formula 1

Hamilton diventa un caso
e ricorda quello Red Bull-Perez
Tutte le differenze con Leclerc

Massimo Costa - XPB ImagesCinque Gran Premi sono abbastanza per definire la situazione del Mondiale 2025? Ancora no, vediamo...

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World Endurance

Ferrari vince in pista e di strategia
Salvi: “Abbiamo imparato dagli errori”

Michele Montesano La 6 Ore di Imola, seconda tappa stagionale del FIA WEC, ha riportato alla memoria un’epoca d’oro per Fer...

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Rally

Ben Sulayem candida Wilson per il
ruolo di vicepresidente sport della FIA

Michele Montesano Alla vigilia del Rally delle Isole Canarie, una notizia riecheggia nel parco assistenza del WRC. Mohammed ...

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Regional European

Test a Le Castellet - 2° giorno
Comanda Clerot, poi Al Dhaheri

Massimo Costa - Foto GalliPedro Clerot si è preso il miglior tempo della seconda giornata di test della Regional European by...

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Regional European

Test a Le Castellet, 1° giorno
Giltaire due volte leader

Massimo Costa - Foto Galli Come a Montmelò (secondo giorno) nella prima tornata dei test collettivi della Regional European...

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Super Formula

Motegi - Gara 2
Ohta gestisce e vince

Davide AttanasioIl weekend dei sogni per il team Dandelion. Avevano aspettato 13 anni prima di rivedere una loro doppietta. ...

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19 Giu 2005 [22:43]

Briatore: "La FIA non ha accolto nessuna nostra richiesta"

Flavio Briatore è uno dei pochissimi team manager consapevole che la F.1 ha bisogno di avvicinarsi alla gente, che il prodotto va migliorato. Uno dei pochi a dire sempre ciò che pensa, a volte volutamente provocatorio a costo di risultare antipatico. Era quindi incredulo, quasi sconvolto, da ciò che la F.1 ha offerto a Indianapolis. Forse consapevole che con questa farsa, il mondiale non troverà più porte aperte negli Stati Uniti. E dire che proprio Briatore si era recato a Las Vegas per discutere la possibilità di portare la F.1 nella capitale del gioco d'azzardo. A fine gara ha dichiarato: "Non capisco ancora perché non si è voluta trovare una soluzione. Noi avevamo ricevuto una lettera dalla Michelin che in pratica ci obbligava a non far partire le nostre monoposto per motivi di sicurezza. Non mi è rimasto che adeguarmi, non posso mettere in pericolo la vita dei miei piloti quando la Michelin mi dice che la situazione non è per nulla sicura. Quindi si era pensato, per salvare la corsa, di creare una variante nella curva incriminata. Per fare capire che per noi era importante che il GP si disputasse, noi team manager che utilizziamo le Michelin abbiamo detto alla FIA che eravamo pronti a rinunciare ai punti, non mi interessava se la Ferrari faceva bottino pieno. Andava benissimo lo stesso. Ma non hanno voluto e allora è andata in scena questa farsa".
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