3 Mag [12:47]
Budapest - Gara 1
Sato come uno tsunami
Claudio Pilia
Il primo round del weekend ungherese dell’Auto GP a Budapest è andato a Kimiya Sato. Scattato dalla quinta fila, il pilota giapponese ha subito guadagnato diverse posizioni al via ed è stato un vero e proprio tsunami, attaccando a testa bassa e scalando la classifica in poche tornate. Infatti, già al settimo giro il portacolori di Euronova ha dato nuovamente fiato alle trombe, prendendo la scia della monoposto di Sam Dejonghe in uscita della curva 1, per poterlo superare due curve più avanti con grande decisione e inserirsi in zona podio.
Tre giri più tardi, dopo una (breve) fase di studio, la nuova vittima è stato il tedesco Markus Pommer, infilato alla staccata del rettifilo box, prima di fare il vuoto sino al 20esimo giro, quando il nipponico di casa Euronova è rientrato ai box per il suo pit-stop. Una gara perfetta, chiusa con oltre 1 secondo di margine su Tamas Pal Kiss, che negli ultimi giri le ha provate tutte - invano - per vincere davanti al pubblico di casa. Il pilota ungherese, nella gara 1 ha dimostrato comunque il suo valore, adottando una buona strategia che gli ha permesso di giocarsela fino alla fine, anche grazie a una sosta ai box priva di errori al 15esimo giro, nello stesso momento in cui, pochi metri più avanti nella pit-lane, il team Super Nova buttava tutto alle ortiche.
Durante la sosta di Pommer, infatti, il tedesco ha lasciato la marcia inserita, facendo volare via lo pneumatico dalle mani del meccanico della posteriore-sinistra, proprio quando quest’ultimo si apprestava a fissarlo con la pistola; un brivido, per fortuna senza conseguenze, al quale si è poi aggiunto anche il problema di avvitamento sull’altra Super Nova di Michela Cerruti pochi istanti dopo. Gara buttata per entrambi: alla bandiera a scacchi, ne è risultato un sesto posto per Pommer e il fondo della top-10 per il campione uscente Vittorio Ghirelli - al rientro nell’Auto GP - e la già citata Cerruti.
Il campione in carica della serie, però, ha dovuto fare i conti con un braccetto piegato, a causa di un contatto nelle fasi di partenza, che non gli ha permesso di esprimersi al meglio in pista, facendosi anche superare nel finale da Michele La Rosa (fino a quel momento protagonista di due testacoda nelle retrovie), avendogli “soffiato” l’ottava piazza che vale la pole position per gara 2. Anche approfittando dei guai altrui, una bella gara l’hanno invece disputata sia Andrea Roda sia Kevin Giovesi. Il pilota di casa Virtuosi UK, in particolare, si è ripreso con forza il ruolo di leader della squadra, portando a casa un pesante terzo gradino del podio dopo una bella lotta con il driver milanese di Eurotech, condito peraltro da un bel sorpasso alla prima curva; scattando dalla terza fila, i due promettono spettacolo anche nella seconda sfida in programma domani.
Sabato 3 maggio 2014, gara 1
1 - Kimiya Sato - Euronova - 23 giri in 37'20"978
2 - Tamas Pal Kiss - Zele - 1"215
3 - Andrea Roda - Virtuosi UK - 13"172
4 - Kevin Giovesi - Eurotech - 23"250
5 - Sam Dejonghe – Virtuosi UK - 30"985
6 - Markus Pommer - Super Nova - 43"547
7 - Yoshitaka Kuroda - Zele - 1'05"333
8 - Michele La Rosa - MLR71 - 1'10"672
9 - Vittorio Ghirelli - Super Nova - 1'10"862
10 - Michela Cerruti - Super Nova - 1'28"461
Ritirati
21° giro - Loris Spinelli
18° giro - Giuseppe Cipriani
Sabato 3 maggio 2014, gara 1