Filippo ZanierPer chi vuole aprire un'attività imprenditoriale oggi, il "crowdfunding" è una delle opportunità più appetibili. Siti come Kickstarter, GoFundMe, Indiegogo offrono ormai piattaforme collaudate per raccogliere sostenitori e offerte attorno a una buona idea, e i progetti più convincenti riescono a volte a raccogliere centinaia di migliaia di dollari.
Il Motorsport non è nuovo a questo tipo di concetto, che è stato utilizzato in passato principalmente a scopo benefico: nel 2012, in occasione del GP di Silverstone, la Red Bull decise di "vendere" l'intera carrozzeria delle proprie monoposto ai fan, che tramite una donazione al progetto Wings for Life furono in grado di mettere il proprio volto sulle forme della RB8. L'operazione ebbe come risultato l'effetto ottico decisamente curioso che vedete nella foto sotto, ma dal punto di vista dell'obiettivo benefico si trattò di un indubbio successo.
La Red Bull RB8 a Silverstone 2012Che qualcuno scegliesse la via del crowdfunding pubblico per finanziare un team, però, doveva ancora accadere. A regalarci la "prima" in questo senso è una struttura inglese, la Brookspeed Motorsports, squadra in passato già impegnata nel GT britannico. Costola di una nota officina specializzata in vetture di lusso, la Brookspeed Motorsports ha piani ambiziosi: l'obiettivo è trovare 500 finanziatori che tramite una donazione di 1000 sterline a testa (circa 1.250 euro) diventerebbero membri del Brookspeed Bentley Racing Club, iscrizione che garantirebbe loro un canale di comunicazione privilegiato con il team.
Con le 500.000 sterline raccolte (integrate dai fondi in arrivo da un programma membership di livello più alto, meno pubblicizzato ma che offre maggiori privilegi a fronte di offerte più sostanziose), il team pianifica di acquistare una Bentley Continental GT3 e finanziare un programma racing.
Stando a quando rivelano i PR l'ordine per la macchina non è ancora stato ufficializzato, ma alla M-Sport di Malcolm Wilson hanno accettato di riservare alla squadra uno spazio nel calendario di produzione dei prossimi mesi, in modo che la costruzione della vettura possa essere avviata non appena i fondi saranno disponibili.
Andy Wallace, uno dei piloti dell'equipaggio BrookspeedSe tutto andrà come previsto la vettura dovrebbe debuttare in pista alla Gulf 12 Hours, gara endurance che si terrà sul circuito di Yas Marina il prossimo 12 dicembre. Anche per quanto riguarda l'equipaggio, il piano di Brokspeed è non convenzionale. Il team ha infatti intenzione di schierare Andy Wallace, vincitore della 24 Ore di Le Mans del 1988 e già pilota della Bentley EXP Speed 8 nelle stagioni 2001-2002. Il 53enne Wallace sarà affiancato da Justin Bell, classe 1968 e già suo compagno di squadra a Le Mans nel 1995, anno in cui condivisero una McLaren. E non è tutto perché Derek Bell, padre di Justin e leggenda dell'Endurance con 5 successi nella maratona della Sarthe, sarà al muretto a fungere da consulente all'intera struttura.
Nella necessità di attrarre sostenitori, quindi, il progetto sembra puntare molto sull'effetto nostalgia, ma questo non lo rende meno interessante. Resta da vedere se riuscirà davvero a concretizzarsi.