcosa positivo, seppur solo la scuderia veda nel dettaglio il mio comportamento ad ogni gara", ha messo in evidenza.
Il successo poteva arrivare già in Bahrain, senza gli errori di valutazione degli strateghi al muretto, con Sebastian Vettel riuscito a resistere in vetta fino alla fine. Oppure in Cina, senza l'ingresso dalla safety-car, o in Azerbaijan senza l'esplosione della gomma posteriore destra per un detrito. In Austria il finlandese ha siglato la pole, e rimediando a una brutta partenza era secondo fino al cedimento del sistema idraulico. A Silverstone, in testa ma con pneumatici ormai alla frutta, non ha potuto più contenere Vettel ed ha poi chiuso quarto.
"Conquistare un paio di vittorie non fa mai male per il futuro, ma almeno la squadra sa esattamente come sto andando, e la direzione in cui procedo con i miei progressi. Sento di aver miglioranto i miei punti deboli, e quelli di forza", ha raccontato Bottas. Dovrebbe essere più che sufficiente a garantirsi il rinnovo del contratto.
Il finnico è soddisfatto anche nel confronto con il compagno Lewis Hamilton, delicato per chiunque. "In generale siamo stati più vicini, ci sono stati meno spesso grossi distacchi fra noi. Non importa se la macchina fosse buona, o molto difficile da guidare. Sento di averne sempre estratto il massimo".